Site icon archivio di politicamentecorretto.com

Il Comites con il Consolato Generale d’Italia a Houston

Il Comites con il Consolato Generale d'Italia a Houston sono lieti di annunciare :
L`INAUGURAZIONE DI UNA IMPORTANTE MOSTRA SUL CARAVAGGIO AL KIMBELL ART MUSEUM DI FORT WORTH
13/10/2011

Il Kimball Art Museum di Fort Worth (Texas) ospiterà a partire dal 16 ottobre l’importante mostra “Caravaggio and his Followers in Rome”.

Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (1571-1610) è stato definito come un genio controverso, caratterizzato da una genialità elettrizzante ed una vita controversa che, nel corso dell’ultimo cinquantennio, si è nuovamente affermato come uno degli artisti più celebrati di tutti i tempi. La “Caravaggiomania”, secondo la definizione coniata dal periodico “Art in America” in un articolo del 2010, ha suscitato un’estesa produzione di film, libri e prodotti commerciali che portano il nome e le immagini di questo artista.

La mostra “Caravaggio and his Followers in Rome” interviene in un anno in cui il calendario culturale italiano negli Stati Uniti e’ particolarmente ricco. Prendendo a motivo la ricorrenza del 150mo anniversario dell’Unita’ d’Italia, l’Ambasciata d’Italia e i Consolati negli Stati Uniti hanno coordinato un nutrito calendario di eventi raggruppati nel progetto “Italy@150” sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, che ha visto la presentazione di importanti mostre dedicate al Palladio, al Canaletto ed alla Venere Capitolina a Washington D.C., oltre a numerosi concerti, seminari e proiezioni cinematografiche. “L’importante mostra di Fort Worth”, commenta il Console Generale d’Italia Fabrizio Nava, ”nell’onorare uno dei piu’ importanti artisti italiani, aggiunge prestigio ad un calendario culturale particolarmente significativo.

“Prima che i dipinti di Caravaggio ispirassero registi cinematografici e adornassero bottiglie di vino e barattoli di conserve”, commenta Eric M. Lee, il Direttore del Kimball Art Museum, ”essi sono stati imitati e studiati dai suoi contemporanei. La “Caravaggiomania” è in realta’ nata nel 17mo secolo, quando i committenti e gli artisti rimasero catturati dalla drammaticità e dal realismo dei suoi quadri. Questa mostra costituisce una rara opportunità per vedere alcune delle più grandi opere di Caravaggio assieme a quelli di influenti artisti dell’epoca barocca che imitarono il suo stile.”

La mostra “Caravaggio and his followers in Rome”, la cui circolazione è limitata alla National Gallery of Canada e al Kimball Art Museum di Fort Worth, esplora la profonda influenza dell’artista su alcuni dei grandi maestri del Barocco europeo. La mostra raccoglie dieci dei capolavori più noti di Caravaggio, che sono presentati assieme a più di 40 opere ispirate da esse, tra cui tele di Orazio Gentileschi, Bartolomeo Manfredi, Jusepe de Ribeira, Georges de la Tour, Valentin de Boulogne, Simon Vouet, Gerrit Van Honthorst, Hendrick ter Brugghen e Peter Paul Rubens – artisti la cui immaginazione è stata marcata in modo indelebile dal senso di drammaticità, monumentalità e umanità del Caravaggio. Questa è la seconda esposizione più grande di opere del Caravaggio mai presentata negli Stati Uniti. Solamente la mostra del 1985 al Metropolitan Museum of Art ha esposto un numero maggiore di opere del Caravaggio. Da allora sono state scoperte numerose importanti opere, tra cui i “Giocatori di carte” del Kimbell Art Museum, riemersa da una collezione privata europea nel 1987.

