Dopo due anni di ritardo, finalmente con il decreto n. 145/2011 pubblicato dal ministero di Giustizia sulla G.U il 25 in vigore dal 26 agosto

Dopo due anni di ritardo, finalmente con il decreto n. 145/2011 pubblicato dal ministero di Giustizia sulla G.U il 25 in vigore dal 26 agosto, recante modifiche al D.M 180/2010 sulla determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione e dell'elenco dei formatori per la mediazione, nonché sull'approvazione delle indennità spettanti agli organismi, si è dato seguito ai primi parziali atti del ministero sulla mediazione civile. Quali le novità dell'ultima ora? Poche ma, di spessore, dice Pecoraro presidente sia dell'ente formativo che dell'organismo di conciliazione & arbitrato dell'A.N.P.A.R, – il primo accreditato per la formazione al numero 21 e il secondo iscritto nel registro al numero 24 – c'è tutto quanto chiesto con la mia relazione al Presidente della commissione giustizia del Senato presentata a giugno. Faccio una sintesi delle richieste avanzate e di quelle pubblicate nel decreto 145. All'audizione nel mese di giugno, nell'esprimere il mio pensiero sulla estensione a tutti gli ordini professionali all'attività di mediatore, dissi al Presidente Berselli ” Presidente, se le dovesse capitare un caso di malasanità da chi preferirebbe essere conciliato da un medico o da un architetto? Certamente da un medico, dissi. Ora, cosa troviamo scritto nel citato decreto ” siano stabiliti criteri inderiogabili per l'assegnazione di affari di mediazione, predeterminati a seconda della specifica competenza professionale, ricavata anche dalla tipologia di laurea universitaria posseduta dal mediatore. Successivamente nella relazione (pubblicato sul sito della Commissione citata) così concludevo in merito alle richieste “
“Rimane, comunque, ferma ed ampia la disponibilità dell’A.N.P.A.R. a collaborare
fattivamente alla redazione:
• di un progetto di riforma organica della disciplina della mediazione civile avente come principale scopo la specializzazione per materie dei mediatori;
• di un progetto che contempli un percorso di formazione continua da parte degli enti formatori a favore dei mediatori, attuato con i responsabili
scientifici di chiara fama di tutti gli enti accreditati in sinergia con il responsabile del registro, senza oneri aggiuntivi per lo Stato;
• di un progetto che prevede che la mediazione sia svolta da organismi, professionali, datati ed indipendenti, controllati da una commissione presieduta dal Responsabile del registro, senza oneri aggiuntivi per lo Stato. Per concludere continua Pecoraro, peccato per la mancata abolizione di avanzare proposte ad iniziativa del mediatore, prevista nel D.Leg.vo, non sia stata abolita. No per regolamento, abbiamo stabilito che “il mediatore non può avanzare nessun tipo ti proposta salvo che non la richiedano congiuntamente le parti”.

Ufficio stampa – giornalista

AIANNO

A.N.P.A.R. (associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione)
www.anpar.it ufficiostampa@anpar.it

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