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Focus IdV del 29 settembre

== L. ELETTORALE: DI PIETRO, DOMANI IN CASSAZIONE 1 MLN FIRME = (AGI) – Roma, 29 set. – Il comitato per il referendum abrogativo della legge elettorale portera' domani in Cassazione circa 1 milione di firme: a preannunciarlo e' stato Antonio Di Pietro. “Il comitato referendario nel suo complesso, in modo ordinato e solidale, ha raccolto le firme e credo che domani sia in grado di depositarne circa, e forse oltre, un milione”, ha spiegato il leader dell'Idv. “Questo referendum ha gia' vinto due battaglie”, ha sottolineato, “abbiamo raggiunto l'obbiettivo quando nessuno ci credeva e ha costretto le forze politiche ad affrontare il tema nel merito”. (AGI)

PD: DI PIETRO, PROBLEMA E' CHI HA MESSO LI' I RADICALI = HANNO CERCATO VISIBILITA' IN MOMENTO DRAMMATICO Roma, 29 set. – (Adnkronos) – ''Hanno cercato una visibilita' a buon prezzo in un momento drammatico per il Paese. I Radicali portano avanti battaglie libertarie per cui si puo' fare tutto e di piu': si puo' fumare spinelli, inveire con il Padreterno, abolire le carceri. Un modo di vivere per me inconcepibile in una democrazia occidentale, ma l'errore e' stato quello di dargli una voce e uno scranno per portare avanti queste loro aspirazioni. Un errore che non ho fatto io. Il problema non sono loro, ma chi li ha messi li'''. Lo ha affermato il leader dell'Idv Antonio Di Pietro ai microfoni di Radio 24.

IDV: DI PIETRO, IO AIZZO LA VIOLENZA? NON DICIAMO SCIOCCHEZZE = (AGI) – Roma, 29 set – “Sulla violenza scherza col fuoco questo governo, non io”. Lo ha detto il leader Idv Antonio Di Pietro, ospite di “24 Mattino” su Radio 24 all'indomani del voto di sfiducia al ministro Romano. “Io sono come il medico che scopre un'infezione: e qui tutti se la prendono con il medico invece che con l'infezione. Il Paese brucia, c'e' una disperazione sociale inarrivabile, gente senza lavoro, fabbriche che chiudono. E ieri in Parlamento si e' parlato di due provvedimenti: le intercettazioni e il processo lungo, cose che servono solo al premier e agli amici suoi per arrivare alla prescrizione e dire 'sono un perseguitato'”. Di Pietro respinge totalmente l'idea di poter essere considerato un aizzatore, dopo aver detto che 'se non si fa attenzione ci scappa il morto': “Io sarei responsabile di aizzare gli animi? Non diciamo sciocchezze, e' una vergogna immaginare questo. Io non sto dicendo che voglio la violenza, sto dicendo che giro per le strade e noto cosa succede. C'e' una rivolta sociale alle porte. Lancio l'allarme e mi dite che sono io il responsabile? A chi lo dice rispondo 'vai a quel paese'”. Sul voto di sfiducia a Romano, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa, Di Pietro ha detto: “E' inopportuno e scandaloso che al governo resti questa persona, si faccia giudicare ma non metta in imbarazzo le istituzioni. Stiamo parlando di voto di scambio. Non e' una cosa da poco. La legge antimafia impone al ministro dell'Interno di sciogliere un Consiglio comunale ogni volta che all'interno c'e' qualcuno che puo' avere rapporti di contiguita' con la criminalita' organizzata, ancorche' non accertati. All'interno del Consiglio dei ministri c'e' un ministro imputato per mafia. Un consiglio comunale si puo' sciogliere mentre non si puo' revocare un ministro. Ecco perche' siamo in violazione di una legge antimafia”.(AGI)

Governo/Di Pietro:Maggioranza compatta?Pure i Gheddafiani lo sono Ma confinati a Sirte.Urge coalizione,programma: ricostruire paese Roma, 29 set. (TMNews) – Se il voto di ieri sul ministro Saverio Romano ha ricompattato la maggioranza, è vero pure che “anche i fedelissimi di Gheddafi si sono ricompattati a Sirte”. Lo spiega Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, contando i giorni che mancano alla fine di questo governo. “Dobbiamo costruire al più presto una coalizione, un programma credibile per ricostruire il paese”, precisa.

