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Cossiga usò abilmente Farina per diffondere interpretazioni che non reggono Aldo Moro fu ucciso dai poteri sovietici mentre gli alleati Nato guardavano altrove

di Piero Laporta

L'ufficiale dei servizi, che stipulò l'accordo coi palestinesi del 1971, assicura che offrì in cambio solo sostegno politico internazionale, nessuna immunità. Questi erano gli ordini che lui ricevette, quando Emilio Colombo era presidente del consiglio e Aldo Moro guidava la Farnesina. Teniamo presente questo dato e parliamo del libro «Cossiga mi ha detto» di Renato Farina (ed. Marsilio) che ha toccato la disinformata suscettibilità dei biografi ufficiali del presidente emerito. Lessi le bozza del libro nel 1988. Farina era affranto perché Cossiga aveva impedito di dare il libro alle stampe. Avevo un sospetto. La lettura mutò i sospetti in certezza. Cossiga stava usando un'altra volta Farina con estremo cinismo. Giorgiana Masi, morta in una manifestazione a Roma il 12 maggio 1977, fu uccisa per errore dal fidanzato, Cossiga dichiara a Farina. A Roma le manifestazioni contro la «polizia assassina» si moltiplicarono. Le indagini sul fidanzato della Masi? Bloccate, dice Cossiga, esortando i magistrati (chi erano?): «Non aggiungiamo dolore a dolore». Però glissa sugli esiti: il 1977 fu l'anno più fitto di violenze e disordini. Un guanto di paraffina per il giovanotto, qualche domanda sulla provenienza dell'arma e sull'organizzazione della violenza nella piazza avrebbero consentito di smantellare un anno prima di via Fani chissà quante bande armate e prevenire un mucchio di delitti. Cossiga invece, da ministro dell'interno, col suo «non aggiungiamo dolore a dolore» elevò il rumore terroristico che precedette il delitto Moro, che quindi sembrò una conseguenza congruente, ma non lo era affatto. Moro fu ucciso dai sovietici mentre gli alleati della Nato guardavano altrove. E Cossiga ha poi fatto liberare tutti gli assassini. L'altra menzogna. Cossiga assicura a Farina che l'accordo Moro-palestinesi prevedeva l'immunità per i terroristi anche a danno degli ebrei italiani. Ribadì le stesse menzogne su Yediot Aharonot, un quotidiano israeliano, che se le bevve, così come fece Informazione Corretta, un blog ebraico. Tutto falso. Moro concesse ai palestinesi solo sostegno politico. Lo scambio si concluse con la dichiarazione di Venezia sul Medio Oriente del Consiglio europeo, il 12-13 giugno 1980, che riconosce il diritto dei palestinesi all'autodeterminazione. Lo scopo della menzogna di Cossiga nel libro e sui giornali era palese: dare a intendere che Israele aveva ucciso Moro. Guarda caso, la stessa tesi del terrorista Carlos, diffusa dal suo avvocato e raccolta dall'Ansa pochi giorni prima dell'intervista di Cossiga a Yediot Aharonot. Il duetto Cossiga-Carlos salvaguardava così Urss, Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania, i mandanti, i responsabili e soprattutto i corresponsabili italiani del delitto Moro. Esauritosi il lodo Moro a Venezia nel 1980, mentre Cossiga è al governo, la strage di Bologna, il 2 agosto 1980, che Cossiga attribuisce all'Fplp, avrebbe dovuto o cancellare ogni collaborazione col terrorismo palestinese o rilanciarlo su altre basi. Per capire come sono andate le cose, basti ricordare la strage alla sinagoga di Roma del 16 ottobre 1982; è la prova d'un nuovo «lodo Cossiga-Andreotti»: i colpevoli furono catturati dai carabinieri e liberati in Libia. Che cosa pensò Cossiga vietando a Farina di pubblicare il libro? «Con bugie di quella portata, chiunque abbia conoscenza dei fatti mi fa a pezzi. Farina d'altra parte pubblicherà tutto post mortem» e concluse: «La responsabilità delle bugie non sarà quindi mia ma di Farina e magari non le contesteranno visto che sarò morto», ragionamento tortuoso, ma tipico del giansenista Cossiga. Leggete tuttavia il libro; la storia è interessante e qualcosa si impara sul potere putrefatto.

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