Sedicesima edizione
21 giugno – 11 settembre 2011
Giardino della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo – via Garibaldi 30 – 00153 ROMA
Orario degli spettacoli: ore 21
Prezzi: Intero Euro 18 – Ridotto Euro 12
info e prenotazioni: 06.5883226 / info@fontanonestate.it
Direzione artistica: Enzo Aronica, Riccardo Barbera e Roberto Della Casa
Ufficio stampa: ELISABETTA CASTIGLIONI
tel/fax 06 3225044 – mob. 328 4112014 – elisabetta@elisabettacastiglioni.com
PROGRAMMA DAL 22 AL 28 AGOSTO
Lunedì 22 agosto
NAPOLI è… na parola
Di Simeoli – Pallottini
Regia di Marco Simeoli
Con Marco Simeoli
Giuseppe Auletta Tenore
Andrea Bianchi Pianista
Canzoni del repertorio classico napoletano
Napoli…è ‘na parola, parole per divertire, parole per commuovere: e' il viaggio attraverso quelle parole e quegli stati d’animo che dall’800 ad oggi hanno raccontato in versi, prosa e canzoni le mille facce di una delle città più contraddittorie, più assurde, più umane e più “italiane” al mondo.
Martedì 23 e Mercoledì 24 agosto
SOPRA LA PANCA
Scritto e diretto da Claudio Carafoli
Con Tiziano Floreani e Eleonora Gnazi
Scene: Gianni Manusacchio e Paola Tripodo
Costumi: Paola Tripodo
Coreografie: Matteo D’Alessio
Musiche: Jean Hugues Roland
Aiuto Regia: Gianni Manusacchio
Collaborazione al testo: Marzia Muzi
Luci: Marco Marciani
Fonica: Jean Hugues Roland
Una produzione Marco Marciani & Angeli Film
Prima nazionale
“E’ proprio questo che mi piace delle panchine, non sai mai chi ti capita accanto.”
Così si esprime uno dei personaggi di questa commedia che strizza l’occhio al “Girotondo” di Schnitzler, cogliendo in pieno lo spirito della rappresentazione: su una panchina si alternano un ragazzo geloso, un’aspirante attrice, un clown geniale e delirante, una vecchina imprevedibile, e ancora una governante tedesca, una scrittrice arrivista… tutti presi in uno scorcio di vita di volta in volta poetico, divertente, feroce. La panchina diventa quindi specchio delle nostre stesse esistenze, con gli incontri più disparati che ci arrivano inattesi, inquietanti o seducenti, ma tutti latori di quella diversità che rende il mondo un posto interessante. In un’ambiziosa prova d’attore Tiziano Floreani ed Eleonora Gnazi danno vita a diversi personaggi con una rara capacità di trasformismo, senza però fermarsi al gioco del travestimento fine a se stesso.
Giovedì 25 agosto
GIANFRANCO PHINO SHOW
Dopo aver visto mille spettacoli chiunque penserebbe giustamente d’aver visto ormai tutto… invece no!!
Lo spettacolo che vede come autore/ protagonista “Phino” si avvale di novità soprattutto di tipo stilistico e rappresentativo. Si tratta di numeri che partono inizialmente in maniera canonica si sviluppano in modo insospettato.
Le imitazioni : Cocciante, Concato, Bennato, Branduardi, Michael Jackson, Frank Sinatra, Bruce Springsteen, e altri sono solo alcuni dei cantanti che vengono proposti in un modo nuovo ed accattivante analizzandone gli sforzi all’inizio della carriera e le manie successive al successo. Raccontando la storia di come hanno iniziato dopo essere emigrati e di come hanno sofferto per affermarsi.
Poi ci sono dei monologhi su come è iniziato il mondo spiegando attraverso la parabola di vita di Adamo ed Eva che l’uomo e la donna sono due mondi separati e distinti.
L’analisi dei bambini che sono il prodotto di quell’iniziale unione ci porta a fare considerazioni sull’essere bambino. Sulle sue paure, sulle sue manie, soprattutto quelle sessuali. Chiodo fisso del bambino è l’eterna domanda:
E la domanda continuata nel tempo diviene mania e la mania porta all’autoerotismo che generalmente è praticato in maniera “destromane” e quindi alla crescita smisurata di un braccio solo che quindi spiega la grande crescita e necessità delle palestre oggi.
Il bambino poi cresce e diviene uomo ma deve affrontare la giungla della città ed il PARQUA’ con la sua stressata dinamica ci addentra al mondo dei giovani ed al futuro.
Avendo affrontato argomenti abbastanza usuali ecco che si trascende la situazione e si va a dare soluzioni esistenziali.
La “comunicazione” è oggi al centro di tutta una serie di cause ed effetto.
Analizzandola e prendendone pieno controllo si possono ottenere una serie di vantaggi nonché fare tutta una serie di scoperte che lasciano li per li meravigliati e subito dopo stupiti per arrivare alla soglia dello sbigottimento quando i sensi delle parole vengono analizzati e messi nella loro giusta logica luce perdendo il senso e l’efficacia iniziale.
