BERLUSCONI: manovra dura ma necessaria

“Il provvedimento è equilibrato, si compone di tagli alla spesa pubblica, al costo della politica e di imposizioni. Il nostro cuore gronda sangue, era un vanto del governo non avere mai messo le mani nelle tasche degli italiani ma la situazione mondiale è cambiata, a causa della crisi planetaria che sta colpendo il debito pubblico del nostro Paese, triste eredità dei governi degli anni Ottanta.”.

L’invito avuto dalla Bnca centrale europea era quello di anticipare il pareggio del bilancio previsto nel 2014 al 2013. Avevamo detto che la nostra intenzione era di farlo bene e presto e questa sera c’è stato il voto all’unanimità del Consiglio dei Ministri su questa manovra che va nella direzione che la Bce aveva auspicato e che ha consentito alla Bce da lunedì di intervenire sui mercati secondari per i nostri titoli.”.

“Abbiamo fatto sette giorni intensi di lavoro notte e giorno, alla fine sono soddisfatto. Penso che quando la manovra sarà conosciuta in tutte le sue parti ci dovrà essere per forza un giudizio positivo. E’ qualcosa che ci è stato imposto dalla situazione internazionale. Vorrei ricordare che tutta la nostra situazione di esposizione alla speculazione deriva dai 1.900 miliardi di euro di debito che abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto.”.

Con queste parole il premier Silvio Berlusconi ha commentato la manovra per mettere in sicurezza l’Italia e garantire l’anticipo del pareggio di bilancio approvata il 12 agosto dal governo.

“Con la manovra messa a punto in una settimana – ha precisato Berlusconi – è venuta fuori la capacità di un gruppo. Credo di poter affermare che difficilmente un altro governo in Europa avrebbe potuto fare un lavoro come quello che abbiamo fatto noi, in così poco tempo, e a dare vita a un provvedimento così importante come contenuti. Dal lavoro di questi giorni esce l’immagine di un governo solido che tiene e che è capace di lavorare e di rispondere con tempestività alle emergenze. Con Tremonti abbiamo lavorato gomito a gomito tutti questi giorni, non sono assolutamente vere le tensioni che sono state illustrate sui giornali. Certo ci sono state delle contrapposizioni di vedute tra me e tutti gli altri, si è discusso, sennò ci avremmo impiegato mezza giornata. Invece direi che e’ venuta fuori la capacita’ di un gruppo. Con Tremonti penso che assolutamente si arriverà insieme a fine legislatura.

Stamattina ho avuto una lunghissima telefonata con la signora Merkel, ho parlato con il presidente della Bce, Trichet, e ho in programma altre telefonate con Van Rompuy, con Sarkozy ed altri. Ho ricevuto grande apprezzamento, non era in discussione soltanto la posizione italiana, era in discussione l’euro e quindi l’Europa stessa. Ho dato assicurazione ai leader europei che inizieremo da subito in Parlamento la discussione e il voto per introdurre nella Costituzione l’obbligo del pareggio di bilancio e anche l’articolo 41 sulla libertà d’impresa.

Tutti gli atti di un governo di coalizione – ha concluso Berlusconi – risentono del fatto che si deve arrivare a un compromesso tra quelli che sono i ’must’ di ciascun partito che forma la coalizione. E quindi è chiaro che ciascuno di noi ha dovuto accettare le posizioni dell’altro: chi le ha accettate sulle pensioni, chi sulla patrimoniale….Durante questi giorni abbiamo avuto dei contatti con l’opposizione e dentro la manovra abbiamo tenuto conto di quelle che erano le dichiarazioni che l’opposizione è venuta via via facendo.”.

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