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Il PDL denuncia che il voto su Papa non era segreto e quindi va invalidato

Papa, bagarre in Aula sul voto segreto. Il Pdl: “Irregolare, va annullato”. Ora si ipotizza un esposto alla ProcuraCommentaE' ancora polemica sulle modalità del voto che ha portato all'arresto di Alfonso Papa. Su richiesta del Pdl, l'ufficio di presidenza della Camera che si riunirà oggi valuterà, su richiesta del Pdl, la correttezza dei metodi con cui i deputati Pd e Idv hanno reso riconoscibili (voto con l'indice sinistro che rende impossibile raggiungere il pulsante del no) i loro voti sull'arresto nonostante la richiesta di voto segreto. Così come le fotografie della propria mano al momento di pigiare il pulsante tramite cellulare, come ha fatto ad esempio il capogruppo leghista Marco Reguzzoni.

Dibattito con momenti di forte tensione in Aula – Dopo la decisione della presidente di turno Rosy Bindi di rimettere la questione di ammissibilità e legalità sollevata dal Pdl all'ufficio di presidenza, in aula si è aperto un dibattito molto acceso con momenti di forti tensioni. Che hanno visto interventire i capigruppo parlamentari dei diversi gruppi e far rischiare al deputato Amedeo Laboccetta l'espulsione dall'aula, più volte richiamato all'ordine dalla presidente Bindi.Franceschini (Pd) ha voluto mettere agli atti Camera la “assoluta libertà” dei deputati di far conoscere come votano anche in presenza di votazioni segrete, ricordando numerosi e fantasiosi precedenti nelle votazioni parlamentari.”Chi vuole votare palesemente malgrado lo scrutinio segreto per non essere accusato all'esterno – ha sottolineato- può farlo senza che per questo la legittimita' della votazione risulti compromessa. Nulla osta che il singolo deputato renda palese il suo voto con uno stratagemma tecnico”.Immediata e altrettanto netta la replica del capogruppo Pdl, Fabrizio Cicchitto, il cui intervento è comunque servito a chiudere un dibattito in aula che stava accendendo gli animi e che avrebbe anche potuto creare un nuovo scontro fra Pdl e Lega, posto che alla riconoscibilità del voto sono ricorsi anche deputati leghisti (mercoledì come in diverse e storiche votazioni parlamentari), compreso il capogruppo Marco Reguzzoni. “Non c'è alcun dubbio – ha detto Cicchitto- che il tema del rispetto della tutela della segretezza del voto quando questa è decisa esiste e va affrontato perchè la tragedia accaduta ieri può essere destinata a ripetersi e trasformare in parodia le votazioni segrete. A causa di quanto accaduto – ha affermato – è possibile anche che vi siano gli estremi per una invalidazione del voto: le parole stesse di Franceschini sono la conferma che il voto non è stato segreto. Ma un voto parlamentare o è segreto oppure non lo è. E noi ieri abbiamo visto che il meccanismo del voto segreto puo' essere aggirato: è indispensabile ora la garanzia che questa cosa non si abbia mai più a ripetere. Se questo problema non avrà dalla presidenza una risposta seria, metteremo in questione la nostra adesione a questo tipo di votazione”.Laboccetta: “Presenterò un esposto alla Procura” – Un duro attacco al presidente della Camera è stato pronunciato dal deputato Pdl Amedeo Laboccetta. “Il presidente Fini ha messo in atto un'attività discutibile sul piano politico e parlamentare: ha commesso un errore ed ha permesso che si svolgesse in modo palese una votazione che doveva essere segreta”. Per questo “presenterò un esposto alla procura – ha annunciato il deputato – perchè si valuti le irregolarità o i reati commessi: questa volta vado io dai magistrati”. “Io chiedo che la Presidenza autorizzi la ripetizione del voto stesso, poichè la votazione andava bloccata”. Un errore, quello del Presidente, che ha “portato l'aula a seguirlo ed ha causato la privazione della liberta di un parlamentare comunicando” alla procura “un esito di una votazione illeggittima: l'arresto è viziato da una colpa grave di una istituzione dello Stato, e di questo si dovrebbe occupare anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che andrò ad interessare”.Roccella insiste: “Ci sono gli estremi per invalidare il voto” – In merito alla polemica, il sottosegretario alla Salute ribadisce la convinzione che “ci siano gli estremi per invalidare il voto” sulla richiesta di arresto al deputato. “Dispiace – afferma Roccella in una nota – constatare quanto il Pd sia tuttora legato alle radici culturali illiberali che furono del Partito Comunista. Solo così si possono spiegare il comportamento di ieri sul voto segreto e le dichiarazioni di oggi di molti suoi esponenti. L'Idv, con Donadi, confonde la trasparenza coatta, derivata dalla mancata tutela della privacy (come accade con la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche), con la trasparenza dei comportamenti pubblici, regolati da diritti e doveri.Bindi: “Il voto è stato regolarmente proclamato, e deve pertanto ritenersi valido” – La vicepresidente lo ha ribadito dinnanzi all'Aula rispondendo ai rilievi di esponenti di maggioranza. Bindi ha inoltre aggiunto che l'ufficio di presidenza di Montecitorio si concentrerà sugli aspetti del voto segreto. Giuseppe Dima (Pdl) aveva infatti denunciato che molti deputati di opposizione avevano fotografato con i telefoni cellulari il proprio voto.L'Idv: “La riconoscibilità del voto segreto non viola un bel nulla” – “Le presunte irregolarità del voto sollevate dal Pdl sono una sciocchezza, sostiene invece il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. Non c`è stata alcuna violazione ma la scelta, libera e autonoma, di una parte dei parlamentari, di rendere riconoscibile il proprio voto”. E' quanto “Una scelta di trasparenza politica che fa onore all`Aula di Montecitorio. Il Pdl – ha aggiunto – non si nasconda dietro un dito perché il nodo, per loro, non è la segretezza o meno del voto, ma la tenuta di quella che ormai è la ex maggioranza”.
21 luglio 2011Redazione Tiscali

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