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CONTRO IL PARLAMENTO DEI NOMINATI

In questi giorni si tengono dibattiti accesi sulla necessità di cambiare la legge elettorale, come è giusto che si debba fare, atteso che il suo stesso ideatore, il Ministro della Lega Calderoli, l’ha definita una porcata. Si stanno raccogliendo le firme e, grazie a Dio, pare che la raccolta vada bene. Eravamo in diversi, ieri sera, durante un convegno tenuto a Cavarzano-Belluno, promosso dalle ACLI, con la partecipazione di due seri esponenti della politica bellunese, il dott. Marco Perale ed il dott. Maurizio Busatta, con moderatore Lino Dall’Agnol, presidente ACLI provinciale, a voler approfondire l’argomento.

Ma, guarda caso, contestualmente alle nostre iniziative, cosa sta pensando la maggioranza che sta sentendo forte odore di bruciato ? Ieri sera, attraverso il suo portavoce Maurizio Gasparri (persona di cui, insieme con Alfano e Cicchito non mi fiderei neanche di farmi portare un bicchiere d’acqua in punto di morte ) sembra che il Pdl voglia rintuzzare le iniziative concrete dell’opposizione, mettendo in cantiere una nuova legge elettorale, anche se, come ha detto oggi Bersani, Segretario del Pd, si nutrono forti dubbi sul fatto che il centro-destra abbia avuto dei ripensamenti …notturni in merito all’eventuale modifica della “legge porcata”.

Detta legge infatti – come è tristemente noto – ha spezzato il rapporto fra elettori ed eletti, sostituendo a questi ultimi un parlamento di “nominati”, impedendo pertanto all’elettore di scegliersi un suo rappresentante. L’attuale legge infatti ha scardinato alla base l’equilibrio e lo spirito della Costituzione, minando il rapporto di fiducia con i cittadini impedendo loro di concorrere alla determinazione della politica nazionale (art. 49 della Costituzione).

E’ sperabile che, con tutti i problemi che hanno in casa Pdl, che essi si diano pure loro da fare per un’iniziativa condivisibile, anche se, in questo momento, sembrano costretti a pensare solamente al come salvare le loro poltrone. C’è persino qualcuno di loro che vorrebbe tornare al “proporzionale” dopo aver tanto decantato il bipolarismo, segno evidente che siamo in un clima S.O.S., che prelude anche alle strategie dei potenziali cambia-casacca.

A dire il vero, il sistema proporzionale, (anche se ho firmato ieri sera per il referendum anti-porcellum), lo ritengo il più democratico, purché avesse però a contemplare uno sbarramento oltre il 4-5 %. Va ricordato infatti, e lo abbiamo anche tristemente constatato sulla nostra pelle che, malgrado lo spirito del bipolarismo fosse stato quello di eliminare troppi partitini che non consentivano di governare, si è poi verificato tutto il contrario, e cioè che il bipolarismo ha dato i natali ad un numero mostruoso di partiti, ancor più numerosi del precedente proporzionale. Una spiegazione: l’Italia è ed resta un paese anarcoide, in cui tutti vogliono essere diversi a fine di poltrona ? Altra spiegazione non la vedo.

Detto questo, c’è solo da sperare che la Corte Costituzionale, renda ammissibile questo referendum per il quale è necessario depositare minimo 500.000 firme autentiche e vere entro il prossimi 30 settembre. Per prudenza, se ne vogliono raccogliere almeno 700.000 come ha suggerito il Prof. Arturo Parisi.

Che Dio ce la mandi buona. Perché l’Italia non ne può più !

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