“La lotta alle mafia non si può vincere se si punta solo alla repressione. Accanto al lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura occorre un impegno costante delle istituzioni pubbliche, dell’imprenditoria privata, dell'associazionismo di categoria e di tutti i cittadini. Un impegno finalizzato a promuovere uno sviluppo economico all’insegna della legalità. Le mafie non portano ricchezza. Semmai la distruggono. Non c’è sviluppo senza legalità e non c’è legalità senza sviluppo”. Questo il messaggio della capogruppo del Partito Democratico in Commissione antimafia, Laura Garavini, al convegno organizzato a Bologna dalla Regione Emilia-Romagna su ‘Mercato e Legalità: nuovi orizzonti di collaborazione istituzionale’. Oltre alla deputata PD sono intervenuti il capogruppo PDL in Commissione Antimafia, Antonino Caruso, il prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia, l'assessore alle Attività Produttive, Gian Carlo Muzzarelli, e i responsabili dei principali istituti pubblici e delle associazioni confederali della Regione.
“Vanno nella direzione giusta le leggi regionali dell’Emilia-Romagna che accanto alle misure di prevenzione contro le mafie, si preoccupano di promuovere la legalità senza eccedere nella burocratizzazione”, ha detto Laura Garavini. “L’azione delle Regioni e degli enti locali, affiancate dalle Prefetture, sta diventando la vera frontiera della lotta alle mafie. Ma per il successo di tali iniziative non può e non deve mancare il supporto della politica nazionale”.
“A questo proposito”, ha proseguito la deputata PD, “guardiamo con preoccupazione ad alcune misure recentemente preannunciate dal Governo, come i tagli alla DIA, il rinvio dell'entrata in vigore del Codice Antimafia, o i gravi passi indietro nell’identificazione degli autisti e degli automezzi che accedono ai cantieri”.
“Non ci può essere sviluppo se non c’è concorrenza leale”, ha concluso Laura Garavini. “E non ci sarà concorrenza fino a quando non garantiamo il rispetto della legalità”.
