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FOCUS IDV 4 AGOSTO 2011

Crisi: Idv a Schifani e Fini, subito esame nostro Ddl per rilancio (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 04 ago – L'Idv chiede che la prossima settimana le Camere si convochino per esaminare la proposta di legge per il rilancio dell'economia che “riprende quasi integralmente i punti indicati dal documento oggi presentato dalle parti sociali al Governo ed alle forze politiche”. Lo scrivono i capigruppo dell'Italia dei valori alla Camera e al Senato, massimo Donadi e Felice Belisario in una lettera ai presidenti dei due rami del Parlamento, Gianfranco Fini e Renato Schifani. L'Idv sollecita, “dopo opportuna valutazione e previa convocazione delle Conferenze dei Capigruppo, di convocare gia' per la prossima settimana le rispettive assemblee procedendo alla calendarizzazione della proposta di legge sopraindicata e, auspicabilmente, di analoghi disegni di legge di altre forze politiche o di iniziativa governativa”. Donadi e Belisario sottolineano in una dichiarazione congiunta come “ancora oggi, nonostante le dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio dei ministri alle Camere, le turbolenze sui mercati finanziari continuano a colpire pesantemente la borsa ed i titoli del debito pubblico italiani. A questo punto – affermano – appare evidente che i mercati finanziari giudicano inadeguato, insufficiente, e comunque poco credibile, il piano di azzeramento del deficit varato dal Governo con il decreto legge sulla manovra”. Gli esponenti dell'Idv segnalano poi che “le stesse parti sociali hanno sottolineato la necessita' di adottare, con carattere di assoluta immediatezza, nuove e piu' incisive misure strutturali che rendano plausibile e sostenibile nel Paese il raggiungimento dell'obiettivo dell'azzeramento del deficit entro il 2014” e “il presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, ha invocato la necessita' che l'Italia adotti con urgenza misure strutturali di riforma finalizzate al risanamento dei conti pubblici”. Mct

L. elettorale/ Videoappello Di Pietro: Cittadini dateci una mano Per lanciare raccolta firme referendum e legge anti-province Roma, 4 ago. (TMNews) – Antonio Di Pietro si affida alla Rete per lanciare la sua campagna estiva di raccolta di firme per il referendum elettorale pro-Mattarellum e la legge di iniziativa popolare per l'abolizione delle Province. In un video-appello pubblicato sul suo blog personale, il leader del'Idv ricorda che “al primo punto, nel programma della maggioranza e dell`opposizione, nei programmi di tutti i partiti c`è l`abrogazione delle Province. Abbiamo presentato la legge in Parlamento la settimana scorsa, noi dell`Italia dei Valori, e l`hanno bocciata. Vi prendono in giro”. “Iniziamo da subito – annuncia Di Pietro – la raccolta delle firme. Ci troverete nei banchetti anche in estate e fino a tutto settembre. Insieme a questa raccolta delle firme per abrogare le Province troverete un altro modulo molto importante, per il referendum di abrogazione dell`attuale legge elettorale e di sostituzione con un`altra legge che si chiama mattarellum. Cosa significa? Oggi voi andate a votare e mettete una croce sul simbolo del partito, ma chi poi va in Parlamento in nome di quel partito lo decide il segretario. Voi non scegliete niente. Scegliete un simbolo, ma magari dietro ci può stare pure Totò Riina e voi non avete nessuna possibilità di impedirlo. Noi vogliamo una legge in cui, collegio per collegio, ci sia una possibilità di scelta nominativa, e voi che nel vostro collegio conoscete la persona perché è e deve essere del vostro collegio, valutate se dargli la fiducia o no, e quindi se votarlo o non votarlo, perché si può essere di un partito ed essere una brava persona ed essere dello stesso partito ma non essere una brava persona”. “Tutto questo dobbiamo farlo entro il 30 settembre: a partire da sabato 7 agosto, dateci una mano a raccogliere queste firme. Abroghiamo le province. Abroghiamo questa legge elettorale iniqua e ingiusta”, conclude Di Pietro. Bar 041638 ago 11

