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Abolizione delle province: agosto non ci ferma

Più di 10mila condivisioni su Facebook e oltre 16mila firme: la pre-raccolta di firme online per l'abolizione delle province, che prelude alla raccolta vera e propria delle 50mila firme necessarie per la legge di iniziativa popolare lanciata dall'IdV, continua il suo grande successo. Anche nei giorni più caldi di agosto, con le città deserte e il web meno attivo del solito, sul nostro sito sta arrivando in media un'adesione ogni 10 minuti, confermando l'attenzione e l'indignazione che da settimane circonda il tema degli sprechi della politica.

L'iniziativa dell'abolizione delle province è stata portata in parlamento dall'Italia dei Valori non più di due mesi fa, ma una maggioranza trasversale ai due poli l'ha bocciata mantenendo intatto un carrozzone di consulenze, poltrone e doppi incarichi che grava sulla spesa pubblica per cifre tra i 5 e i 12 miliardi di lire all'anno. L'abolizione di questo ente ormai inutile, che potrebbe benissimo delegare le proprie competenze a regioni e comuni, è sul programma elettorale di tutti i partiti, ma quando poi si è arrivati alla votazione quasi tutti si sono tirati indietro.

L'Italia dei Valori ha allora rilanciato l'idea con il sostegno del popolo, che nel nostro Stato dovrebbe essere sovrano: 50mila firme per ripresentare in parlamento l'abolizione delle province, non più con il solo supporto dei parlamentari IdV ma con le decine di migliaia di firme di tutti quei cittadini stanchi della casta, degli sprechi e dei privilegi.

L'abolizione delle province rientra all'interno della campagna #bastacasta: invece di pensare manovre che danneggiano e colpiscono sempre i soliti ceti medio-bassi, noi proponiamo di andare, una volta tanto, a prendere gli evasori fiscali e di tagliare veramente i costi della politica. Nell'ultima manovra proposta dal governo c'è, ad esempio, la soppressione solo del 30% delle province. Perchè non tutte?

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