La comunicazione si rarefa’ e diviene gesto ed attraverso singoli gesti si possono capire interi mondi. Ecco che l’analisi dei “vigili del Mondo” e poi “dell’Italia” ci offre l’opportunità di cogliere delle importanti cognizioni.
I paesi del mondo emergono allora nella loro caratteristica di unicità e si approda passando per la regione più loquce e chiassosa, la Campania, in una Nazione: il Brasile, eloquente e musicale.
Il passo dall’America Latina all’America del Nord è breve e si apre un mondo fatto di modernità e di stress dove i suoni sono a questo punto l’unico veicolo per potersi parlare: ecco che nasce la famiglia Jazz.
Mai distanti però dai nostri substrati culturali ci accorgiamo che tutto nasce da esigenze molto nostrane e che in una Napoli moderna si colgono fonti d’ispirazione eccezionali.
Infatti una Livella De Curtisiana eccezionale ci colloca ai vertici della spettacolarità della cultura di sempre. Interpretata con le voci di Totò di Gassman e di Troisi.
Si chiude con considerazioni sul tempo e la qualità della vita cose che uno si porta a casa e che fanno si che lo spettacolo continui nei propri occhi e nel proprio cuore per tanto tempo ancora o almeno… ”phino” alla prossima volta…
Venerdì 26 agosto
DISSERTAZIONE SUL DIAMETRO DELLE BOLLICINE DEL PROSECCO. Ovvero la liberazione del figlio doppio
di Elena Fanucci
Interpretato e diretto da Sergio Basile
Elaborazioni sonore di Edoardo Maria Basile
Una produzione Stabilimenti Culturali
Il personaggio protagonista del monologo è un uomo (che si può ascrivere di diritto alla sterminata famiglia degli “uomini del sottosuolo”) paralizzato in una non-vita che gli consente sì un livello molto basso di dolore, ma gli impedisce allo stesso tempo di sperimentare la più piccola emozione. Sarà solo la riconciliazione con quella parte di sè rifiutata, con la quale interloquisce in un serrato dialogo, e il recuperato ricordo di un'armonia perduta negli aurei anni dell'infanzia, a metterlo in condizione di vedere il futuro sotto una nuova luce e ritornare a sperare in una felicità possibile.
Sabato 27 agosto
ODISSEA-PENELOPE
Di Giuseppe Argirò
liberamente ispirato all’ODISSEA di Omero
Con Iaia Forte
e Sara Dominici al pianoforte
Regia di Giuseppe Argirò
Una produzione DONNE D’ITACA LAB di Adriana Palmisano
Dopo il successo ottenuto nel luglio del 2009 al Festival “I Solisti del Teatro” ai Giardini della Filarmonica di Roma e nei siti archeologici più prestigiosi del territorio nazionale spesso in collaborazione con il Festival nazionale itinerante “Teatri di Pietra”, passando per il Teatro Dehon di Bologna in occasione del Progetto “Grandi Attrici”, fino alle ultime repliche di aprile/maggio 2011 al Teatro Arcobaleno di Roma, Adriana Palmisano con le sue DONNE D’ITACA LAB ripresenta alle platee estive dei teatri tra i più significativi del territorio nazionale, ODISSEA PENELOPE con IAIA FORTE, drammaturgia e regia di GIUSEPPE ARGIRÒ e al pianoforte, SARA DOMINICI; ripartendo questa volta dalla Sicilia con uno spettacolo programmato all’alba al Teatro Antico di Segesta.
Liberamente ispirato all’Odissea di Omero, Iaia Forte con abile trasformismo vocale, veste i panni dei personaggi coinvolgendo gli spettatori nel gioco teatrale delle diverse metamorfosi. Gli eroi omerici, attraverso la riscrittura e la regia di Giuseppe Argirò, diventano grotteschi, brillanti; privati della loro antichità rinascono moderni e profondamente umani in un’interpretazione che si avvale di un repertorio musicale, particolarmente accattivante e sofisticato, con i brani di Debussy, Sakamoto, Scriabin, Bartok, Allevi, Chopin, Albeniz, Noia, Rossini, Ravel, Piazzolla, Satie, Tiersen, Nymann, Shumann.
L’esecuzione al pianoforte di Sara Dominici, diventa una partitura per l’attrice, unendo le due forme espressive nella rappresentazione di un vero e proprio concerto teatrale fatto di musiche e parole. I brani da solista danno vita a una pirotecnica e virtuosistica messa in scena in grado di emozionare e divertire gli amanti del teatro e della musica.