Romano/ Di Pietro:Ieri voto di scambio ripaga fiducia 14 dicembre E se sarà rinvio a giudizio, governo si costituisce parte civile? Roma, 29 set. (TMNews) – La decisione ieri della maggioranza della Camera di respingere la mozione di sfiducia al ministro Saverio Romano è stata un “voto di scambio, un comportamento tipicamente mafioso in cui a fronte di un favore ricevuto il 14 dicembre (quando Romano, ex Udc, passò a sostenere la maggioranza, ndr.) ieri è stato pagato il corrispettivo, mantenendo al governo una persona sulla quale pesa la richiesta di rinvio a giudizio” per concorso in associazione mafiosa. Lo dice Antonio Di Pietro. “Il gip deciderà a giorni – continua il leader dell'Idv – e se deciderà per il rinvio a giudizio, cosa farà il governo? Si costituirà parte civile o è meglio che i cittadini si costituiscano parte civile contro il governo?”.

Radicali/ Di Pietro: Pd valuti coalizione con chi vuole amnistia Rispetto Pannella, ma sono contrario. Ieri fatto grave su Romano Roma, 29 set. (TMNews) – La decisione dei Radicali di non partecipare al voto sulla sfiducia al ministro Saverio Romano, accusato di concorso in associazione mafiosa, è la goccia che fa traboccare il vaso per Antonio Di Pietro. Il leader dell'Idv oggi chiede al Pd di “valutare se continuare la coalizione con i Radicali”, perchè “ieri è successo un fatto grave: di fronte a un ministro accusato di mafia, parlare di amnistia è un controsenso”. “Rispetto i Radicali, la loro è una storia politica ultraventennale – continua Di Pietro – ma quando ci sono troppi delinquenti in carcere, non bisogna farli uscire per far posto. Bisogna migliorare le condizioni nel carcere”. L'ex pm sottolinea la sua contrarietà all'amnistia: “In democrazia non vanno commessi i reati, non è che vanno amnistiati quelli commessi”. E al Pd: “Quella dei Radicali non è una boutade, ma una scelta politica che io non condivido. Nel valutare le alleanze e nella costruzione dei programmi, il Pd valuti se l'amnistia può diventare parte di un programma” di centrosinistra.

Bankitalia/ Di Pietro:Saccomanni e Grilli bruciati, si ritirino Salvino loro storia e faccia, Governatore non può avere sponsor Roma, 29 set. (TMNews) – “A me dispiace che due personalità capaci vengano tirate per la giacchetta dalla politica. Li ritengo ormai entrambi bruciati sul piano della credibilità perchè la Banca d'Italia ha un ruolo di garanzia e ad occupare il posto di governatore ci deve andare una persona non sponsorizzata da Bossi o da Berlusconi o dalla maggioranza e nemmeno dall'opposizione. Sarebbe come se ognuno scegliesse il proprio giudice, una cosa contro natura”. Lo dice Antonio Di Pietro a proposito dello scontro in corso in maggioranza sulle candidature di Fabrizio Saccomanni e Vittorio Grilli per l'incarico di governatore di Bankitalia. Il leader dell'Idv suggerisce sia a Saccomanni che a Grilli “per la loro storia e personalità” di fare “un passo indietro, dicano che 'la nostra faccia non la svendiamo così per un calcolo politico”.

