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Circa cento lavoratori della formazione professionale in esodo concordato, tuttora in attesa di risposte sul loro futuro

“Ho scritto all’Assessore al Lavoro Liori chiedendo un incontro urgente per la fine della settimana prossima, per esaminare la situazione dei circa cento lavoratori della formazione professionale in esodo concordato, tuttora in attesa di risposte sul loro futuro.

Si tratta di quei lavoratori che hanno concordato la risoluzione del rapporto di lavoro con l'esodo e che maturano i requisiti per il diritto alla pensione a partire dal 1o gennaio 2011, oggi penalizzati sul piano morale ed economico dato che vedono allontanarsi di un anno l'erogazione della pensione, a seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni della legge 122 che ha introdotto le cosiddette «finestre scorrevoli». E, inoltre, di quei lavoratori che hanno aderito all'esodo incentivato previsto dall'articolo 19, legge regionale n. 4/2006, i quali, essendo giunti al raggiungimento del requisito anagrafico e contributivo, si trovano ora nella paradossale e grave condizione di non percepire alcuna forma di reddito.

È una situazione ormai insostenibile, alla quale anche il Governo – interpellato dalla sottoscritta lo scorso Luglio – non ha ancora trovato una soluzione: i formatori non trovano posto neppure tra le situazioni in deroga dei cosiddetti diecimila, come da ultima circolare INPS.

La Regione si faccia carico di questa vertenza: i lavoratori sono stati indotti ad un'uscita dal lavoro sulla base di un accordo stipulato con le pubbliche amministrazioni locali, e poi abbandonati. Meritano perciò di essere accompagnati con la massima solerzia verso specifiche misure di protezione.”

Amalia Schirru

Tel 3393764324

Amalia Schirru

schirru_a@camera.it
www.amaliaschirru.it

Alla Cortese Attenzione
dell’Assessore al Lavoro, formazione professionale,
cooperazione e sicurezza sociale della Regione Sardegna
Antonio Angelo Liori
fax 070/6065532
lav.assessore@regione.sardegna.it

e c/c
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Maurizio Sacconi

Gentile Assessore Liori,

Le scrivo in merito alla vertenza dei i lavoratori sardi della formazione accompagnati all’esodo concordato che, come Le sarà noto, era stata già portata all’attenzione del Ministero del Lavoro e al Sottosegretario Bellotti dalla sottoscritta, in una interrogazione parlamentare dello scorso Luglio 2011.

Le riassumo brevemente la vicenda come già esposta:
la legge regionale della Sardegna 11 maggio 2006, n. 4 «Disposizioni varie in materia di entrate, riqualificazione della spesa, politiche sociali e di sviluppo.» (Bollettino ufficiale della regione Sardegna n. 15 del 13 maggio 2006), recita all'articolo 19 «Incentivi alla cancellazione dall'albo ed alla ricollocazione del personale di cui alla legge regionale n. 42 del 1989» comma 3: «Al personale che non abbia maturato alla data del 31 dicembre 2006 i requisiti di legge per la pensione e che chieda comunque la cancellazione dall'albo e contestualmente la risoluzione del rapporto di lavoro entro il 30 giugno 2006, è corrisposta, a titolo di incentivazione, una indennità pari a cinque mensilità della retribuzione in godimento, escluso il salario accessorio, per ogni anno mancante al raggiungimento dei requisiti di legge per la pensione e comunque fino a un massimo di cinque anni. Allo stesso personale, per il periodo compreso tra la data di maturazione dei requisiti per la pensione e quella del compimento dei sessantacinque anni di età per gli uomini e sessant'anni di età per le donne, è inoltre corrisposta, con medesimi parametri di riferimento, l'indennità stabilita dal comma 2.» Al comma 4 «Sono a carico dell'amministrazione regionale, limitatamente ai lavoratori di cui al comma 3, gli oneri contributivi corrispondenti ai versamenti INPS necessari per il raggiungimento dei requisiti di legge per la pensione, per un periodo massimo di cinque anni.»;

l'ultima parte della circolare INPS n. 126 del 24 settembre 2010, all'articolo 1, comma 1.2, recita testualmente: «Si ritiene opportuno precisare che, limitatamente al sistema delle decorrenze, non è operante la salvaguardia prevista dall'articolo 1, comma 8 della legge n. 243 del 2004 e dall'articolo 1, comma 2, lettera c, della legge n. 247 del 2007 in favore dei lavoratori che, antecedentemente alla data del 1o marzo 2004 (termine esteso al 20 luglio 2007), siano stati autorizzati alla prosecuzione volontaria. Detti lavoratori potranno beneficiare del previgente sistema delle decorrenze solo qualora la contribuzione accreditata consente loro di raggiungere entro il 2010 i requisiti anagrafici e contributivi previsti per il pensionamento di anzianità».

Ora, i lavoratori che hanno concordato la risoluzione del rapporto di lavoro con l'esodo e che maturano i requisiti per il diritto alla pensione a partire dal 1o gennaio 2011 risultano penalizzati sul piano morale ed economico, dal momento che vedono allontanarsi di un anno l'erogazione della pensione, a seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni di cui all'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 che introducono le cosiddette «finestre scorrevoli».

Vengo al punto.
Quei lavoratori che hanno aderito all'esodo incentivato previsto dall'articolo 19, commi 3 e 4 della citata legge regionale n. 4 dell'11 maggio 2006, essendo oramai giunti o prossimi al raggiungimento del requisito anagrafico e contributivo, si trovano nella paradossale e grave situazione di non percepire alcuna forma di reddito, situazione che determina un vero dramma sociale per le famiglie monoreddito.

Dall’ultima circolare INPS apprendiamo che il Governo, al contrario di quanto auspicato nella nostra proposta al Sottosegretario Bellotti, non si è fatto carico di questi lavoratori neppure tra le situazioni in deroga dei cosiddetti diecimila.

Le chiedo pertanto la possibilità di un incontro urgente, proponendo la data del 14 Novembre pv. alle ore 10:00, per esaminare la situazione e dare una risposta ai lavoratori, circa un centinaio, che si trovano in condizioni difficili – soprattutto le famiglie monoreddito. Lavoratori abbandonati sia dal Governo centrale sia dalla stessa Regione, che li aveva indotti ad un'uscita dal lavoro sulla base di un accordo stipulato con le pubbliche amministrazioni locali e che ora meritano, pertanto, di essere accompagnati con solerzia verso specifiche misure di protezione.

Ringrazio per la Sua attenzione, confidando in un riscontro positivo.

Cordiali Saluti

Amalia Schirru
Tel. 3393764324

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