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DIMISSIONI

Prima l'approvazione della legge di stabilità con il maxiemendamento per lo sviluppo chiesto dalla Ue e poi le dimissioni. Questa la decisione maturata nel corso del colloquio tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il Capo dello Stato nel colloquio di circa un'ora al Quirinale. Una decisione che è stata annunciata dalla Presidenza della Repubblica con una nota ed ha fatto il giro del mondo finendo nelle prime pagine di tutti i principali giornali e televisioni internazionali.Nell'incontro al Colle, si legge nella nota, “il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto alla Camera” ed “ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l'approvazione della legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea”. Nella nota, la Presidenza della Repubblica, ha sottolineato che “una volta compiuto tale adempimento, il Presidente del Consiglio rimetterà il mandato al Capo dello Stato” ed il Capo dello Stato aprirà le consultazioni.In realtà Berlusconi starebbe però pensando alle elezioni anticipate. Elezioni più vicine? “Mi sembra che sia logico perché questo Parlamento oggi è paralizzato”, ha detto il presidente del Consiglio al Tg5. Il premier ha sottolineato che questo vale “per quanto riguarda almeno la Camera dei deputati ma al Senato il centrodestra ha ancora una buona maggioranza, invece con le defezioni di sette membri della nostra maggioranza che si sono concretizzate il Governo non ha più quella maggioranza che credevamo”.Pronto a lanciare Alfano – Silvio Berlusconi punta dunque allo scioglimento delle Camere dopo il via libera al pacchetto anticrisi e , si apprende in ambienti del Pdl, sarebbe pronto a lanciare la premiership dell'attuale segretario del Pdl Agelino Alfano. Questi temi, sempre secondo quanto si e appreso, sarebbero stati argomento di discussione al Quirinale con il Capo dello Stato. E saranno afrontati nel corso del vertice di maggioranza in corso a Palazzo GrazioliBossi non si sbilancia – Su quello che accadrà dopo le dimissioni promesse da Berlusconi non si è sbilanciato Umberto Bossi. Il Senatur ai giornalisti che gli chiedono se si andrà al voto o se ci sarà un governo tecnico risponde: “Arrivederci ragazzi, finirete anche voi come me”. I cronisti chiedono “Cioè come?”, e in quel momento arriva una troupe britannica che gli chiede, in inglese, cosa succederà. Bossi risponde rivolto ai giornalisti italiani: “Andate a fargli intervistare il presidente della Repubblica”. Mentre il ministro della Difesa La Russa ha detto di ritenere che il presidente della Repubblica darà l'incarico ad un altro uomo politico. Non ho detto che sono certo che avvenga ma che rientra tra le prerogative di Napolitano”.Intanto Berlusconi ha espresso preoccupazione sul momento del paese dopo il voto che ha visto il Rendiconto alla Camera ottenere 308 voti e il governo restare lontano dalla maggioranza assoluta dei 316 voti. “Il voto di oggi ha reso ancora più forte la mia preoccupazione sul nostro momento: c'è una situazione che vede i mercati non ritenere che noi vogliamo veramente introdurre le riforme che l'Europa ci ha chiesto con insistenza”, ha dichiarato il premier. “Il voto di oggi – ha aggiunto – ha confermato come sia difficile operare quotidianamente in Parlamento, perché la nostra parte politica, a causa di alcune defezioni, non ha più una maggioranza”.“Dopo il voto sul Rendiconto sono andato dal presidente della Repubblica, dove ho esposto la mia visione e ho chiesto con una mia uscita in Parlamento all'opposizione di consentire il varo urgente delle misure inserite nella Legge di stabilità”, ha spiegato Silvio Berlusconi al Tg5. “Noi – ha aggiunto – siamo in una contingenza difficile per quanto riguarda i mercati. L'Europa ci ha chiesto delle misure che dovrebbero sostenere la nostra economia e ce le ha chieste con grande insistenza. Queste misure noi dobbiamo approvarle e il Parlamento ha mostrato che non c'è una chiarissima maggioranza da parte nostra. Io ho ritenuto e ritengo che sia importante dare la precedenza all'approvazione di queste misure. Dopo il varo di questa legge di stabilità che conterrà al suo interno un emendamento con tutte le richieste dell'Ue – ha dichiarato – darò le dimissioni in modo che il capo dello Stato possa aprire le consultazioni”.”Ho provato dolore per quanti hanno lasciato il Pdl” – Il premier si è poi riferito a quanti hanno deciso di abbandonare il Pdl . “Non ho provato solo sorpresa, ho provato molta tristezza, dolore in certi casi, – ha detto Berlusconi al Tg1 – perché tutte le persone che hanno ritenuto di lasciare la nostra parte politica erano persone di cui io ero anche legato personalmente da anni, erano tutte persone che avevano partecipato all'inizio di Forza Italia, verso le quali io avevo un rapporto che non era solo di collaborazione politica ma anche umano di amicizia”.08 novembre 2011Redazione Tiscali

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