MANOVRA: DI PIETRO ADERISCE A REFERENDUM ABROGATIVO ART.8 (ANSA) – ROMA, 29 SET – ''Oggi ho aderito all'appello per il referendum abrogativo dell'articolo 8 della manovra. Da sempre abbiamo denunciato questa norma, considerandola un atto improprio, incongruente e inaccettabile. Di fatto, il governo ha espropriato i lavoratori dei diritti fondamentali, inserendo sotto banco una misura che non c'entra nulla con l'equilibrio dei conti dello Stato''. E' quanto scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''L'esecutivo ha fatto l'ennesima porcata: approfittando di un decreto che andava approvato nel piu' breve tempo possibile, ha sferrato un attacco decisivo allo Statuto dei lavoratori, ai contratti nazionali e all'autonomia delle organizzazioni sindacali. E' stata una vera e propria ritorsione. Per questo motivo – sottolinea Di Pietro – abbiamo presentato alla Camera una pregiudiziale di costituzionalita' alla manovra. Volevamo e vogliamo ancora cancellare questa norma repressiva. L'Italia dei Valori si e' sempre schierata al fianco dei lavoratori nelle piazze, nelle fabbriche e in Parlamento. Siamo i promotori di una proposta di legge sulla democrazia nei luoghi di lavoro, che prevede che i titolari del diritto di decisione sugli accordi rimangono i lavoratori, i giovani precari, coloro che sono coinvolti nelle intese raggiunte tra le parti sociali. Insomma, sono d'accordo con i firmatari del referendum quando sostengono che e' in gioco il nostro futuro''. L'ex pm annuncia inoltre che ''nel confronto avviato con le altre forze di opposizione, Pd e Sel, proporremo, sul capitolo lavoro e democrazia, di mettere al primo punto per l'azione di un governo alternativo l'abrogazione di questo articolo''.(ANSA).

BANKITALIA: DI PIETRO, GOVERNATORE DEVE ASSICURARE TERZIETA'
(ANSA) – CAMPOBASSO, 29 SET – ''E' inqualificabile e inaccettabile che un organo di garanzia, un arbitro quale e' la Banca d'Italia, debba essere governato da un governatore di nomina politica, addirittura da parte di Bossi e Berlusconi''. Lo afferma Antonio Di Pietro a Campobasso dove e' impegnato nella campagna elettorale per le regionali. ''Noi vogliamo un nome, una persona che assicuri garanzia di terzieta': Saccomani, Grilli, sono persone indubbiamente qualificate e qualificanti, ma proprio perche' vengono tirate per la giacchetta dalla politica si tirino indietro, non mischino la loro professionalita' con questi stupidi giochi di potere''.(ANSA).

IDV: CAMERA SOLLEVI CONFLITTO SU LODO SALVA-LEGA2 = (AGI) – Roma, 29 set. – Un nuovo colpo di mano per salvare le 'guardie padane' dal processo davanti al tribunale di Verona: il governo vorrebbe reintrodurre il reato di associazione di carattere militare con scopi politici, abrogato ufficialmente per errore nel 2010 con il taglia-leggi, in un decreto legislativo. Ma dietro alla tecnica legislativa per l'Italia dei valori si cela una norma 'ad personam' per il Carroccio. Proprio l'Idv ha lanciato l'allarme oggi per quello che ha definito il Lodo salva-Lega 2, nel corso di una conferenza stampa alla Camera con il leader Antonio Di Pietro e il capogruppo Massimo Donadi. “La Lega sta facendo una legge a uso e consumo proprio”, ha assicurato Di Pietro, “detta in dipietrese: a forza di andare con lo zoppo si impara a zoppicare”. Per questa ragione, l'Idv ha presentato ieri alla presidenza della Camera “la richiesta di sollevare davanti alla Corte costituzionale un conflitto di attribuzione tra parlamento e governo, che ha creato una norma al di fuori di ogni delega”, ha annunciato Donadi. (AGI) Sab (Segue)

