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Rivolta al carcere minorile di Quartucciu. Lisiapp, è emergenza seria

È finita senza spargimento di sangue la rivolta per fortuna sottolinea
il dr. Mirko Manna segretario generale del Lisiapp, ma questo è
l’ennesimo segnale di malessere che vivono i reclusi e che si
ripercuote sulla pelle degli agenti di polizia penitenziaria. Penne
“bic” e spazzolini da denti, con in cima una lametta, trasformati in
pericolosi coltellini. Con queste armi artigianali cinque detenuti,
tre maggiorenni e due minorenni tutti italiani, hanno messo in atto
una rivolta nel carcere minorile di Quartucciu tenendo in ostaggio due
agenti della polizia penitenziaria e devastando una parte della
sezione dove erano rinchiusi. Inoltre afferma Manna solo l'intervento
dei rinforzi, una decina di uomini richiamati in fretta e furia dalle
loro case, ha impedito che la clamorosa azione finisse nel sangue. Due
i poliziotti feriti è il risultato finale mentre i cinque rivoltosi,
su disposizione del pm, sono stati arrestati: l'accusa è di sequestro
di persona, resistenza e danneggiamento. Oggi compariranno davanti al
gip per la convalida dell'arresto. Un'ala del carcere è stata chiusa
per i danni subiti. La rivolta è avvenuta lunedì sera, verso le 18 ma
la notizia è trapelata solo ieri. Secondo una prima ricostruzione i
cinque ragazzi, tra loro nessuno straniero, avrebbero chiesto ai due
agenti in servizio nella loro sezione di poter uscire all'aria aperta.
Una trappola per attirare gli agenti e iniziare una vera e propria
azione di forza. Questa situazione è inaccettabile – afferma Manna –
non possiamo piu’ essere bersaglio libero di queste persone , ricordo
continua il leader del Lisiapp che dall’inizio dell’anno ci sono stati
già un centinaio di aggressioni gratuite al personale di polizia, ma
arrivare a prendere in ostaggio agenti in servizio, ancora doveva
accadere. Siamo davvero preoccupati – conclude Manna – denunciamo in
modo quotidiano queste situazioni ormai , la società civile conosce
esclusivamente la battaglia per l’amnistia portata avanti da chi vuole
spazzare via il sistema carceri ma non sa che ogni giorno i poliziotti
penitenziaria varcano i cancelli di ingresso alle strutture detentive
convivendo con timore di essere oggetti di aggressioni e violenze.

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Li.Si.A.P.P.
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