Nino Bellinvia
Un successo dopo l'altro per l'artista Nicola Andreace che nei giorni scorsi ha creato il logo del Cinquantenario dell’Istituto Tecnico Agrario “Cenzino Mondelli”. La cerimonia di celebrazione, presenti diverse autorità, si terrà il 1 ottobre, introdotta dal dirigente scolastico Prof. Vito Giuseppe Leopardo. Per questo evento in città sono stati affissi due manifesti: uno storico (del 1961) ed uno con il logo, riportato anche sugli inviti. Logo che è uno degli ultimi lavori grafici impegnativi di Nicola Andreace che testimonia il cinquantenario dell’Istituto Tecnico Agrario “Cenzino Mondelli”. Storicizza, infatti, l'evento con parola ed immagine, concetto e visione, colore, linea e grafia. storicizza l’evento. “In un quadrato, simbolo del territorio (come ci ha spiegato lo stesso artista), l’immagine dinamica e avvolgente della circonferenza, metafora dell’evoluzione del tempo, indica i 50 anni durante i quali l’ITAS, proiettato in funzione attiva e costruttiva verso il futuro, cementando cultura, tradizioni e innovazioni tecnico-scientifiche, ha offerto a tante generazioni di giovani una formazione culturale, tecnico-professionale, umana e sociale in grado di contribuire allo sviluppo del territorio. Il colore verde, allegoria della speranza e delle nostre campagne, con l’arancione ricorda il nostro mondo solare mediterraneo, la gioia di vivere, la capacità di produrre e realizzare”.
Complimenti all'artista Nicola Andreace per questo suo nuovo lavoro, che è uno dei tanti. E' un arista molto noto, ma vogliamo farlo meglio conoscere ai nostri lettori.
Pittore dal 1957. Si cimenta dal 1968 anche nel campo della grafica, eseguendo Manifesti d’Arte, Pubblicazioni e Messaggi filatelici speciali. Modulando rigore formale, equilibrata sensibilità cromatica e rapporto tra spazio geometrico e annuncio iconografico, ha raffigurato con i suoi oltre trecento “poster” (realizzati per Ministeri, Università, Enti ed Associazioni), gli eventi culturali del suo territorio, che oggi ci restituiscono frammenti di vita dell’evoluzione storica e antropologica del nostro Sud. Per questo i Manifesti di Andreace sono racconti per immagini, documenti, che, oltre a stimolare curiosità, promuovono e divulgano idee. Per l’armonico rapporto tra le geometrie, il racconto ed il tema, per la modernità sempre più articolata, i lavori di Andreace hanno sempre riscosso l’attenzione di collezionisti, storici e critici prestigiosi, di fama nazionale ed internazionale, tra i quali ci piace ricordare il maestro della comunicazione europea, Prof. Arturo Carlo Quintavalle, che così scrive ”grafico duttile e attento all’uso funzionale ai temi dei differenti stili, Andreace è personaggio di rilievo in una zona del Sud, di solito funestata da un genere di grafica descrittiva, turistica, sempre mediocre; mi pare che abbia costruito una cultura grafica assai stimolante, fatta di incontri, di rapporti, di attenzioni alle avanguardie, ma non dimentica mai della storia e della cultura della propria terra…”.