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VOTO ALL’ ESTERO: “INTERVENGA LA CORTE COSTITUZIONALE”

“La Corte costituzionale giudica:sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge. ( art. Cost. 134)”. Oramai e’ chiaro che questa legislatura si appresta a soprimere la Cisrcoscrizione Estera, abrogando il terzo coma dell’ articolo 48:” La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge”, in palese violazione del primo, secondo e quarto comma. La legge Tremaglia del 2001 ( modifica costituzionale dell’ articolo 48 ( terzo comma) 56 e il 57) prevedeva anche la modalita’ del voto per corrispondenza e abolendo il terzo comma, viene meno anche il voto postale, con un ritorno automatico, alla legge pre 2001. Questo significa semplicemente, che il cittadino italiano all’ estero per votare deve rientrare in Italia.

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