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Con la FIOM e i lavoratori FIAT

L'Italia dei Valori appoggia e sostiene lo sciopero dei lavoratori della Fiat, dell'indotto e di Fincantieri. Una nostra delegazione, guidata dal responsabile Lavoro e Welfare del partito Maurizio Zipponi, parteciperà alla manifestazione di Roma, in piazza del Popolo: quella manifestazione che il sindaco Alemanno, con una ordinanza anticostituzionale e antidemocratica, ha cercato inutilmente di impedire.
Al contrario di Sergio Marchionne, noi pensiamo che scioperare e manifestare sia non solo utile ma necessario.
Marchionne è come uno che si siede al tavolo delle trattative con una pistola in mano e avverte: “Se non siete d'accordo con me, sparo”. La pistola è la minaccia di portare la Fiat via dall'Italia. Con questa minaccia ha cancellato i diritti dei lavoratori e demolito la democrazia nei luoghi di lavoro, e in cambio non sta nemmeno mantenendo la promessa di lasciare la Fiat in Italia.
Tre stabilimenti sono già stati chiusi: Termini Imerese, Irisbus di Valle Ufita, Cnh di Imola. Per un quarto, Maserati di Modena, la chiusura è già certa. A Mirafiori non verranno prodotti i modelli promessi. A Pomigliano la cassa integrazione è stata prolungata e solo il 30% dei lavoratori torneranno in produzione.
Per quanto riguarda la parte più importante della produzione, la testa e il cervello, cioè la ricerca, la progettazione, la brevettazione, è peggio che andare di notte: saranno spostate negli Usa.
Tutti gli altri governi europei hanno usato i molti strumenti a loro disposizione per difendere asset strategici come l'industria dell'auto. Il governo italiano ha fatto l'opposto. Ha spalancato le porte per rendere a Marchionne più facile l'uscita. Gli ha dato, gratuitamente, tutto quello che concedeva fino a quell'art. 8 dell'ultima manovra che è un insulto per la civiltà del lavoro e per la democrazia. Perché questo non è solo un governo corrotto e impegnato esclusivamente a farsi gli affari suoi. E' anche inetto e incapace.
Scioperare e manifestare contro una simile politica aziendale e un simile governo è sacrosanto.

Postato da Antonio Di Pietro
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