CRISI:DI PIETRO,PRESENTATA CONTROMANOVRA DA DISCUTERE SUBITO CHIESTO A FINI E SCHIFANI DI RIAPRIRE CAMERE (ANSA) – ROMA, 4 AGO – ''L'Italia Dei Valori ha presentato agli altri partiti dell'opposizione e alle parti sociali la propria 'contro manovra' da 60 miliardi in tre anni''. Lo annuncia il leader dell'Idv Antonio Di Pietro al termine dell'incontro con le parti sociali, sottolineando di avere gia' presentato il disegno di legge e ''a questo punto chiediamo formalmente la convocazione di governo e Parlamento al piu' presto'' per poter discutere il disegno di legge ''gia' nei prossimi giorni''.

CRISI: DI PIETRO, SUBITO ESAME NOSTRA CONTROMANOVRA O E' MANFRINA = (AGI) – Roma, 4 ago. – “L'Idv ha proposto una sua 'contromanovra', chiediamo che sia immediatamente esaminata dal governo e dal Parlamento, altrimenti dal governo viene solo una manfrina”. Antonio Di Pietro, al termine dell'incontro con le parti sociali, riferisce di aver presentato una proposta di legge che “contiene proposte concrete, speculari a quelle delle parti sociali, una contromanovra da 60 miliardi di euro in tre anni che elimina i costi della politica, le province e interviene sul rilancio del sistema produttivo. Con una lettera ai presidenti delle Camere, al presidente del Consiglio e al Presidente della Repubblica – riferisce – abbiamo chiesto che sia calendarizzata immediatamente in Parlamento”. “A parole – aggiunge Di Pietro – tutti hanno detto di voler rispettare l'impegno con le parti sociali, nei fatti c'e' un solo modo di rispettarlo: il Parlamento approvi subito una nuova legge che modifichi la manovra e riveda le appostazioni di bilancio. Per questo abbiamo depositato in Parlamento la nostra proposta di legge”. Di Pietro attacca poi il presidente del Consiglio che “questa mattina, invece di parlare dei problemi economici e sociali del Paese, ha parlato dei suoi problemi esistenziali”. (AGI) (ANSA).

Afghanistan/ Di Pietro: E'guerra,governo inadatto a guidare Paese “Esecutivo non sa allontanarsi da logica della guerra” Roma, 4 ago. (TMNews) – La notizia del ferimento di quattro nostri soldati in Afghanistan è stata motivo di nuove polemiche sulla nostra partecipazione alle missioni internazionali all'estero. Per il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, “anche oggi, come accade ormai quasi tutti i giorni, abbiamo assistito ad un attacco contro i nostri militari in Afghanistan. Avremmo dovuto essere lì per portare la pace e, invece, ogni giorno i nostri soldati rischiano di morire inutilmente, giacché lì si sta facendo una guerra civile e non solo una lotta al terrorismo”. “Vorrei ricordare – ha aggiunto Di Pietro – che Bin Laden è ormai morto e sepolto da tempo, e che inizialmente lo scopo della nostra missione su quei territori era di colpirlo. Oggi questa incapacità del governo italiano di assumersi le proprie responsabilità, di fatto, e sempre più evidente e fa emergere l`ipocrisia del giorno dopo, in cui si esprime cordoglio o solidarietà per una cosa che si poteva e si doveva evitare”. “Questa irresponsabilità dell`esecutivo, che non sa prendere decisioni e a non sa allontanarsi da questa logica della guerra, lo rende inadatto a guidare in nostro Paese”, ha concluso Di Pietro.

PROVINCE: DI PIETRO DEPOSITA LEGGE INIZIATIVA POPOLARE ABOLIZIONE = (AGI) – Roma, 4 ago. – Una legge di iniziativa popolare per abolire le provincie. E' quella che il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, si sta recando a depositare in Cassazione. Appena ha terminato di presentare la raccolta di firme per il referendum con cui si chiede ai cittadini di cambiare la legge elettorale, lasciando la Camera e' lo stesso Di Pietro ha spiegare ai giornalisti: “vogliamo avviare le procedure per abrogare le Province. Tutti affermano che ci siano le condizioni tecniche e politiche per farlo poi, quando si vota in aula bocciano la nostra proposta. Cosi' chiediamo ai cittadini di avviare la modifica della Costituzione per abolire le Province” e per procedere nella “lotta agli sprechi”, visto che in Parlamento non hanno abolito neanche “i vitalizi che sono un ladrocinio”. (AGI) Mao/Dib

