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LA QUESTIONE DI FIDUCIA, L’ ETICA POLITICA E IL SUO TRASFORMISMO: SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Premessa: Se il Pianeta Italia e’ un Paese benestante e consumistico, gli aerei tutti prenotati, i ristoranti pieni, il Made in Italy in aumento; Mr. President Berlusconi mi sa dire perche’ abbiamo ancora il terzo debito pubblico mondiale? O anche questa e’ solo un altra leggenda metropolitana?

La realta’ e’ un altra Mr. President! Le due questioni basilari da risolvere sono due: Il continuo ricatto da parte del potere esecutivo, al ricorso della fiducia nei confronti del potere legislativo e l’ ormai eterna questione dell’ etica politica e del suo trasformismo, sono due facce della stessa medaglia; risolvi l’ una ed hai risolto anche l’ altra. A nostro avviso per la risoluzione non occorre, modificare radicalmente la Costituzione, basterebe solo applicarla alla lettera Con questo IV governo Berlusconi (ahinoi), abbiamo assistire ad un trasformismo politico e ad scenari da mercati non eguale nella storia della Repubblica, i famosi parlamentari yoyo, pronti a passare da un gruppo all’ altro, troppo facilmente e per interessi personali, piu’ che di responsabilita’ verso il mandante ( il cittadino). Come abbiamo gia’ piu’ volte ribadito, la nostra Costituzione in simbiosi con gli aticoli 67/68, non prevede il mandato imperiale, ossia il parlamentare non e’ vincolante ed e’ libero di votare secondo coscienza, senza incorrere a dimissioni o cambi di casacca, quindi le continue questioni di fiducie poste dall’ esecutivo sono incostituzionali e in controtendenza con l’ articolo Cost. 94, che cerchero’ di epslicare in modo semplisistico ( in modo che lo capisca anch’io)

Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.

Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.

Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.

Il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.

La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.

Per Governo si intende l’ intero esecutivo, primo ministro, ministri e subalterni ed infine i parlamentari appartenenti alla maggioranza di governo. Durante la legislatura l’ esecutivo puo’ usufruire di decreti e leggi delega e il continuo ricorso alle questioni di fiducie, delegittima di fatto l’ iter- parlamento. E’ evidente che la nostra Costituzione non fa nessuna differenza tra un ddl presentato dal potere esecutivo e quello legislativo ( quarto comma) non hanno corsie preferenziali. Quindi il secondo comma:” Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale, si riferisce alle mozioni di sfiducie, da parte delle camere ( quinto comma) nei confronti dell’ esecutivo. Gia’ alcuni anni fa ci fu una sentenza della Corte Costituzionale che estendeva la mozione di sfiducia anche ai ministri,(art.Cost. 95) questa sentenza potrebbe essere estesa anche ai singoli parlamentari della maggioranza di governo, perche’ tutti membri fanno parte di Commissioni, i quali votano con maggioranza assoluta e non qualificata.

L’ ETICA POLITICA?

Anche qui per avere un parlamento pulito, basterebbe applicare la Costituzione alla lettera e risalire a monte:” Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.[art.Cost. 48]” Adesso perdonate il mio linguaggio (mi scuso con i bambini) ma, che ca…ciocavallo, ci fanno i parlamentari indagati o imputati in parlamento? Innanzitutto perche’ i partiti (tutti) continuano a candidarli? Io capisco che un indagato o imputato e’ innocente sino al terzo grado di giudizio e se poi e’ colpevole? Che facciamo gli diamo l’ immunita’ e ce lo teniamo in parlamento per decenni come spesso e’ successo? Io personalmente ( come ho avuto gia’ modo di pubblicare) farei sottoscrivere a tutti i candidati, questi tipo di giuramento

IL GIURAMENTO DI CANDIDO
Giuro di non appartenere a nessuna setta segreta e di avere la fedina penale candida e di non percepire guadagni che superano quelli del parlamentare e di non essere un uomo di legge. Di adempiere il mio mandato senza nessun vincolo o che non vada contro il cittadino sovrano, di votare secondo coscienza e di essere fedele al programma elettorale. Di non scendere a compromessi che di fatto danneggiano o violano i diritti e i pricipi fondamentali della nostra Costituzione, garandendo a tutti i cittadini, pari dignità sociale e legalita’ giuridiche, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. In caso di impossilita’ di adempiere con onore e disciplina al mio mandato , giuro di rimettererlo nelle mani del mandante, dimettendomi da ogni incarico istituzionale ed elettorale. Tutto questo io sottoscrivo e firmo.

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(scusatemi se oggi ho voluto superare le 300 parole)

Carmine Gonnella Londra

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