On. Pino Pisicchio

Onorevole Presidente,

un’onda di indignazione si abbatte sulla politica e suoi attori da molte settimane e raggiunge il suo acme con le inchieste e la campagna di stampa che i media nazionali stanno conducendo, interpretando e in parte anche assecondando un sentimento diffuso nella pubblica opinione, in un momento assai difficile per le famiglie italiane.
In questo atteggiamento, in questa furia iconoclasta, che riecheggia situazioni già vissute agli inizi degli anni ’90, quando si chiudeva il ciclo storico dei grandi partiti del novecento, c’è un grande pericolo:quello dell’indistinzione, della mancata indicazione delle responsabilità personali, dello straripamento del giudizio dai singoli alle Istituzioni.
Del resto l’approccio stesso che viene medializzato, investendo responsabilità “castali”, dunque “uti collettivi”, legittima in qualche modo la fuga delle responsabilità “uti singuli”, col paradosso della condanna senza appello delle assemblee elettive.
In particolare il Parlamento, da sempre nell’immaginario sociale il “luogo” della politica per eccellenza, soffre questa condizione valetudinaria che rischia di generare effetti devastanti nell’equilibrio democratico del Paese.
Lo iato prodotto dalle leggi elettorali tra eletti ed elettori, ha concorso ancor più a deteriorare il rapporto tra parlamentari e popolo, mettendo in crisi il significato stesso della rappresentanza democratica.
E’ difficile difendere la dignità del Parlamento e la dignità personale dei tanti parlamentari che onestamente esercitano il loro mandato, quando la selezione della rappresentanza viene sottratta alla sanzione dell’unico legittimo titolare della sovranità, il cittadino elettore.
Molte sono le proposte e i disegni di legge, presentati da più parti politiche nei due rami del Parlamento, per riformare la legge elettorale in modo da riportare nelle mani del cittadino il diritto di scegliere la rappresentanza. Le chiediamo, Presidente, di adoprarsi affinchè il Parlamento possa al più presto passare alla discussione e all’approvazione delle nuove leggi elettorali, così da garantire, fin dal prossimo turno elettorale, al cittadino di tornare ad essere l’unico arbitro, giudicando dei comportamenti di ogni parlamentare e restituendo alla rappresentanza l’onore e la dignità della responsabilità personale.
PINO PISICCHIO

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