CRISI: DI PIETRO A PARTI SOCIALI, NOI ALTERNATIVA POSSIBILE = (AGI) – Roma, 4 ago. – L'Italia dei Valori incontrera' le parti sociali alle quali si presentera' come “alternativa possibile” con un programma chiaro: “riduzione della spesa corrente, aumento per la spesa per gli investimenti e soprattutto un nuovo patto sociale”. Lo spiega il leader dell'IdV, Antonio Di Pietro, che di nuovo sottolinea: “Berlusconi ha descritto un Paese che non c'e'. Ha dimostrato che non conosce i problemi del Paese”. (AGI)

LEGGE ELETTORALE: DI PIETRO, REFERENDUM ATTO PATRIOTTICO, FIRME DAL 7 AGOSTO = Roma, 4 ago. (Adnkronos) – Partira' domenica 7 agosto la raccolta firme per il referendum che mira a mandare in pensione l'attuale legge elettorale ribattezzata 'Porcellum' dallo stesso ministro leghista che ne era stato l'autore, Roberto Calderoli. La campagna referendaria, presentata questa mattina a Montecitorio, fra gli altri, dal presidente Idv Antonio Di Pietro, l'ex ministro Pd Arturo Parisi, e dal leader del movimento referendario del 1992 Mario Segni, mira a un ritorno ad un sistema elettorale maggioritario con collegi uninominali. Due i quesiti: uno prevede l'abrogazione totale del 'porcellum'; l'altra opta per l'abrogazione parziale. “Ma entrambi – precisa Andrea Morrone, professore ordinario di diritto costituzionale all'Universita' di Bologna e consulente giuridico del Comitato Articolo 33 – mirano a ripristinare il mattarellum”. “Il referendum dovrebbe essere una scelta residuale – riconosce Di Pietro – ma visto che le uniche cose buone le stanno facendo i cittadini attraverso questo istituto, non ci resta che appellarci” di nuovo al referendum per mandare in pensione la legge Porcellum. I cittadini, ribadisce Di Pietro a piu' riprese, devono tornare a scegliere i loro rappresentanti per dire basta “alla compravendita gia' iniziata: pensate ai tanti parlamentari scilipotati”. Con questo sistema elettorale i nostri rappresenti “alzeranno la mano non per riguardo degli elettori, ma di coloro che li hanno nominati. Abbiamo atteso fino all'ultimo che accadesse qualcosa, ma ora ci appelliamo al referendum: farlo e' un atto di patriottismo democratico”. “Il 7 agosto parte la raccolta firme – sottolinea il leader dell'Idv – chi puo' ci mette la faccia ma soprattutto la firma”. Una corsa contro il tempo, considerando che i termini scadono il 30 settembre. “Ma la peggior sconfitta – sottolinea Di Pietro – sarebbe non tentare. Piuttosto che morire di inedia meglio fare resistenza, resistenza, resistenza democratica”, ripete. All'orizzonte “cambiare un Parlamento che ancora una volta ha appoggiato ieri una persona che non vive in Italia ma sulla luna”.

L. ELETTORALE: DI PIETRO, DAL 7 AGOSTO RACCOLTA FIRME REFERENDUM = (AGI) – Roma, 4 ago. – Al via la raccolta delle firme per il referendum che chiede di modificare la legge elettorale, abrogando il 'porcellum'. La raccolta partira' dal prossimo sette agosto. Ad annunciarlo e' stato il leader dell'IdV, Antonio Di Pietro, in una conferenza stampa in cui il comitato promotore del referendum ha presentato l'iniziativa referendaria. (AGI)