IDV: CAMERA SOLLEVI CONFLITTO SU LODO SALVA-LEGA2 (2)= (AGI) – Roma, 29 set. – La questione, in punta di diritto, e' complicata e a ricostruirla e' stato proprio il capogruppo dell'Idv. “C'era una volta un reato che si chiama associazione di carattere militare con scopi politici e c'era un volta un processo a Verona a 37 dirigenti della Lega Nord, accusati di avere costituito la guardia nazionale padana che la magistratura ritiene un'organizzazione di carattere militare e dunque illegale”, ha spiegato. Non solo: “In quel processo erano imputati anche Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Roberto Maroni, che delle guardie padane era il capo, ma la loro posizione e' stata stralciata quando il Parlamento non ha concesso l'autorizzazione a procedere”. A processo vicino alla sentenza “il prode ministro Calderoli, approfittando della delega per cancellare leggi vecchie, tra i tanti tagli alla Edward-mani-di-forbice inseri' anche il reato per cui i 37 prodi padani erano a processo, il cosiddetto Lodo salva-Lega”, ha proseguito il capogruppo dell'Idv alla Camera. All'epoca, ha ricordato, il ministro si difese spiegando che si era trattato di un errore. “Ma invece di correggerlo con una riga sulla Gazzetta uficiale”, il governo ha deciso di reintrodurre il reato in uno schema di dlgs di modifica al codice militare inviato al parere della commissione per la Semplificazione. E per l'Idv non e' un caso. “Dopo la cancellazione del reato, il tribunale di Verona ha impugnato il decreto davanti alla Corte costituzionale perche' il governo ha fatto un cosa illegale. E la Consulta guarda caso, decidera' tra pochi giorni, il 5 ottobre”, ha riferito Donadi. Il sospetto dell'Italia dei valori e' che, temendo che la Consulta bocci l'abrogazione del reato, il processo di Verona riprenda dal punto in cui si e' fermato. Reintroducendo il reato per legge, invece, si creerebbe un periodo di vuoto legislativo che consentirebbe agli imputati di godere del 'favor rei'. Dunque, se apparentemente il governo “fa una cosa buona” reintroducendo il reato, in realta' secondo l'Idv fa un favore alla Lega. Non solo. Lo fa di nuovo violando la legge. “Se e' illegale cancellare il reato, ancora piu' illegale e' reintrodurlo”, ha assicurato Donadi, visto che e' il parlamento che fa le leggi o delega il governo a farle, ma in questo caso non c'e' delega. “Da nessuna parte il parlamento ha delegato il governo a fare una nuova norma penale”, ha insistito Donadi, “sta compiendo una nuova illegalita' per obbiettivo di far morire il processo”. “Si tratta di una violazione della Costituzione, secondo cui la norma penale deve essere fatta solo per legge”, ha ribadito Di Pietro. Per ora, l'Idv ha ottenuto che il decreto sia sottoposto al parere non solo della commissione Semplificazione, ma anche delle commissioni Giustizia e Difesa. Parere non necessario pero', e dunque non vincolante per il governo. (AGI)

Intercettazioni, Belisario: Da Palma bieco tentativo salvare premier Roma, 29 SET (il Velino/AGV) – “Un ministro della giustizia all'altezza del suo incarico non puo' pensare di eliminare o ridurre l'uso delle intercettazioni telefoniche, strumento di indagine fondamentale per combattere la criminalita' organizzata e la mafia dei colletti bianchi”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Ricordo al Guardasigilli, peraltro magistrato in aspettativa, che le intercettazioni non riguardano la vita privata dei cittadini, ma mirano a stanare il comportamento illecito di persone indagate. Basta con l'obiettivo di far passare l'idea che tutti gli italiani sono sotto l'orecchio del Grande Fratello, perche' cosi' non e'. Questo e' un bieco e strumentale tentativo di salvare il premier dai processi in corso, dalla bassa stima che il mondo ha di lui e della perdita di credibilita' che e' imputabile solo ai suoi comportamenti, altro che a congiure. Le intercettazioni, poi – conclude Belisario – devono essere pubblicate senza minaccia di sanzioni per gli editori, perche' e' un dovere informare ed e' un sacrosanto diritto dei cittadini conoscere fatti e misfatti di coloro che gestiscono la cosa pubblica”.

