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RADICALI COME CASINI DELL’UDC ?

Questa mia non vuol essere una reazione al voto di ieri, alla camera, nel corso del quale 6 parlamentari radicali entrati nel Pd si sono astenuti piuttosto che votare a favore o contro il Ministro Saverio Romano per il quale, già il Capo dello Stato, al momento del giuramento, aveva espresso forti riserve, ma solo un’occasione per confermare un giudizio che esprimo da sempre.

I radicali, pur senza nulla togliere alle loro a volte furbesche ed a volte valide iniziative, non sono soggetti affidabili. In tempi non sospetti scrivevo che, per loro, destra o sinistra sono la stessa cosa purché venga garantita la loro presenza. Esattamente come recita il primo atto del “Rigoletto” : “Questa o quella per me pari sono”. Ed ieri lo hanno dimostrato per l’ennesima volta.

E’ risaputo, come ha scritto oggi un quotidiano nazionale, che ormai non li vuole più nessuno, sia di qua che di là, tanto sono imponderabili le loro trasformazioni che la…Metamorfosi di Kafka, può apparire l’abecedario della scuola primaria, della santa infanzia…

Il partito democratico ieri, a caldo, ha detto che espellerà i predetti sei. E farà sicuramente bene. La maggioranza ha colto subito l’occasione per dire che le sinistre si sono spaccate ancora una volta, ma il “bravo” Berlusconi ha colto subito, pure lui, l’occasione per far intendere (sue testuali parole) che c’è da lavorare su queste persone. Come dire: adesso li compero io, come è successo per tanti altri (Scilipoti and co., docent !). Ce n’è abbastanza per capire, conoscendo i radicali, che essi si potranno comodamente spostare come foglie al vento, vedrete !

Ma se a questi ultimi io non ho mai dato peso proprio per la loro inaffidabilità, non è che la pensi in maniera tanto diversa per il leader dell’UDC, Pierferdinando Casini, il quale, sparando a zero contro Berlusconi, non fa altro che perseguire la sua causa: i recenti contatti con Angelino Alfano e la dialettica “promozionale” di quest’ultimo nei confronti di Casini, ne costituiscono assoluta conferma. Ed alla fine, vedrete, che anche Casini rientrerà nelle file del Pdl che finora, con Fini, ha sempre massacrato, ma….a parole, in attesa degli eventi.

I predetti soggetti, più furbi del diavolo, ma anche altrettanto insidiosi come lo stesso diavolo, rappresentano, a mio modo di giudicare, quanto di più ipocrita possa esistere nella politica italiana: essi infatti non fanno altro che simulare virtù o sentimenti che non hanno, per lusingare ed ingannare coloro che, magari anche in buona fede, si lasciano trasportare da una buona dizione dialettica, dagli atteggiamenti cristiani e quan’altro, a’ fini di…scranno.

Di questo gli Italiani si devono rammentare alle prossime elezioni.

Arnaldo De Porti.

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