Entrando alla Mole di Torino – oggi diventato museo del cinema – si trova un busto di A. Antonelli con brevi note biografiche e dei lavori più importanti realizzati. Tra questi si trova quello sito in un piccolo paesino di circa mille abitanti, molto suggestivo tra le colline novaresi di nome Boca tra il lago Maggiore ed il lago d’Orta, noto come il Santuario del SS.mo Crocifisso. Di Alessandro Antonelli, (1798- 1888 ) sono più famose oltre la Mole Antonelliana, anche la “Fetta di Polenta” ( ufficialmente detta Casa Scaccabarozzi nome della moglie, nella quale vissero per un periodo ed attualmente non più adibita ad uso abitativo) e la cupola di San Gaudenzio a Novara.
E’ una Basilica di 45 metri per 24, a tre navate, con pronao a tre colonne ed edifici laterali per i pellegrini, un deambulatorio esterno al tempio, fino a chiudersi alla porta d'ingresso trionfale, all'inizio della grande piazza. I lavori iniziati nel 1822, procedettero lentamente per diversi motivi e la costruzione dei portici e della maestosa porta trionfale si conclusero nel 1831 circa. Da quell’anno, fino al 1835 venne realizzato, anche il nuovo Scurolo.
La storia del Santuario del SS.mo Crocifisso è attraversata da vicissitudini poco fortunate e da problemi politici ed economici portati anche dalla grande guerra. Nella notte tra il 15 e il 16 agosto 1907 un fulmine spacca una delle chiavi della volta e provoca lesioni gravi ad una delle colonne. L'architetto Costanzo Antonelli (nipote) fece puntellare le parti maggiormente danneggiate sulla colonna lesionata. Quindici giorni dopo, mentre diversi stuccatori decoravano la volta della Basilica, il Santuario crollò, lasciando illesi fortunatamente tutti gli operai, che si trovavano all’interno per lavorare ed i fedeli in preghiera.
Dal 1914 al 1916 iniziarono diversi interventi di ricostruzione e consolidamento, conclusi per le festività Mariane nel 1918 riaprendo il luogo di culto ai fedeli.
(Nella foto: Crocifisso nella nicchia dello Scurolo)