CRISI. BELISARIO: LETTERA DIMOSTRA COMMISSARIAMENTO GOVERNO (DIRE) Roma, 29 set. – “Un vero e proprio commissariamento, un'ammissione di incapacita' del governo italiano a gestire la crisi”. Cosi' il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Non c'e' da stupirsi se la lettera di Trichet e Draghi sia rimasta nascosta tutto questo tempo”. “Dal contenuto che ci e' permesso leggere solo oggi- prosegue-, si capisce, infatti, che a Berlusconi, a Tremonti e alla loro corte di incapaci siano state tirate le orecchie, in un modo e con un linguaggio insolito per le istituzioni europee. Evidentemente l'urgenza della crisi e la colpevole inerzia del governo hanno allarmato l'Europa al punto tale da pensare ad un intervento di questo tenore. Mi dispiace constatare che, nonostante un richiamo di questo tipo, dalla maggioranza non sia arrivata ne' un'ammissione di reponsabilita', ne', soprattutto, una manovra seria, equa e credibile. Solo misure raffazzonate. E a parlare sono i numeri”. “Oggi l'Istat certifica un ulteriore calo del potere d'acquisto delle famiglie. Quanto altro devono far penare il Paese? Questo governo di incorreggibili guastatori deve solo prendere la via di casa al piu' presto”, conclude Belisario.

Governo, Belisario:Priorita' e' tutela premier e commissariare Tremonti Roma, 29 SET (il Velino/AGV) – “Il governo oggi mette in mostra i sui veri interessi: tutelare Berlusconi e commissariare Tremonti. Non si spiegherebbe diversamente la road map tracciata nel vertice di maggioranza”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Il ddl intercettazioni, e, quindi, la salvezza del premier dai processi in corso, ha la precedenza su quello dello sviluppo del Paese, non a caso il primo arrivera' alla Camera gia' la prossima settimana. Non solo, tanto hanno fretta di rilanciare l'economia italiana che si inventano una farraginosa cabina di regia che serve solo a commissariare il ministro Tremonti, ritardando ulteriormente le misure per la crescita. In un colpo solo il governo svela tutto se stesso. Chi sperava in uno scatto di reni, dopo i vari allarmi dei mercati internazionali, o in un momento di riflessione, dopo le proteste contro la censura – conclude Belisario – puo' mettersi l'anima in pace. L'unico modo per fermare questa deriva e mandare a casa il governo”.

Rai/ Idv: Minzolini grave anomalia servizio pubblico Perché Lei non lo rimuove? Roma, 29 set. (TMNews) – “Minzolini continua ad essere una grave anomalia del servizio pubblico. Il Tg1 non fa più informazione da quando c`è il direttorissimo. Il telegiornale perde continuamente ascolti e ci chiediamo perché il direttore generale non lo rimuove prima che la sua presenza getti ulteriore discredito sull`azienda più di quanto non abbia già fatto?”. E` quanto afferma in una nota il portavoce dell`italia dei Valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: “Il dg Lei ha contribuito a far cancellare dai palinsesti trasmissioni di successo come `Annozero`, `Parla con me` e `Vieni via con me` e si ostina inspiegabilmente a tenere Minzolini”. “L'Italia dei Valori che è l`unica forza politica presente in Parlamento a non aver accettato poltrone nel Cda Rai, chiede a tutti i partiti di fare un passo indietro e di restituire la Rai ai cittadini e alla libera informazione, approvando una legge sul conflitto d`interessi”, conclude Orlando.

WEB: PARDI (IDV), ITALIA DEI VALORI IN PIAZZA IN DIFESA DELLA DEMOCRAZIA
(AGENPARL) – Roma, 29 set – “L'ennesimo attacco alla libertà di informazione da parte del governo è un atto di vigliaccheria che posso definire solo ignobile e vergognoso. Dopo avere preso il totale controllo del servizio pubblico ora ci provano con la Rete”, dichiara il senatore Pancho Pardi, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza Rai. “Non lo permetteremo mai. Per questo anche l'IdV sarà in piazza al Pantheon a Roma, oggi pomeriggio, alla manifestazione promossa da Articolo 21. Dobbiamo fermare l'ennesimo tentativo di imbavagliare il Web e così negare ai cittadini il diritto di essere informati. Solo nei peggiori regimi si sono sbarrate le porte alla libertà di espressione. L'Italia dei Valori – conclude Pardi – continuerà nelle Aule e nel Paese la sua battaglia in difesa della democrazia”

