Almeno 1000 morti ma potrebbero arrivare a diecimila
Sono almeno 1.000 le vittime del forte terremoto di magnitudo 7,3 che ha colpito la provincia orientale di Van, in Turchia. Lo afferma il centro sismologico turco. La zona complessivamente non è molto abitata, ma a Van – che conta 380.000 abitanti – si è “diffuso un grande panico”, ha riferito il sindaco Bekir Kaya alla tv privata Ntv. Specialisti turchi intervistati dai media sottolineano come in Turchia le norme anti-sismiche non vengano spesso rispettate e quindi i danni possano risultati ingenti.Morte e distruzione – “Ci sono molto morti. Parecchi edifici sono crollati, c’è tanta distruzione, ha riferito alla televisione turca Ntv il sindaco di Ercis riferendosi al forte terremoto che ha scosso la provinciale orientale turca di Van. «Abbiamo urgente bisogno di aiuto, di medici”, ha aggiunto. Sarebbero tra 500 e 1.000 le vittime del forte terremoto di magnitudo 7,3 che ha colpito la provincia orientale di Van, in Turchia. Lo afferma il centro sismologico turco.L'esperto: lo scenario andrà a peggiorare – Potrebbe oscillare tra l'1% ed il 5% della popolazione colpita il tasso di mortalità probabile del terremoto nella provincia orientale turca di Van. E' questa la stima di Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti (Cnt) dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), confermando che la magnitudo del sisma è stata di 7,2-7,3 gradi. “Calcolando che gli abitanti colpiti dal terremoto sono 370 mila, in base ai precedenti sismi in Turchia, Pakistan, Afghanistan e Iraq, si può ragionevolmente stimare in circa 10 mila il numero di vittime, ovvero tra l'1% il 5% degli abitanti”, spiega Selvaggi. Il sisma, avendo avuto un epicentro superficiale (entro i 10 km di profondità), aggiunge l'esperto, “ha avuto un forte carico distruttivo. E la stima ufficiale delle vittime, che oscilla tra 500 e 1000 – rileva -, come avviene sempre nelle prime ore è molto imprecisa. Credo che il carico distruttivo di questo sisma, sulla base della nostra osservazione di sismi analoghi, potrà darci numeri molto superiori a 1000 morti, forse anche oltre i 10 mila”. Abitazioni molto fragili – Un numero di vittime così elevato, secondo Selvaggi, è spiegabile con la vulnerabilità delle abitazioni: “E' il problema fondamentale perché le costruzioni sono scadenti. Non conosco Van, so che ci sono costruzioni di buona qualità – continua – ma anche molte non sicure. Un terremoto di magnitudo superiore a 7 in una città densamente abitata, in una zona sismica con costruzioni non molto ben fatte è una tragedia annunciata”. “Tutta la fascia che corre dall'Himalaya fino alle nostre Alpi – precisa il direttore del Cnt – è soggetta ai movimenti della placca indiano-arabica e africana, che si sposta verso nord rispetto a quella euro-asiatica, dando origine a una collisione che libera l'energia che si trasforma nei terremoti”. L'area di Van era stata già colpita da un terremoto nel 1976, leggermente inferiore come magnitudo (7.0) e che fece circa 4.000 vittime. In Turchia l'evento recente più disastroso é quello del '99 a Izmit, con 20-25 mila morti. Sisma della magnitudo di Van, ricorda Selvaggi, ''ne sono stati registrati parecchi negli ultimi anni. Penso a quello in Cina del 2008, ma anche a quelli in Giappone e Nuova Zelanda dove però, grazie alla prevenzione, si è riuscito a sopportare meglio il carico distruttivo. Costruire bene – conclude – è l'unica vera forma di prevenzione”. 23 ottobre 2011Redazione Tiscali