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CONDIVIDO L’ANALISI DI MARIO MONTI, BERLUSCONI E’ LA PATOLOGIA DEL PAESE

L’intervento di Mario Monti è pienamente condivisibile, una fotografa esatta della gravissima situazione che stiamo vivendo a causa di un premier indegno del proprio ruolo. Sono 17 anni che fa vuota propaganda, disinteressandosi della crisi e preoccupandosi solo di non finire sotto processo, anche se questo significa portare il Paese al collasso. Noi lo abbiamo sempre sostenuto, ora arriva un’autorevole conferma: con Berlusconi al potere, l’Italia è in pericolo. Negando l’evidenza con un ottimismo delirante, il premier ci ha portati sull’orlo del baratro. Ha anteposto i suoi guai giudiziari alle priorità del Paese reale, è un rais senza consenso che in modo eversivo e spregiudicato si occupa solo della sua impunità, impedendo che si realizzi quel desiderio di svolta ormai diffuso e incalzante. Il suo instabile e dannoso Governo è stato commissariato dalle istituzioni europee che guardano con preoccupazione alle sorti di un’Italia sempre più screditata. Berlusconi è la patologia di un sistema a rischio, l’unico rimedio è il ricorso alle urne con un nuovo sistema elettorale che rimetta gli elettori al centro del processo democratico. L’IdV accoglie e rilancia l’appello di Monti: prima che sia troppo tardi liberiamo le forze sane del Paese dalla morsa fatale del Cavaliere di sventura.

Da risorsa per l’economia internazionale, l’Italia è diventata un problema ben peggiore della Grecia. Un declino avvenuto a causa della totale noncuranza di Berlusconi rispetto alle istanze del Paese. Le forze sociali si sono unite nel criticare fortemente questo Governo fantoccio e hanno da tempo lanciato l’allarme ad un premier sordo e irresponsabile, che ha seppellito sotto gli scandali la dignità dell’Italia e ha creato uno scontro inaudito con le istituzioni democratiche. Sotto la sua guida, un Esecutivo che si regge sui trasformisti, i ricatti e le caste ha aggravato ed esasperato le difficoltà dei cittadini sempre più indignati. Il Governo delle cricche sta scaricando sui lavoratori, le famiglie, le imprese, i giovani e le fasce più deboli la sua incapacità di affrontare la crisi, minando la stessa tenuta politica, economica e sociale dell’Italia. L’Esecutivo è ridotto ad un comitato d’affari, che ha varato solo provvedimenti iniqui e depressivi, senza compiere alcuno sforzo per la crescita ma impegnandosi solo per assicurarsi l’appoggio dei poteri forti: le piaghe della corruzione, della speculazione, dell’evasione, dei costi della politica e del debito pubblico si sono notevolmente aggravati.

Il contributo delle opposizioni per risolvere l’emergenza è stato ignorato, il ricorso convulso e disperato al voto di fiducia dei suoi lacchè ha soffocato le prerogative parlamentari e la priorità assunta dai guai giudiziari del premier ha fatto incancrenire i mali endemici del nostro Paese. C’è solo una via d’uscita e bisogna dirlo forte: elezioni anticipate. Lo stesso Monti esclude l’opportunità di governi tecnici o di transizione, la situazione è troppo grave e compromessa: se necessario siamo disponibili a discutere in fretta di legge elettorale, ma la ricetta è il voto. Di fatto Berlusconi, per sfuggire alla giustizia, sta imprigionando la vitalità del sistema produttivo del Paese, sta esasperando le tensioni sociali e sta negando agli italiani il diritto di costruire il proprio futuro: la marea di firme raccolte per i referendum di giugno e per l’abolizione del Porcellum e delle Province dimostra che l’indignazione contro il Governo Berlusconi può cambiare le cose. Noi impediremo che il Paese affondi con il tiranno lavorando ad un’alternativa che dia risposte alle speranze ai cittadini: ormai la primavera democratica è inarrestabile.

Quando queste cose le dicevamo noi dell’Italia dei Valori, eravamo sfascisti e visionari. Oggi personalità indipendenti le scrivono sullo storico “Corriere della Sera”.

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