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Cacciamo il piccolo Raìs di palazzo Grazioli

La verità che l'informazione di regime nasconde agli italiani è molto semplice. Per convincere i poveri investitori ad accattarsi i nostri titoli di Stato, nonostante Berlusconi, dobbiamo pagargli interessi altissimi. La cassaforte riempita con le manovre che saccheggiano i cittadini si svuota immediatamente per pagare quegli interessi.
Finché Berlusconi resta al governo, manovre, tasse, tagli alla spesa pubblica non servono a niente: è come riempire d'acqua un barile con un buco enorme nel fondo. Anche in questo Berlusconi somiglia al suo amico Gheddafi che ha resistito, fino all'ultimo, nel bunker a costo di esporre il suo Paese alla distruzione. La Libia è stata devastata dalle bombe e l'Italia lo è dalla crisi e dallo spread. Per questo non possiamo aspettare: Berlusconi se ne deve andare subito. Non lo farà da solo, dal momento che coscienza non ne ha, e non lo costringeranno i suoi gerarchi, che sono ancora più servili e irresponsabili di quanto non fossero quelli di Tripoli. L'unico modo è che siano i cittadini a spingere perché il nostro gheddafino sia costretto a lasciare il bunker. La mozione di sfiducia dell'IdV e del Pd contro il ministro Saverio Romano è l'occasione per iniziare a farlo. Romano è accusato di essere legato a Cosa nostra. E' stato nominato ministro in cambio del voto con cui l'anno scorso ha salvato Berlusconi. E’ la bandiera di questo Parlamento composto, in buona parte, da escort della politica. Oggi ricatta i suoi compagni di maggioranza e di merende, facendo sapere che se sarà sfiduciato farà cadere il governo. La maggioranza si prepara, mercoledì prossimo, a salvargli la poltrona col voto di una Lega che ha ormai tradito tutti i propri antichi ideali, in cambio delle lenticchie di Arcore. Solo se i cittadini si faranno sentire con forza e in ogni modo possibile questo ministro venduto e ricattatore smetterà di coprire di vergogna l'Italia. E subito dopo sarà il turno del piccolo Raìs di palazzo Grazioli

Postato da Antonio Di Pietro

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