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QUANDO LA CONDANNA DEI FATTI DELITTUOSI DI ROMA PROVIENE DA CERTI PULPITI….CHI PUO’ CREDERE ED ASCOLTARE ?

Sabato sera, mentre stavo pagando alla cassa di un supermercato, una cassiera ha voluto fare un commento sui fatti tragici di Roma occorsi appena qualche ora prima. Nel mentre tentavo di manifestare la mia angoscia rispetto ad atti di efferata delinquenza, veniamo interrotti da un giovane sui trent’anni che era alle mie spalle, bene in arnese ed anche come aspetto fisico, in attesa pure lui di pagare, il quale, con molta educazione e tatto dialettico, si è intromesso nel nostro discorso mentre stavo estraendo il bancomat per pagare: “ La violenza, d’accordo è violenza, ma se noi giovani continuiamo a manifestare pacificamente succede che ci lasciano fare, ci prendono in giro e soprattutto non ci badano…”
Commento forte, non condivisibile con riferimento alla violenza, ma mi sono chiesto in cuor mio : “ E se, sotto sotto, questo commento inquietante, rappresentasse il pensiero collettivo, generalizzato del giovani, i quali, ma per educazione e rispetto delle istituzioni, si fermano solo alla protesta pacifica, plateale o al massimo un po’ nervosa, perché vivono sotto il paracadute di una certa tranquillità riconducibile alle condizioni economiche della famiglia ?”

Poi sono rientrato a casa ed, accesa la tv, per informarmi sul prosieguo dei fatti, ho sentito il commento di Gianni Alemanno, Sindaco di Roma e di Ignazio La Russa, Ministro della difesa di questo governo, i quali, hanno giustamente sparato a zero nei confronti di coloro che hanno distrutto parte della città di Roma. E mi sono chiesto, dopo essere entrato su Internet per sapere i nomi di Alemanno e La Russa :

DOVE TROVANO GLI ATTUALI ESPONENTI DELLA POLITICA IL CORAGGIO DI CONDANNARE I FATTI DELINQUENZIALI DI ROMA, SE…. ?

Da internet : Ecco chi è Alemanno. Da carcerato per attentato, a picchiatore del Fronte della Gioventù fino a vicepresidente di Alleanza Nazionale
22/04/2008
Alemanno entra da giovanissimo in politica, nelle organizzazioni giovanili del MSI-DN diventando segretario provinciale romano del Fronte della Gioventù, il movimento giovanile missino.
È stato arrestato diverse volte: nel novembre 1981 per aver partecipato insieme ad altri quattro componenti del Fronte della Gioventù all’aggressione di uno studente di 23 anni. (Ansa, 20/11/1981)
Nel 1982 viene fermato per aver lanciato una molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica a Roma, scontando poi 8 mesi di carcere a Rebibbia. (Ansa, 15/05/1988)
Nel 1988 diventa Segretario Nazionale del Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del MSI, succedendo a Gianfranco Fini che la gestiva dal 1977. Resterà in carica fino al 1991, caratterizzando il suo segretariato per una più spiccata linea movimentista e per la ripresa di tematiche antiamericane ed antioccidentali.
Il 29 maggio 1989 viene arrestato a Nettuno per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, tentato blocco di corteo ufficiale, lesione ai danni di due poliziotti, in occasione della visita del Presidente degli Stati Uniti d’America, George H. W. Bush, al cimitero di guerra americano. Verrà poi prosciolto (Ansa 29 e 30/05/1989)
Il 13 giugno 1991 Umberto Bossi partecipa a una manifestazione della Lega Sud Sicilia a Catania e viene aspramente contestato dal Fronte della Gioventù guidato proprio da Alemanno (ANSA 13.6.1991)
Dal 1988 al 1991 è stato segretario nazionale del Fronte della Gioventù.
Ha fondato insieme a Francesco Storace l’associazione “Area” e attuale membro del comitato di direzione dell’omonimo mensile di attualità politica e culturale. Alemanno e Storace sono stati in AN i principali esponenti della corrente Destra Sociale.
È stato dal 2001 al 2006 Ministro delle Politiche Agricole e Forestali durante i Governi Berlusconi II e III.
Il 19 novembre 2004 è stato nominato vicepresidente di Alleanza Nazionale insieme ad Altero Matteoli e Ignazio La Russa. Carica che ha poi abbandonato nel 2005
Fonte: DA WIKIPEDIA
Quando era La Russa quello violento. Tra poster del duce e manganelli, il fascista perfetto
Ho parlato giusto un paio di giorni fa, in questo articolo, del ministro della Difesa Ignazio La Russa.
Di come fosse contraddittorio, ma ancorchè inadatto, il suo intervento sporco di violenza e censura rivolto nei confronti di uno studente presente nella trasmissione di Santoro.
In quell’articolo ho parlato difatti di un ministro che nell’armadio nasconde gli scheletri di un passato da militante fascista e osservato dunque, che un individuo dal passato simile (di destra o di sinistra che sia) debba essere l’ultimo a fare la morale su determinati ambiti come in questo caso lo è la violenza.
E’ un pò come se Marx ci desse lezioni di liberalismo economico, come se Emilio Fede pretendesse di insegnarci il giornalismo, è anche un pò come se Luca Giurato tenesse corsi di italiano. Insomma, è come se assistessimo ad un controsenso continuo.
Proprio quel simpaticone de La Russa, non a caso, vanta anni di dura e pura gioventù particolarmente segnati dalla violenza politica, quella stessa disciplina che giustamente lo stesso personaggio va ora contestando ad alcuni oppositori di Governo.
A tal proposito, alcune foto di archivio ci restituiscono un Ignazio con un manganello saldamente impugnato nelle mani, e accompagnato dal sorriso compiaciuto dell’allora capo del Msi, Giorgio Almirante (foto 1). Ci mettono in risalto un giovane La Russa affiancato ad un poster di ispirazione mussoliniana nel quale un Duce evidentemente agguerrito, ostenta alla folla tutta la sua enfasi (foto 2).
Ma ci mostrano altresì – e qui viene il bello – l’immagine dell’attuale ministro, nelle vesti di un militante missino presente nel corteo in cui rimase ucciso l’agente Antonio Marino. La Russa è da sempre stato indicato come uno dei possibili mandanti che ordinarono il lancio della bomba nei confronti del carabiniere (foto 3).
Se ne deduce un passato poco gioioso per il nostro ministro che ora, sebbene i precedenti, si scalda tanto contro quei “vigliacchi” che hanno messo a ferro e fuoco Roma ergendosi a portavoce della pace e della non-violenza. Ma che, nonostante tutto, continua a non rinnegare il suo passato. A questo punto, riuscire a comprendere come la pensi davvero La Russa, non è seriamente un’impresa da poco.

Io penso che sarebbe opportuno, da parte degli Italiani tutti, conoscere queste cose e fare delle opportune riflessioni in proposito, tenendo in debito conto – purtroppo – che con questa gente bisogna stare molto attenti quando si parla perché, se un Ghedini di turno dice che Berlusconi è il….sostituto del Padreterno, bisogna credergli.
Ci hanno costretti anche per…Rudy, la “ nipote “ di Mubarak !.
Povera Italia !

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