Site icon archivio di politicamentecorretto.com

Da Milanese a Romano: la Lega non fa sconti e salva tutti!

Da Milanese a Romano: la Lega non fa sconti e salva tutti!

Oggi si è discussa la mozione di sfiducia contro il Ministro delle Politiche Agricole, Saverio Romano. Ecco il testo del mio intervento:

PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Borghesi. Ne ha facoltà, per sette minuti.

ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, signor Ministro, colleghi, per l'ennesima volta, per troppe volte da questa legislatura, quest'Aula ha dovuto occuparsi di un tema, il rapporto tra etica e politica. Voglio dire subito che l'etica non ha nulla a che vedere con la legge penale e con il codice penale.

Non interessano, perciò, in questo caso, le prove penali.
Il collega del PdL che parlerà più avanti ci dirà che siamo in presenza non di condanne, ma di semplici indagini. Non è questo il problema. Tutto ciò nulla ha a che vedere con l'etica e con il rapporto tra etica e politica perché, prima di qualunque codice penale, ne esiste un altro che si chiama codice morale e che non ha bisogno dello stesso tipo di prova di quello penale. Questo ha ricordato proprio ieri a tutti gli italiani il cardinale Bagnasco e lo ha fatto in base al codice morale della religione cattolica. Il cardinale ha parlato ai cattolici, ma anche ai non credenti, come me ad esempio, proprio perché quel codice morale che lui ha citato si sovrappone, in larga parte, ad un codice morale universale.
Nei Paesi civili non vi è bisogno di leggi per fare valere il codice morale perché la gente si dimette prima. È inutile che stia a ricordare quanti casi simili abbiamo avuto. Penso ai ministri della Svezia che si sono dimessi, addirittura, per non avere pagato il canone televisivo o i contributi del personale di servizio, per non parlare di un ministro francese che si è dimesso perché con i soldi dello Stato si pagava un appartamento di 600 metri quadrati vicino agli Champs-Élysées, o del ministro del lavoro britannico che si è dimesso per non avere dichiarato di avere preso 103 mila sterline di donazione, o dei ministri del Governo Obama che non sono diventati ministri proprio perché si erano dimenticati, soltanto, di segnalare che avevano ricevuto gratuitamente servizi come un'autovettura. Persino in Grecia è capitato che un ministro indagato si sia dimesso. Non parliamo poi del caso del ministro tedesco che si è dimesso perché si è scoperto che aveva copiato la tesi di laurea, o dei ministri e sottosegretari francesi che si sono dimessi perché avevano messo in conto allo Stato delle scatole di sigari!
Ho parlato prima del Ministro tedesco della difesa, Theodor Zu Guttenberg, che si è dimesso per avere copiato la tesi di dottorato, che ha persino rinunciato al titolo di studio e, successivamente, ha dato le dimissioni. Non dimentichiamoci, poi, del Primo Ministro israeliano che si è dimesso perché indagato e ha dichiarato «sono grato di vivere in un Paese dove anche un Primo Ministro si deve dimettere quando è indagato per atti di corruzione». Così si fa laddove il codice morale viene prima (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori)!
In questo caso, nella nostra Italia, abbiamo solo due casi di ministri che si sono dimessi: il Ministro Scajola ed il Ministro Brancher. Penso che a questo punto si considereranno, probabilmente, dei «fessacchiotti» visto che tutti gli altri sono sempre stati salvati.
Può, allora, chi ha assunto comportamenti come quelli di Saverio Romano ricoprire il ruolo di Ministro della Repubblica? Penso che a tutti noi possa capitare di stringere la mano di qualche delinquente o di qualche mafioso, soprattutto quando sono al di fuori del loro territorio, ma se io frequento e ho incontri ripetuti e dimostrati con delinquenti e mafiosi incorro nella violazione di quel codice di cui sopra, quel codice che è necessario rispettare.
Nel caso del Ministro Romano i magistrati hanno chiesto il rinvio a giudizio con la motivazione che Romano avrebbe, consapevolmente e fattivamente, contribuito al sostegno ed al rafforzamento dell'associazione mafiosa. Questa accusa nasce da rapporti presunti, ma anche dimostrati, con esponenti di Cosa Nostra tra i quali Angelo Siino, Giuseppe Guttadauro, Girolamo Miceli, Antonino Mandalà, Francesco Campanella. Qualcuno tra questi avrebbe persino affermato: «Abbiamo nelle mani Saverio Romano». Frequentazioni di questo genere fanno scattare una condanna morale, non importa se seguirà o meno quella penale. Persino il Presidente della Repubblica ha espresso delle riserve sulla sua nomina proprio per via di questi provvedimenti.
La cosa davvero sorprendente, mi permettano alcuni colleghi, è la posizione della Lega Nord su questo tema.
Io voglio ricordare che proprio oggi un loro esponente, il professor Fruscio, più volte parlamentare ed esponente, per conto della Lega Nord, di importanti incarichi in grandi aziende pubbliche, ha dichiarato: questa è la prima volta dal 1946 che ci troviamo di fronte ad una richiesta per sospetta associazione mafiosa. Come può la Lega – cioè il suo partito – nel nome della tenuta del Governo accettare un Governo che è tenuto in piedi da un indiziato di mafia? Come può un Ministro dell'interno dire: finiamola con questi pettegolezzi della procura! Questo lo dice il professore Fruscio, esponente della Lega Nord, e dice anche: vorrei tornare alla vecchia Lega.
Tutti sanno che il sottoscritto, più di quindici anni fa, ha avuto per qualche anno rapporti di vicinanza con la Lega Nord, ma a quel tempo mai sarebbe capitato – o poteva capitare – che la Lega Nord approvasse o sostenesse situazioni di questo tipo (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori), perché si sarebbero rivoltati i militanti e gli elettori.
E, invece, in questa legislatura, la Lega Nord con i suoi voti determinanti ha salvato il sottosegretario Cosentino (concorso esterno in associazione di stampo camorristico), ha salvato il sottosegretario Bertolaso (cricca della Protezione civile), ha salvato il deputato Angelucci (associazione a delinquere, concorso in truffa aggravata e falso in atto pubblico), ha salvato il deputato Verdini (abuso di ufficio), ha salvato il deputato Milanese (rivelazioni segreti di ufficio, a corruzione propria ed associazione a delinquere), ha salvato l'ex Ministro Lunardi (corruzione).

PRESIDENTE. La prego di concludere, onorevole Borghesi.

ANTONIO BORGHESI. Allora a ci sarà pure un voto di scambio, come si dice, per gli allevatori, ma io credo che gli elettori della Lega Nord siano molti di più di quegli allevatori. E siccome le elezioni, vicine o lontane che siano, ci saranno a breve, credo che a questo partito in qualche modo sarà difficile documentare come hanno salvato e stanno salvando personaggi, che – per il codice morale – non hanno alcun diritto di rivestire le cariche che rivestono (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).

Exit mobile version