Berlusconi dice che non c’è bisogno di rafforzare la manovra, visto che è stata la Bce a dettarla al Governo: allora in Europa cosa ci va a fare? Guarda caso, ha fissato l’incontro proprio il giorno in cui era atteso dalla Procura di Napoli che vuole chiarimenti su escort e ricattatori di cui si circonda: quando si dice la coincidenza! Berlusconi scappa, ma l’opposizione non insegua la fantapolitica. Forse il premier va a Strasburgo e a Bruxelles per applicare quella strategia della fuga già consigliata a Lavitola, forse va a rapporto dalle istituzioni europee che lo hanno commissariato: in ogni caso dimostra ancora una volta di non essere all’altezza del proprio ruolo, la crisi è devastante e se continua di questo passo servirà un’altra manovra.
L’Italia è esposta alla turbolenza dei mercati, la dimensione del debito pubblico rischia di farci andare in default e la mancanza di interventi strutturali per la crescita affossa la nostra economia: di fronte al cataclisma, Tremonti è passato dai tagli ai tagliandi. L’Esecutivo continua a negare le proprie responsabilità, mentre blinda in Parlamento una manovra recessiva e iniqua, che non tocca gli sprechi né i privilegi delle caste, spremendo invece chi già è in difficoltà. Ora l’opposizione la smetta di immaginare i tipi più svariati di governi politici, di transizione o di salvezza nazionale invece di impegnarsi per restituire la parola ai cittadini: bisogna tornare a votare con una nuova legge elettorale, è l’unico modo per uscire dalla crisi e ridare credibilità all’Italia. Ecco perché raccogliamo le firme, se il Parlamento non lo farà , saranno gli italiani a mandare in soffitta Calderoli e la sua “porcata”.
Questa è la situazione: la maggioranza non riesce ad indicare la rotta per traghettare il Paese fuori dalla crisi, l’Esecutivo a guida Bossi, Tremonti e Berlusconi è impantanato nel campo di battaglia tra fazioni interne e la compravendita parlamentare ha esaurito di fatto ogni possibilità di esprimere governi e maggioranze credibili. Allora mi chiedo il senso della gara alle proposte più fantasiose da parte dei leader dell’opposizione, che si appellano a Governi di transizione (Bersani), di salvezza nazionale (Bocchino), politici (Casini) e chi più ne ha più ne metta. Possibile che si pensi a tutto, tranne che a mandare a casa chi ci sta governando con tanta irresponsabilità? Non è certo questo il tempo delle larghe intese, mancano le condizioni economiche, politiche e sociali e il Paese non può permettersi strane alchimie: né d’altra parte si può pensare di cercare intese efficaci con l’attuale classe dirigente.
Non possiamo dimenticare dall’oggi al domani che questo è il Governo dei Ministri Gelmini, Sacconi, Carfagna, Brunetta, Prestigiacomo, Calderoli e Scajola. Questo è il Parlamento che ha votato le leggi vergogna, a partire dal Lodo Alfano fino alla modifica all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori inserita in manovra, è il Parlamento che si è opposto alla nostra proposta di abolizione delle Province e dei vitalizi parlamentari, che non intende approvare riduzioni alle indennità di deputati e senatori e continua ad ignorare le nostre proposte per una politica pulita. Bisogna azzerare tutto e ricominciare daccapo, sulle sabbie mobili non si può costruire nulla. Noi ci diamo appuntamento a Vasto per rilanciare la coalizione alternativa di Governo, il Presidente Di Pietro ha annunciato che si candiderà alle primarie e continuiamo la nostra raccolta di firme per abbattere i costi della politica e ridare centralità a voi elettori. ABBIAMO BISOGNO DI VOI!!!!!