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MOLISANI NEL MONDO. Una mano lava l’altra … e l’inversione dei ruoli: siamo noi emigrati ad offrire assistenza agli imprenditori italiani

MOLISANI NEL MONDO. Una mano lava l'altra … e l'inversione dei ruoli: siamo noi emigrati ad offrire assistenza agli imprenditori italiani

Giovanni Saracino alla quarta conferenza dei Molisani nel Mondo – Isernia, Campobasso e Termoli. 21,22 e 23 giugno, 2011: un mutuo scambio di idee e di progetti

di Giovanni Saracino *

OTTAWA – Le celebrazioni ufficiali sono iniziate nel piazzale della bellissima Cattedrale di Isernia alla presenza delle massime autorità politiche locali, il Senatore Michele Iorio, Governatore della Regione Molise, l’Avv. Michele Picciano, Presidente del Consiglio Regionale, il Vescovo del Molise Mons. Salvatore Visco, consiglieri regionali di destra e di sinistra, i sindaci di Isernia, Campobasso, Termoli, Larino e altri paesi del Molise. Ad accoglierci gli sbandieratori del Molise che in fronte alla scalinata della cattedrale si sono esibiti con le loro bandiere multicolori e costumi medioevali. Segue una cerimonia religiosa e quindi la registrazione dei delegati nel salone dell’Università del Molise. A dirigere la delegazione canadese: Tony Vespa da Montreal, Vice Presidente Molisani nel Mondo e Presidente della Federazione Molisana del Quebec, Paul Farrace, Presidente della Federazione Canadese Associazioni Molisane e Franco Zampogna, Presidente della Federazione Associazioni Molisane Canadesi dell’Ontario, entrambi da Toronto, 2 rappresentanti da Vancouver.

Erano anche presenti molisani provenienti dall’Australia, Europa, Brasile, Argentina e Venezuela. I molisani dell’estero sono circa 800,000 mentre nel Molise oggi la popolazione registra 300,000 abitanti circa – lo slogan del Governatore Iorio è che lui rappresenta un milione di molisani. Questo lato alquanto penoso è stato enfatizzato da tutti i rappresentanti politici che hanno partecipato al convegno. Ogni famiglia nel Molise può dire di avere un parente o un familiare diretto residente all’estero. Questi hanno contribuito per anni allo sviluppo economico della regione a cominciare dalle rimesse degli emigranti, dall’acquisto di case, terreni e dalle cessioni delle stesse ai loro familiari, rendendo più vivibile la difficile vita di quelli che sono rimasti in patria. I temi discussi: all’Università di Isernia due docenti hanno reso evidente alcuni lavori di ricerca nel campo agricolo, come l’utilizzazione del terreno dell’Alto Molise per la produzione di piante medicinali – bastano 600 metri quadrati per una raccolta sufficiente a sostenere una o due persone. Quindi si apre una nuova speranza per l’utilizzo dei terreni improduttivi dando stimolo a un ritorno ad un certo tipo di agricoltura, tenendo presente che la coltivazione tradizionale (grano, girasole, viti, pomodori e altri prodotti agricoli) non sono più redditizie.

Un altro tema importante è stato quello del modo di utilizzare i beni culturali ambientali, turistici, tenendo presente che il Molise non è solo nell’essere erede di tanti beni – esempio, Pompei nella Campania è ben noto, accessibile, più frequentata di un locale storico come come Altilia (Saepinum) nel Molise . Per tutto ciò, ha affermato nel suo intervento l’ing. Testa, è inutile competere con altre regioni. In aggiunta ai valori storici, il Molise offre ben altro, come le acque, l’aria, il paesaggio, il mare e la montagna, i cibi genuini e l’accoglienza dei residenti, il tutto entro un’ora di distanza fra le varie località.

Si è anche parlato di emigrazione, il Prof. Norberto Lombardi ha dedicato 30 anni di studi sul fenomeno dell’immigrazione (referenza al libro “La Storia del Molise” di G. Massullo). Questa piaga purtroppo non è stata sanata e sebbene oggi non c’è la tendenza da parte dei nostri giovani a lasciare mamma e nonni, c’è purtroppo una buona parte dei nostri cervelli soprattutto nel campo scientifico di farsi un futuro all’estero. Quindi ancora tutt’oggi il problema dei giovani esiste e come. Le università di Isernia, Campobasso e Termoli hanno veramente voluto riaffermare questi temi che richiedono una stretta collaborazione tra governi, scuole e industrie, e preferibilmente il cambio a una nuova cultura che si confaccia ai nostri tempi. È necessario che si sappia che il “posto fisso” è cosa del passato sia in Italia che in altri paesi occidentali. I vari governi non sono e non devono occuparsi d’iniziative private, ma devono incoraggiare con corretti incentivi fiscali e altro, gli individui che mostrano serietà e capacità di voler rischiare e quindi creare posti di lavoro per le nuove generazioni.

I politici molisani di ogni colore definiscono tutti gli emigranti “ambasciatori” del sistema Italia – noi siamo onorati di tale titolo, ma come tutti sappiamo che anche questi brevi ritorni in patria ci diano una buona conoscenza del prodotto che bisogna rappresentare all’estero. Quindi, meno discorsi e più tempo per conoscere i prodotti Molise: prodotti agricoli, industriali, artigianali, turistici, universitari, artistici e scientifici e i loro produttori. È chiaro che i molisani nel mondo sono sempre disposti ad aiutare la loro regione. Vogliamo essere disponibili a loro per qualsiasi iniziativa vogliano intraprendere, soprattutto per coloro che vogliono perfezionare la lingua inglese e per coloro che hanno la volontà di fare, ci sono delle possibilità – il Canada provvede a dare un visto di 6 mesi permettendo allo studente o il professionista di recarsi in Canada (purché sia disposto ad accettare qualsiasi impiego per il proprio mantenimento.)

Per aiutare i piccoli imprenditori della Regione ci stiamo preparando per il progetto Vini e Cibi del Molise, previsto per il mese di ottobre nei ristoranti di Ottawa, Toronto e Montreal. Questo progetto vedrà il coinvolgimento anche dell’Ambasciata italiana in Canada – sarà un progetto di introduzione al mercato canadese di prodotti finora non rappresentati in Canada. Si prevede anche l’assistenza della Camera del Commercio di Toronto che spera di stabilire una rappresentanza a Ottawa per facilitare gli scambi fra il Canada e l’Italia.

Noi tutti facciamo un grande sforzo per motivare anche e sopratutti i nostri giovani, perciò è stato apprezzato moltissimo l’invito della regione ai giovani di partecipare a questo incontro. Durante questo convegno la Regione ha invitato rappresentanti giovani per visitare il Molise e partecipare alle delibere. Il comitato dell’Associazione Molisani di Ottawa ringrazia due dei nostri giovani che si sono fatti avanti per prendere parte al convegno, Cristina Stokes e Sonia del Castello. La loro candidatura ha permesso la partecipazione solo di una Cristina Stokes come rappresentante dei giovani. Altri membri della delegazione di Toronto hanno partecipato alla scoperta del Molise. Sentiremo presto da loro sia sulla loro esperienza che sui loro progetti.

*presidente dell'Associazione Molisani di Ottawa

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