Intercettazioni, Pedica: No a legge ammazza-Rete, no al bavaglio Roma, 29 SET (il Velino/AGV) – “Siamo in piazza per dire no alla legge ammazza-Rete, no al bavaglio all'informazione”. Lo ha detto il senatore Stefano Pedica dell'Italia dei valori partecipando, insieme al senatore Idv, Luigi Li Gotti, alla manifestazione organizzata in piazza del Pantheon contro il ddl intercettazioni. “Vogliamo smascherare l'ennesimo imbroglio di governo e maggioranza -dichiara Pedica-, vogliamo fermare una legge-truffa che Berlusconi pretende di imporre per censurare la Rete, per impedire ai giornalisti di informare, per negare ai cittadini il diritto di denunciare e il diritto di essere informati. Contro questo vergogna – ha concluso Pedica – l'Italia dei valori continuera' a battersi nelle Aule e nel piazze, per difendere la liberta' di informazione e la democrazia”.

CENSIMENTO: LANNUTTI (IDV), l'ISTAT RADDOPPIA I COSTI, UNO SPRECO INTOLLERABILE (AGENPARL) – Roma, 29 set – “L'Istat raddoppia i costi per il XV censimento della popolazione, che passerebbero da circa 10.000 lire a 10 euro a cittadino. Si tratta di uno spreco intollerabile a fronte di una gravissima crisi economica”. Lo afferma il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze, che ha presentato un'interrogazione in merito. “Ben 10 euro a cittadino per un totale di 590 milioni di euro. A cosa si debba una lievitazione dei costi del 96% rispetto al 2001, lo si vedrà alla fine quando sarà disponibile il rendiconto dei costi delle operazioni censuarie. Di certo, nell'ultimo trentennio abbiamo assistito a una progressiva esternalizzazione delle operazioni. Per questo, voglio conoscere quali misure urgenti di competenza il Governo intenda attivare per restituire credibilità ad una statistica ufficiale screditata dall'inflazione. Una statistica “percepita” inventata di sana pianta dall'Istituto di statistica e dal suo ex presidente, signor Luigi Biggeri, che ha omesso di misurare il carovita reale, e contribuito a rendere più poveri milioni di italiani con rilevazioni, pesi e metodi posticci. E' necessario – conclude Lannutti – tutelare la credibilità di un'istituzione finita nella polvere per precise responsabilità di alcuni suoi dirigenti”.

AIR ITALY-MERIDIANA FLY: DE TONI (IDV), ASPETTIAMO DI VEDERE IL PIANO INDUSTRIALE (AGENPARL) – Roma, 29 set – “L'importante realtà industriale della Sardegna deve essere salvaguardata, altrimenti si rischia l'isolamento della Regione. A fine ottobre Meridiana Flly abbandona l'areoporto di Firenze, interrompendo così il collegamento con Olbia”. Lo dichiara il senatore Gianpiero De Toni, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Trasporti, commentando l'audizione dei vertici di Meridiana Fly. “E' una situazione che ci preoccupa in un momento di così grave crisi, anche perché circa 150 dipendenti saranno spostati in altri scali o, nei migliore dei casi, messi in cassa-integrazione. Aspettiamo di vedere il Piano industriale e – conclude De Toni – ci auguriamo che sia il frutto di un lavoro fatto in concertazione con le parti sociali”.

ITALIA-QATAR, PEDICA (IDV): CONTRARI AD ACCORDO CHE PREVEDE MINE
(9Colonne) Roma, 29 set – “Accordi che contengono l'esplicita autorizzazione a produrre e scambiare non meglio specificate mine con Paesi neppure democratici non può che vederci contrari. Il rammarico è che, come spesso avviene ultimamente, siamo rimasti isolati in questa scelta” . Lo ha detto il senatore Stefano Pedica, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Affari Esteri, che in Aula ha annunciato il voto contrario dell'IdV alla Ratifica dell'Accordo tra Italia e Qatar sulla cooperazione nella difesa. “Pur ritenendo strategica la partnership con il Qatar – prosegue Pedica – abbiamo presentato un ordine del giorno per debellare l'ignobile previsione contenuta nell'accordo con l'Italia di produrre e scambiarsi le mine. Tutto questo – conclude Pedica – assume oggi un significato ancora più grave se si pensa che il Governo ha anche ridotto ad un quinto il fondo sullo sminamento umanitario, previsto dall'esecutivo di centrosinistra nel 2001”.

