Italia declassata, il Pd: "Urgente che il premier vada via"

Il Pd condivide ragioni declassamento Governo: Bersani, premier si dimetta Bersani: “Via il Governo. Appello a Pdl e Lega, il Pd è disponibile a una fase di transizione”CommentaÈ da mesi che il segretario del Pd chiede le dimissioni del premier ma oggi, per Pier Luigi Bersani, dopo il taglio del rating dell’Italia da parte di Standard & Poor's, l’addio di Berlusconi diventa inevitabile. Bersani, rilanciando il suo allarme per un rapido cambio nella guida del governo, ha ribadito che il suo partito non ostacolerebbe la creazione di un altro esecutivo: il Pd “è disponibile a dare una mano ad una fase di discontinuità e transizione che possa affrontare l'emergenza con credibilità”.Lavoriamo a un progetto di ricostruzione – Il segretario del democratico ha poi ricordato che “da parte nostra oltre alla denuncia c'è un lavoro, un progetto per la ricostruzione” che a partire della manifestazione del 5 novembre a Roma proporrà “un'idea di futuro. Vogliamo dare il messaggio che non si va nel vuoto, si può avere una efficace fase di transizione ma ci sono forze che proporranno un cambio di indirizzo. Non si dica che si va avanti così fino al 2013 perché ogni giorno scendiamo nella credibilità internazionale”.Appello a Pdl-Lega: urgente che Berlusconi vada via – Bersani lancia un appello a Pdl e Lega, i partiti che sostengono il governo, affinché convincano Silvio Berlusconi a farsi da parte e a farlo subito perché la crisi del paese è sempre più drammatica. Incontrando i giornalisti al termine di una riunione prima con gli amministratori locali e poi con i segretari regionali, il leader del Pd ha detto. “Se c'è qualche persona responsabile e di buona volontà nella maggioranza batta un colpo perché continuare a dire 'si va avanti così' significa pugnalare il paese”. “Berlusconi deve togliersi di mezzo – ha aggiunto Bersani – per consentire ad un paese nei guai di affrontare i suoi problemi”.Battano un colpo – “L'immagine dell'Italia non è quella dei Tg – avverte Bersani -. La crisi si sta avvitando; è una crisi finanziaria, del lavoro, una crisi politica che sta creando in modo galoppante sfiducia e distacco fino a un punto di allarme. Bisogna assolutamente accorciare i tempi. Non abbiamo più tempo, bisogna uscire dalla palude, dalle sabbie mobili, dal fango e rimettere in cammino il paese”.Invito raccolto più ampiamente – Il segretario del Pd prende atto che l'invito lanciato ormai da mesi “ora viene raccolto più ampiamente, ho sentito in queste ore le forze sociali e l'opinione di commentatori non solo internazionali”. Quindi Bersani si rivolge alle forze di maggioranza affinché convincano il premier a farsi da parte e aggiunge: “Chi sottovaluta il momento si carica di una responsabilità gravissima di cui dovrà rendere conto. Edulcorazioni, rinvii settimanali ad aspirine che non arrivano mai sono promesse senza fondamento che ci fanno andare giù” perciò dal Pd arriva un “appello responsabile perché non c'è più tempo. Non è solo questione di downgrading – spiega Bersani – o dello stato drammatico delle prospettive di tenuta finanziaria, abbiamo difficoltà enormi nel sistema produttivo, una miriadi di piccole imprese al limite, gli ammortizzatori sociali stanno scadendo, non abbiamo prospettive per il lavoro e gli enti locali hanno difficoltà a garantire i servizi. Il governo non è in condizione di affrontare cose del genere”. Perciò, conclude il leader del Pd, “ci riflettano tutti, a cominciare dalle forze di maggioranza”.Milanese, il voto può accelerare la crisi – Per Bersani il voto alla Camera di giovedì sulla richiesta di arresto per il deputato del Pdl Marco Milanese potrebbe essere l’occasione per accelerare la crisi del governo, anche se di ragioni per mandarlo via ce ne sarebbero un milione.20 settembre 2011Redazione Tiscali

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