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IL NOSTRO DEBITO PUBBLICO SOVRANO NASCE CON IL MULTIDECENTRAMENTO DELLO STATO

Guardando la grafica e’ facile costatare che il debito pubblico italiano e’ iniziato a crescere mediamente con il regionalismo, dal 1950 al 1970, era alquanto contenuto. Dal 76 sino all’ arrivo di Bottino Craxi nel 83, era solo al 60%, in soli 4/5 anni, il presidente delle monetine lo porto’, a quasi 90%., (mentre Berlusconi alimentava il suo impero). Poi ci fu tangententoly e con l’ inizio della “cosidetta” seconda Repubblica e l’ entrata in politica dell’ imprenditore della provvidenza , il nostro debito pubblico sovrano non e’ stato piu’ pareggiato.Un piccolo particolare che non mi sono lasciato sfuggire dal 94 in poi, nella “cosidetta” era berlusconiana, il debito pubblico al rapporto Pil, era salito al 120%, ed tutt’ ora e’ agli stessi livelli, ergo lo sforamento al di sopra del 100%, e’ figlio della seconda Repubblica, mentre il nostro debito pubblico sovrano nasce con il multidecentramento. A mio parere per risolverlo radicalmente ( alle radici) bisognerebbe rivedere il Titolo V e abolire le regioni ( e tutti gli enti inutile venuti a crearsi nel corso dei decenni), ridevolvendo le competenze tra Stato centrale, province e comuni; visto che il federalismo fiscale condurra il paese ad ulreriore decentramento e debito. La mia e’ una semplice analisi razionale, d’ altronte “La politica e’ semplice gestione della cosa pubblica”, sono gli stessi politici che politichesemente ce la rendono difficile, per indottrinarci a loro uso e consumo.
Carmine Gonnella Londra

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