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MOODY’S PREMIA LA BASILICATA, MA SI PUO’ FARE DI PIU’

L’agenzia Moody’s, nella sua valutazione sugli enti locali, ha messo la Basilicata al secondo posto tra le Regioni più stabili, dopo la Lombardia. E’ una buona notizia? Credo di sì, anche se prendo con le molle le valutazioni delle agenzie di rating, nel bene e nel male. Sono convinto che abbiano conflitti di interesse giganteschi ma, nel complesso, a parte qualche bufala clamorosa, non possono discorstarsi più di tanto da quella che è la realtà. Il declassamento dell’Italia, tanto per intenderci, ci sta tutto, sia per il nostro debito pubblico, che è un indicatore che pesa moltissimo soprattutto in una fase di crisi, sia per la debolezza del governo, un dato che Berlusconi smentisce ogni giorno con minore forza perché ormai non crede più neanche lui alle sue bugie.

Il dato sulla Basilicata, che considero dunque abbastanza attendibile, smentisce la Lega alla prova dei fatti. In questi giorni, infatti, i dirigenti del Carroccio hanno alzato il tono di una polemica inneggiando al nord (loro il nord lo chiamano Padania) che traina il Paese e al sud che viene trainato, approfittandone per evocare ancora una volta la secessione. In questo senso la Basilicata è una felice eccezione. Attenzione, il rating di Italia e di enti locali è peggiorato per tutti, solo che la mia regione ha perso meno di altre e quindi risulta più virtuosa delle altre. In termini assoluti, però, anch’essa ha subito un declassamento. Certo, quando viene declassato lo Stato, l’effetto domino si riflette in periferia, questa è una regola delle agenzie di rating, e su questo la mia piccola Basilicata non può nulla perché dal declassamento non si salverebbe nessuno, neanche la “virtuosissima” Lombardia. Poi però ci sono le rotte da correggere. Qui le istituzioni sul territorio possono e devono migliorare la situazione perché le risorse ci sono ma vanno utilizzate meglio, soprattutto al sud. Capisco le enormi difficoltà degli enti locali che si trovano ogni giorno a dover affrontare tagli che metterebbero in ginocchio anche il più oculato degli amministratori. Proprio di oggi è la notizia di possibili ulteriori tagli ai Fas (Fondi per le Aree Sottoutilizzate), ma la sfida è proprio questa. Tagliare gli sprechi, le consulenze, i costi della politica può servire, se non a recuperare risorse, almeno a non aumentare il debito. Penso alla sanità, ad esempio, dove serve una gestione ancor più oculata per offrire gli stessi servizi ai cittadini spendendo di meno. Lo sappiamo tutti che il governo sta mettendo nei guai le regioni, soprattutto al sud, ma sono convinto che si può amministrare ancora meglio e che la Basilicata possa aspirare a scalare ulteriormente la classifica delle Regioni virtuose. E’ importante che proprio ora non si abbassi la guardia.

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