ITALIA-QATAR: CAFORIO (IDV), CON ACCORDO SU MINE GOVERNO SMENTISCE SE STESSO (AGENPARL) – Roma, 29 set- “E' paradossale il fatto che questa mattina in Senato, nonostante l'Italia abbia aderito ad importanti convenzioni internazionali che vietano la produzione ed il trasferimento delle mine antipersona, si sia ratificato un accordo internazionale, quello con il Qatar, in cui si prevede esattamente il contrario e cioè che tra i due Paesi sia possibile produrre e scambiare liberamente le mine”. Ad affermarlo è il senatore dell'Italia dei Valori Giuseppe Caforio. “Sarebbe forse opportuno – prosegue – che il Governo chiarisca, una volta per tutte, se sia favorevole o contrario alla produzione e all'uso di mine e ad altri pericolosi armamenti da parte del nostro Paese”. “A cosa serve dichiarare la propria contrarietà – conclude Caforio – se poi nei fatti si fa di tutto per smentirsi, non solo attraverso la ratifica di tali accordi ma anche riducendo sistematicamen te la dotazione del fondo sullo sminamento umanitario?”.

SVILUPPO: IDV, RINVIANO PERCHE' NON SANNO CHE PESCI PRENDERE (AGENPARL) – Roma, 29 set – “L'arte del rinvio è ben nota a questo governo. Non sanno che pesci prendere e così rimandano di settimana in settimana”. Lo dice in una nota Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei valori alla Camera. “Il fatto grave e preoccupante – aggiunge Borghesi – è che, mentre loro prendono tempo per pura e semplice incompetenza, intorno tutto brucia. Per fare un esempio, i buoni del tesoro a dieci anni hanno raggiunto un tasso d'interesse che è il più alto dal 1998. Più si rimanda nel prendere provvedimenti per la crescita e peggio sarà per il Paese”.

INTERCETTAZIONI: FORMISANO (IDV), ESSENZIALI CONTRO I REATI DI MAFIA (AGENPARL) – Roma, 29 set – “Le intercettazioni sono state essenziali per tanti reati di mafia. Ridurre tutto solo alle questioni di un unico cittadino, sempre lo stesso, fa svilire tutta la vicenda politica”. A dirlo è Nello Formisano, parlamentare Idv e membro della Commission e di Vigilanza Rai, presente alla manifestazione 'contro il bavaglio' in corso a piazza del Pantheon a Roma. “Le intercettazioni non possono essere tolte dal panorama attraverso il quale si costruiscono i procedimenti penali e si migliora la qualità della nostra vita – aggiunge Formisano -. E poi se uno non ha niente da temere, perchè ha paura di essere intercettato?”.

8×1000: DI STANISLAO(IDV), QUOTA PER OBIETTIVI SVILUPPO MILLENNIO (AGENPARL) – Roma, 29 set – “Nella ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, destinare maggiori risorse ed interventi per la finalità “Fame nel mondo” al fine di poter sostenere e contribuire a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio ed aumentare l'impegno per l'aiuto pubblico allo sviluppo.” E' quanto ha chiesto stamane l'On. Augusto Di Stanislao con il suo Ordine del Giorno. “Con la Dichiarazi one del Millennio nel 2000 l'Italia si è impegnata a contribuire al raggiungimento, entro il 2015, degli otto Obiettivi del Millennio. Nonostante l'Italia abbia una grande responsabilità, e in sede ONU abbia assunto l'impegno a dare entro il 2015 lo 0,7% del proprio PIL in Aiuto Pubblico allo Sviluppo, e secondo l'Ocse è ferma allo 0,19%, successivamente confermato in diverse sedi internazionali e all?interno dell'Unione Europea, dopo 11 anni e a 4 anni dal traguardo finale non sta rispettando i propri impegni soprattutto in termini di efficacia degli aiuti e di regole commerciali. Il Governo continua a mettere all'ultimo posto delle proprie scelte di bilancio l'aiuto pubblico allo sviluppo, ma questa scelta sta provocando l'allontanamento di tutta l'Unione Europea dagli obiettivi continentali.Siamo ancora il fanalino di coda, addirittura dopo la Grecia, serve pertanto una seria pianificazione volta a sostenere gli impegni assunti e garantire le promesse fatte.”

