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Presentazione Mondiale di baseball

Il sito de La Prensa, il quotidiano più noto di Panama, ha addirittura messo in in home page un conto alla rovescia. Il Mondiale IBAF a Panama è un evento di grande rilievo e tutti i giornali gli stanno dedicando

l'apertura delle pagine sportive. C'è addirittura concorrenza per assicurarsi i commentatori più popolari.
Allo stadio “Rod Carew” si prevede il tutto esaurito per l'esordio della squadra di casa nel torneo, che avverrà poco dopo l'inaugurazione di questa notte contro la Grecia. Il manager Einer Diaz parla di “Obbiettivo superare il
primo turno”, ma il principe degli opinionisti Elpidio Pinto (ex lanciatore ed eroe di una memorabile partita contro Cuba negli anni '90) non usa mezzi termini: “Panama si presenta senza nessuna possibilità”.
In effetti, è difficile dargli torto. Nel girone 1 la squadra da battere sono gli Stati Uniti (che appaiono in verità fuori portata un po' per tutti), con l'Olanda che potrebbe essere la seconda forza. Ma Giappone, Canada,
Taiwan e Portorico non sono certo avversari malleabili per i padroni di casa. La Grecia appare destinata ad essere la vittima sacrificale.
Nel girone 2 ha detto bene il manager Marco Mazzieri: “l'Italia dovrà giocare 7 finali”, a cominciare da quella con la Repubblica Dominicana in programma a Santiago nella notte tra domenica e lunedì. Squadra
preferita, dopo Panama, della aficion locale (molti dominicani hanno giocato nel campionato panamense), la Dominicana è sulla carta la seconda forza del girone dopo Cuba. Nella realtà, andrà verificato in che condizione si presentano i giocatori, visto che fino a venerdì la partecipazione era addirittura in dubbio.
Ma avversarie deboli sulla strada degli azzurri non ne vediamo. L'Australia è ricca di talento e professionisti, Nicaragua sta ricostruendo una nazionale con nientemeno che 'El Presidente' Denis Martinez (uno dei lanciatori latino americani più forti di ogni tempo; nel 1998 firmò una perfect game in Major League) come manager, la Germania ci fece soffrire già all'Europeo, la Corea ha uno staff di pitcher pro e il Venezuela, purgiovane, è pur sempre l'espressione di un baseball superiore.
Come ha detto Mike Piazza alla stampa locale: “La forza dell'Italia deve essere lo staff di lanciatori”.
Rimanere in partita sempre apre notevoli prospettive ad una formazione che ha dimostrato di sapere giocare le partite fino all'ultimo out.
La qualificazione al secondo turno comunque è tutt'altro che scontata. Per arrivare tra le prime 8 del Mondiale (obbiettivo riuscito l'ultima volta nel 1998), l'Italia ha bisogno di mostrare il suo lato migliore partita dopo partita.

Riccardo Schiroli
FIBS Communication manager
+39 335 7819122; fax +39 02 700522425

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