GOVERNO: DI PIETRO, PREMIER NON SI DIMETTERA' MAI, BOSSI ORMAI E' UNA MACCHIETTA = Roma, 4 ago. (Adnkronos) – Il premier Silvio Berlusconi “non si dimettera' mai! E' una macchietta. E' come se Dracula decidesse di uscire spontaneamente dal Pronto Soccorso. E' impossibile”. Lo dice Antonio Di Pietro a Radio Ies. E pure Umberto Bossi “ormai anche lui e' una macchietta. Conta come il due di picche. Gli e' capitata una disgrazia va scusato per i problemi di salute. Non stai bene quindi non c'e' bisogno che occupi il posto di ministro. Fai il padre nobile, che sai fare bene ma non puoi fare il ministro”, osserva il leader Idv. Quanto a Pier Ferdinando Casini aggiunge: “Sono d'accordo con lui quando dice 'liberiamoci di Berlusconi'. Non sono daccordo quando dice che e' disposto ad andare al posto di Berlusconi prendendo anche i voti dei suoi alleati”. Quindi le primarie del centrosinistra: “Il Pd e' il partito di maggioranza della sinistra. Per la leaderschip servirebbero delle primarie. E io non mi tiro indietro all'ipotesi primarie”. Un'autocritica infine: “Si puo' sempre sbagliare, guardate io con Scilipoti che tranvata che ho preso”.

L. ELETTORALE: DI PIETRO, BERSANI? LO SENTO NON SO SE MI ASCOLTA = (AGI) – Roma, 4 ago. – “Tutti i giorni parlo con Bersani. Il problema non e' quante volte io ci parlo. E' quante volte mi ascolta lui”. E' con questa battuta che il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro risponde ai cronisti che gli chiedono se da qui al 7 agosto – giorno in cui iniziaera' la raccolta di firme per il referendum che chiede di abrogare l'attuale legge elettorale tornando dunque al 'mattarellum'- rilancera' un appello al segretario del Pd, Pierluigi bersani affinche' si faccia promotore dell'iniziativa referendaria. (AGI) Mao

CRISI: BELISARIO (IDV), DA PREMIER NESSUNA PROPOSTA CONCRETA A PARTI SOCIALI = Roma, 4 ago. – (Adnkronos) – “Non si smentisce mai. Anche nell'incontro con le parti sociali, anziche' ascoltare i rappresentanti del mondo del lavoro, in un momento di grave crisi per l'Italia, Berlusconi pensa agli affari propri e sciorina attacchi contro la magistratura e il sistema istituzionale”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “se questo e' il dialogo tanto auspicato dal governo, siamo davvero alla frutta. Non mi stupisco che dalla Cgil arrivino dichiarazioni di delusione verso un premier che non ha capito l'urgenza della situazione”. “Del resto – sostiene Belisario – basta mettere in fila le ultime ore del presidente del Consiglio per capire la sua caratura da statista. Ieri Berlusconi e' venuto in Aula a raccontare per l'ennesima volta la favola di Alice nel Paese delle meraviglie. Oggi, alle parti sociali, ha rifilato la solita manfrina del perseguitato che non riesce a lavorare per colpa dei giudici e del sistema istizionale. Di proposte concrete sull'economia nulla, il vuoto assoluto”. “Questo non e' un governo, ma un pasticcio indigesto che non governa, ma non vuole andarsene. L'alternativa e' pronta, a portata di mano degli elettori. Lo ha dimostrato l'Italia dei Valori – conclude Belisario – con una contro-manovra, presentata anche oggi alle parti sociali, che abbiamo chiesto formalmente di mettere subito all'ordine del giorno in una lettera inviata ai presidenti di Senato e Camera”.

CRISI, BELISARIO (IDV): DA BERLUSCONI APPELLO OPACO E INCERTO (9Colonne) Roma, 4 ago – “Ancora una volta, Berlusconi ha perso l'occasione di dire: 'ho sbagliato, il governo ha sbagliato. L'Italia è un Paese in crisi e noi siamo pronti a fare la nostra parte, cari Italiani vi chiedo scusa e vi chiedo aiuto'. Davanti ad un appello responsabile e accorato, non opaco e incerto, come è stato, l'Idv sarebbe stata disposta in modo responsabile a dare una mano”. Lo ha detto il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, intervenendo stamani a Radio Anch'io. “Se in tre anni – ha proseguito Belisario – il Governo ha chiesto 48 volte la fiducia al parlamento, come le opposizioni possono contribuire a migliorare le manovre finanziarie e i decreti legge?”. “L'Idv soltanto, come ha dimostrato con la richiesta di sopprimere le Province e con il taglio a vitalizi e indennità (respinte peraltro in maniera bipartisan da tutto il parlamento), oppure tutti quanti vogliono accorciare la distanza tra il Paese reale e l'istituzione della politica? Noi dell'Italia dei Valori non andiamo in vacanza, non faremo la vacanza lunga, perché raccoglieremo le firme per la soppressione delle Province e anche per cambiare la legge elettorale. Noi – conclude Belisario – continueremo a lavorare per fare bene il mestiere che gli italiani vogliono che noi facciamo”.

