BRUNETTA, IL MINISTRO AGLI INSULTI

Renato Brunetta, Ministro agli Insulti. L’incarico gli dovrebbe essere conferito honoris causa, Brunetta se l’è abbondantemente conquistato sul campo offendendo chiunque osi contestarlo pubblicamente, chinque si permetta di fargli domande scomode. L’aveva già fatto in passato, si è ripetuto lunedì scorso al festival della cultura digitale 'Medioera' di Viterbo: è salito sul palco, qualcuno l’ha fischiato e allora via con l’insulto. “Poveretti, disperati, disgraziati, cretini”, non si è fatto mancare nulla il Ministro. Del resto per uno convinto che avrebbe potuto vincere il premio Nobel, il dissenso deve apparire come una insopportabile offesa.
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Non è la prima volta che succede, era successo anche a metà giugno, quando Brunetta si era rifiutanto di rispondere a un gruppo di giovani militanti della Rete precari della pubblica amministrazione definendoli “l’Italia peggiore”.
Insomma, l’egocentrico ministro-professore è recidivo, non riesce prorio a togliersi il vizio. Ha l’insulto facile, quando gli scappa non si trattiene. L’arroganza al potere, l’Italia merita altro!

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