Continua la serie di rivelazioni su ciò che davvero accadeva durante le serate del presidente del Consiglio a villa San Martino. L’ultima della serie, per il momento, è quella di Chiara Danese durante la prima puntata di ‘Servizio Pubblico’, il nuovo programma di Michele Santoro. Il racconto del bunga bunga fatto dalla ragazza che voleva fare la meteorina e invece è finita nell'incubo delle serate di Arcore.
Un video che non è pornografia dei sentimenti, ma dolorosa testimonianza della decadenza di chi ci governa. Non sono, come la stampa di regime si affretta a denunciare, pruriginose occhiate dal buco della serratura, ma cronache di vite pericolose, ai limiti dell'illegalità, di chi dovrebbe governare un Paese e invece usa il suo potere in altro modo.
“Eravamo lì, tutti partecipavano a quel gioco, e noi no. Il premier era molto scocciato. Non siamo più state chiamate per miss Italia, né per altri programmi”. Questa frase, cronaca di un festino, è anche una drammatica rappresentazione dell'Italia di questi ultimi 20 anni: chi non partecipa al gran baccanale del satrapo nostrano è tagliato fuori da tutto.
Il riscatto, però, di Chiara Danese e dell'Italia intera, sta nelle ultime parole della ragazza: “All'inizio non volevo dire niente a nessuno, non fare niente. Ma alla fine cosa dovevo fare? Sono andata a quella cena, ho visto quello che ho visto, perché non dire la verità a tutti gli italiani? E' andata così, perché dobbiamo fare finta di essere quello che non siamo? Ognuno si deve prendere le proprie responsabilità”