RIFIUTI:N.RINALDI,UE SOSTENGA AZIONI NUOVA GIUNTA NAPOLI
(ANSA) – NAPOLI, 29 SET – ''L'Europa deve sostenere le azioni intraprese dalla nuova amministrazione di Napoli, che nei pochissimi mesi dal suo insediamento ha gia' apportato grandi progressi per il buongoverno della citta' e della gestione dei rifiuti. Sarebbe meglio sanzionare le responsabilita' regionali e governative, che ancora non riescono ad affrontare in modo strutturale e costruttivo il problema''. Lo dice il capo delegazione dell'Italia dei Valori al Parlamento europeo, Niccolo' Rinaldi, commentando la messa in mora dell'Italia annunciata oggi dalla Commissione europea per il mancato adempimento della sentenza del 2010 della Corte di giustizia Ue sulla situazione dei rifiuti in Campania. ''La Commissione ha ragione ad avviare una messa in mora: purtroppo tale provvedimento costituisce una deriva del malgoverno di Regione e governo – aggiunge – che continuano a perdere fondi europei, opportunita' internazionali per risolvere questo problema''. ''L'attuale amministrazione di Napoli e il suo sindaco – conclude Rinaldi – sono eredi di una situazione aberrante e stanno cercando di rispondere al meglio all'incapacita' politica e alle reti illegali che si sono tessute negli anni intorno al ciclo dei rifiuti, che ha provocato gravi danni ambientali e sanitari, oltre alla messa in mora di oggi e al concreto rischio di sanzioni pecuniarie''. (ANSA).

Mafie; Alfano (Idv): Pe fa primo passo importante per un contrasto Ue Palermo, 29 SET (il Velino/AGV/Sicilia) – La Commissione per le liberta' civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) al Parlamento Europeo approva la relazione Sonia Alfano sulla criminalita' organizzata e le mafie nell'UE. “Sono molto contenta sia per i contenuti del testo approvato, sia perche' si tratta del frutto di un lavoro e di un impegno congiunto da parte di tutti i gruppi politici e dei loro relatori ombra che hanno contribuito fattivamente a migliorare il progetto iniziale”. Cosi' l'eurodeputato dell'Italia dei Valori Sonia Alfano ha espresso soddisfazione per l'approvazione odierna del suo rapporto da parte della LIBE. “Nonostante le diverse esperienze e tradizioni giuridiche degli Stati membri – spiega l'esponente IdV – siamo giunti a una risoluzione ambiziosa tramite la quale la commissione LIBE manda un segnale di chiara volonta' politica nel contrasto alla criminalita' organizzata e alle mafie. Il consenso unanime che e' stato raggiunto in commissione ne e' testimonianza”. “Sono fiduciosa che questo testo verra' confermato dalla plenaria il prossimo 25 ottobre, compresa la norma che istituisce la commissione parlamentare speciale sulla criminalita' organizzata e le mafie, un passaggio fondamentale per aumentare la consapevolezza politica europea su questo argomento. In questa maniera – conclude – il Parlamento Europeo avra' fornito alle istituzioni europee e agli Stati membri delle linee guida e dei punti cardine che modificheranno gli assetti del contrasto e aumenteranno l'efficacia del percorso europeo e internazionale di lotta ai sistemi criminali”.

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