Libia/ Idv: Governo nega una guerra che Tripoli conferma Orlando: Attacchi conseguenza di scellerati accordi Berlusconi Roma, 4 ago. (TMNews) – “A noi dell`Italia dei Valori non interessa affatto perdere tempo con una guerra di propaganda tra la Libia e l`Italia. Ciò che ci interessa, invece, è denunciare ancora una volta la guerra che il governo si ostina a negare, anche quando è la stessa Libia a confermarlo”. E' l'attacco rivolto al governo da parte del portavoce dell`IdV, Leoluca Orlando, che ha aggiunto: “Come la storia insegna, per far scoppiare una guerra basta che ci sia uno che la dichiari. D`altronde – ha rilevato – gli attacchi al nostro Paese sono le ripercussioni di scellerati accordi economici siglati da Berlusconi con il dittatore libico, in cambio di illegittimi restringimenti sugli immigrati”.

CRISI: IDV, BCE SMENTISCE BERLUSCONI, DA PREMIER BUGIE EPOCALI = (AGI) – Roma, 4 ago – “Anche la Bce smentisce clamorosamente l'ipocrita ottimismo di Berlusconi. Mentre il nostro presidente del Consiglio comunica urbi et orbi che la crisi non si aggravera', Trichet dice esattamente il contrario. Ormai tutti conoscono le bugie epocali del premier ed i mercati sanno bene che questo governo non e' affidabile e solido. Berlusconi faccia un atto veramente patriottico e lasci prima che l Italia affondi con lui”. E quanto afferma in una nota il portavoce dell Italia dei Valori, Leoluca Orlando.(AGI) Lam

IMMIGRATI, IDV: E' EMERGENZA UMANITARIA, GOVERNO IMMOBILE INTERVENGA ONU “Ormai siamo in piena emergenza umanitaria. Questo carico di morte è diventato insopportabile e dobbiamo arrenderci di fronte all'inefficienza e immobilità di questo governo. Ogni vita umana è per noi sacra ed è per questo che chiediamo un gesto di umanità da parte del governo italiano, che dovrebbe chiedere urgentemente l'intervento dell'Onu, per far cessare questa strage degli innocenti che ha raggiunto livelli senza precedenti”. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: “L'Italia non può ricordarsi degli organismi internazionali solo per chiedere interventi, anche di natura militare, per Paesi lontani e non per una dramma che si consuma nei nostri confini e nelle nostre acque territoriali”.

Missioni, Pedica (Idv): Via subito da Afghanistan e Libia Roma, 04 AGO (AGV NEWS) – “Altri quattro militari feriti in Afghanistan, un missile lanciato da Gheddafi contro una nostra nave in Libia. Cosa aspettiamo ancora? Quanti morti dovremo piangere prima che il nostro governo si decida a porre fine alla nostra presenza in due guerre cruente e sanguinarie?”. Se lo chiede il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Esteri del Senato, Stefano Pedica. “Il nostro esecutivo continua a essere cieco alle richieste che arrivano, non solo dall'Italia dei Valori, ma da grandissima parte del mondo dell'associazionismo. E' arrivato il tempo per il ritiro delle nostre truppe dai principali focolai di guerra del mondo. Le nostre missioni – conclude Pedica – possono essere soltanto di pace perche' questo prevede la nostra Costituzione”.

GIUSTIZIA, LI GOTTI (IDV): BERLUSCONI RECITA RITORNELLO SENZA CREDIBILITA' (9Colonne) Roma, 4 ago – “Si ascolta un disco rotto sulla Giustizia. Berlusconi annuncia riforme con una media mensile. I risultati, quando il governo, ha messo le mani sul sistema, sono stati disastrosi e con un profitto solo per lui”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia del Senato, Luigi Li Gotti, che aggiunge: “Questo avviene dal 2001. La lunga serie di leggi ad personam, nessuna riforma strutturale, nessuna delle proposte dell'opposizione – l'IdV ha presentato 25 disegni di legge sul penale, sull'ufficio per il processo, sul civile, sul societario, sulle procedure – presa in considerazione, se non per singole norme disancorate dai progetti. Avvertono il malessere i giudici, gli avvocati, il personale amministrativo, i cittadini, gli investitori, le imprese. Con stretta frequenza – continua Li Gotti – partecipa a convegni in cui si ripetono le stesse critiche. Il più delle volte il governo, pur invitato, preferisce disertare e non sentire. Insomma, parole e vuote promesse. L'Italia dei Valori conosce i problemi e offre soluzioni. Berlusconi recita un ritornello senza nessuna credibilità. Si facesse dire – conclude – quanti disegni di legge sono parcheggiati nelle commissioni parlamentari e provasse a rispondere al perché il governo continua a fare ostruzionismo”. (Red)

RAI: PARDI (IDV), SE RUFFINI VA VIA ENNESIMA SCONFITTA (ANSA) – ROMA, 4 AGO – ''Quand'e' che la direzione generale della Rai comincera' a percepire che per Berlusconi il tempo sta per scadere? L'indiscrezione secondo cui Paolo Ruffini starebbe per abbandonare la direzione di Rai3 ci lascia stupiti perche' saremmo di fronte all'ennesima partenza illustre dalla televisione di Stato. Ma quel che ci lascia maggiormente sconcertati e' che, a quanto pare, dalla Rai non ci sarebbe alcuna intenzione di trattenerlo''. E' quanto sottolinea il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza, Pancho Pardi. ''Del resto Ruffini – continua Pardi in una nota – e' persona di grande autonomia e liberta', quindi scomodo alla Rai attuale totalmente asservita, con l'eccezione di poche sacche di resistenza, al presidente del Consiglio. Gia' nel corso della stagione appena conclusa ci sono stati enormi attriti con i vertici aziendali. La mancata conferma di qualche programma di enorme successo, come quello di Saviano, e la fatica per trattenere in rete Fazio, Dandini e Gabanelli contro le resistenze dei vertici, sono alla base del suo eventuale addio. Se passasse a La7, come si legge in questi giorni – conclude l'esponente Idv – per la Rai e per i cittadini che pagano il canone sarebbe l'ennesima sconfitta''. (ANSA).

CRISI: IDV, DA SACCONI FARNETICAZIONI SU STATUTO LAVORATOR(ANSA) – ROMA, 4 AGO – ''Nell'incontro tra governo e parti sociali, abbiamo assistito alle farneticazioni del ministro della disoccupazione, Sacconi, che si augura di proseguire nell'azione svolta dal governo Berlusconi in questi tre anni. E ha proposto di completarla con lo Statuto dei lavori, che va contro i lavoratori e i precari''. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi.'Il governo ha portato il livello di disoccupazione giovanile al 30%, ci sono quattro milioni di precari e 600 mila lavoratori in Cassa integrazione con 800 euro al mese. Il tutto condito da un diabolico investimento sulle divisioni sindacali. Cio' che serve al Paese e' un atto che interrompa la favola sacconiana e riporti il governo con i piedi per terra. Pertanto, Sacconi dovrebbe pensare a uno 'Statuto dei lavoratori e dei precari' per rimettere i giovani nelle condizioni di poter studiare e lavorare, nel rispetto dei loro diritti e dei loro progetti di vita''.Poi, Zipponi conclude: ''Nell'incontro con le opposizioni, e' apparsa chiara l'urgenza di andare a elezioni anticipate, per evitare scambi innaturali tra gli interessi del premier e le condizioni di lavoro per migliaia di imprese e di lavoratori''. (ANSA).

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