Nessun singolo artista dopo Michelangelo o Raffaello ha influenzato così tanti suoi contemporanei né cambiato irrevocabilmente lo sviluppo dell’arte europea. Caravaggio creò un nuovo tipo di arte: drammatica, emotiva, radicata nei dettagli della vita quotidiana e profondamente umana. Egli usava modelli reali, spesso prostitute o mendicanti che posavano nel suo studio per le potenti scene religiose che sembravano svolgersi per le strade di Roma. Rompendo le barriere tra l’arte e la vita reale, egli ribaltò le convenzioni artistiche del suo tempo. Caravaggio smorzava i dettagli dell’ambientazione di una scena, concentrandosi sull’espressione della figura umana, e creò uno stile di realismo crudo che colpì profondamente molti dei suoi committenti.

Educato nella tradizione realistica e nella cultura religiosa della Controriforma della sua Lombardia, il giovane Caravaggio si stabilì a Roma nel 1592. Dopo alcuni anni di stenti e povertà egli attirò l’attenzione di alcuni dei principali committenti della città, ottenendo delle prestigiose commissioni che presto lo portarono alla notorietà. Artisti e committenti erano ugualmente attratti dal suo talento straordinario. Caravaggio rimase a Roma fino al 1606, quando fu costretto a fuggire dopo avere ucciso un rivale, in quella che fu forse la dimostrazione più estrema del suo carattere irascibile e violento. Spostandosi tra Napoli, Malta e la Sicilia, continuò a dipingere tele profondamente emotive fino alla sua tragica morte prematura nel 1610, a 38 anni di età. Il 400mo anniversario della sua morte nel 2010 ha suscitato una rinnovata attenzione nei suoi confronti, con numerose esposizioni soprattutto in Italia che hanno riconfermato l’importanza della sua eredità e il potere straordinario della sua arte.

L’esposizione “Caravaggio and his followers in Rome” mostra come gli artisti che lavorarono a Roma nei primi tre decenni del 17mo secolo – a seconda del loro talento e del loro carattere, cultura e formazione artistica – esplorarono diversi aspetti dell’arte di Caravaggio. Essi, come lui, spesso dipinsero figure rappresentate in primo piano con luci forti e ombre profonde in uno scenario scuro e indeterminato al fine di creare un’atmosfera poetica o drammatica. Molti furono gli artisti che imitarono il suo metodo di dipingere senza preparare anticipatamente la composizione con una serie di disegni. Alcuni furono attratti da Caravaggio per un periodo relativamente breve, prima di sviluppare il proprio stile caratteristico; altri possono essere considerati dei seguaci nel senso più tradizionale del termine.

Questa mostra esplora l’intera panoramica dell’opera di Caravaggio: da quella teatrale e mondana, alla poetica e lirica, alla fortemente drammatica. Essa fa emergere la sua virtuosità tecnica assieme alle novità radicali con le quali poteva concepire un soggetto determinato. L’esposizione si concentra su alcuni temi – adolescenti e musicisti, indovini, giocatori di carte e scene di taverna, Santi e composizioni religiose – rivelando come l’esempio fornito da Caravaggio ispirò altri artisti sia a reinterpretare soggetti standardizzati che a presentarne di nuovi e insoliti. In ogni sezione Caravaggio viene presentato con uno specifico gruppo di artisti, invitando il visitatore a scoprire ed esplorare un’ampia gamma di dialoghi artistici.

I Musei che hanno fornito opere in prestito comprendono il Louvre, i Musei Vaticani, il Museo del Prado, la National Gallery di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York, la National Gallery of Art di Washington ed altre importanti collezioni in Europa e Nord America.

La mostra ha ricevuto un contributo dal Federal Council on the Arts and the Humanities degli Stati Uniti. Alla promozione della stessa hanno contribuito America Airlines, dal quotidiano Fort Worth Star – Telegram e dal Canale Televisivo NBC 5. Il catalogo completo è stato pubblicato dalla Yale University Press, New Haven and London, in associazione con la National Gallery of Canada di Ottawa.

Per informazioni ulteriori consultare il sito web www.kimbellart.org

Contatti:

Jessica Brandrup 817-332-8451 ext 241 jbrandrup@kimbellmuseum.org

Sonya Cisneros Curry 817-332-8451 ext 248 scurry@kimbellmuseum.org

Vincenzo Arcobelli
Presidente Comites
Circoscrizione Consolare di Houston
www.comites-it.org
214-995-0173

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Exit mobile version