Note di regia di Giuseppe Argirò
“Lo spettacolo è affidato esclusivamente alla forza interpretativa dell’attrice e alla carica espressiva della musica, frutto di un’operazione drammaturgica che considera una voce esclusiva per le molteplici sfaccettature. Penelope, consegnata al talento di Iaia Forte, nel suo viaggio affabulatorio, attraverso la drammaturgia che propone un’unica voce a ripercorrere le peripezie di Ulisse e tutti i personaggi da lui incontrati, diventerà di volta in volta, il Ciclope, la Maga Circe, le Sirene incantatrici. Alla voce recitante fa da contrappunto una partitura musicale estremamente accattivante dal fascino contemporaneo; un pianista in mezzo all’oceano interpreta musicalmente il viaggio di Odisseo e l’attesa di Penelope, come se si trovasse in un luogo senza tempo.
Odissea Penelope racchiude nel titolo la sua necessità d’essere, anticipando il punto di vista tutto al femminile dell’attesa: il travaglio interiore della fedeltà ad una idea. L’adesione consapevole dell’eroina di Itaca alle vicende di viaggio di Ulisse, esprime la rivendicazione del dolore, dell’abbandono e della solitudine. Penelope e Ulisse compiono lo stesso viaggio: Penelope viaggia nella sua anima rimanendo ferma, stanziale, apparentemente immobile; libera nella costrizione e prigioniera della sua libertà, rivendica il diritto all’assenza. Ulisse attraversa tutti i mondi possibili alla ricerca della conoscenza, eppure ritorna al punto di origine, alla sua terra, ricongiungendo il principio con la fine.
La drammaturgia si avvale di diverse riletture mitologiche che coincidono nella conflittualità del maschile e del femminile, origine di un’umanità imperfetta.
Odissea Penelope rivendica il diritto della donna ad esistere, a chiamarsi con un nome proprio, affermando un’identità che non può essere decisa a priori da nessun sistema culturale. Nella memoria si consuma la violenza. Rimane il dolore muto e silenzioso che nega qualsiasi forma di rimozione ritrovando, nella parola e nel teatro, l’unica forma di rappresentazione possibile.”
Programma musicale
DEBUSSY – Arababesque n. 1
SAKAMOTO – Energy flow (estratto)
SCRIABIN – Preludio op. 11 n. 2 (estratto)
BARTOK – “Sostenuto” dalla suite op. 14 (estratto)
ALLEVI – Go with the flow (estratto)
CHOPIN – Studio op. 10 n. 12
SAKAMOTO – Energy flow
BARTOK – “Allegro molto” dalla suite op. 14 (estratto)
ALBENIZ – Asturia (estratto)
MARCO NOIA – Swinging Morning
ROSSINI – Cavatina dal “Barbiere di Siviglia”
SCRIABIN – Studio op. 8 n. 4
CHOPIN – Ballata in sol minore (estratto)
SCRIABIN – Preludio op. 11 n. 1 (estratto)
RAVEL – Le Gibet (estratto)
PIAZZOLLA – Oblivion (estratto)
SATIE – 3° Gnossienne
TIERSEN – Le valse d’Amelie
SATIE – 4° Gnossienne
DEBUSSY – L’ile joyeuse (estratto)
NYMANN – Big my secret
NYMANN – The heart asks pleasure first
SCHUMANN – Kreisleriana (incipit)
Domenica 28 agosto
CYBORG FILM FESTIVAL VI edizione
Concorso cortometraggi e nuovi territori
Compendio della VI edizione internazionale
Direzione artistica Luisella Chiribini
CyBorg Film Festival è un progetto in progress che si propone l'obiettivo di promuovere, informare, divulgare ed educare all'immagine cinematografica creando una vetrina di scambio e confronto sulle diversità creative e produttive dei linguaggi audiovisivi.
Ogni sera, lo spettacolo sarà preceduto dalle Spigolature Garibaldine, microstorie sui personaggi che, nella zona del Gianicolo, diedero vita a una delle pagine più esaltanti del Risorgimento italiano: la Repubblica Romana del 1849. Questi gli argomenti proposti a rotazione:
1 LA STATUA CENSURATA (Ciceruacchio e la strana sorte del figlio cancellato)
2 LO SPARTITO SPORCO DI OLIO (Mameli, la protocrocerossina Cristina Trivulzio ed altre storie)
3 LA GARIBALDINA EN TRAVESTI (Colomba Antonietti Porzi, garibaldina per amore)
4 PATRIOTA O RECLAME? (Ugo Bassi e la strana storia del suo monumento bolognese)
5 LA VERA STORIA DEI BAMBINI-PATRIOTI (da Righetto ai Martinitt, i ragazzini in barricata)
6 QUEL VECCHIETTO ERA UN GARIBALDINO? (Storia dei garibaldini fuori tempo massimo)
7 IL CIABATTINO ARGENTINO (ovvero, come nasce Anita)
8 ER BELLI E LI GIACUBBINI (il popolo e la rivoluzione)
9 GARIBALDI VS IL GENTIL SESSO (battaglie vinte o perse con le donne)
10 IL MISTERO DEI 4 VENTI (le ville della Repubblica Romana)
Maggiori info su www.fontanonestate.it
FontanonEstate 2011 è una manifestazione realizzata con il sostegno di Roma Capitale -Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico.