“Dai dati sulla povertà nel nostro Paese, diffusi oggi dall’Istat, emerge che la popolazione più colpita dal fenomeno è quella meridionale, come le persone con bassi livelli d’istruzione. Due ambiti, quello dello sviluppo del Mezzogiorno e della scuola, che il governo ha sacrificato con tagli lineari e scelte sciagurate, quale il Piano per il Sud. Un Programma di interventi che sarebbe dovuto partire da mesi e che, invece, ha provocato il congelamento delle risorse europee disponibili, a cui si aggiunge il dirottamento dei fondi Fas al Nord”.
“La percentuale di povertà – aggiunge Lumia – è il migliore indicatore che dovrebbe orientare le politiche del governo per promuovere l’integrazione e la coesione sociale. Berlusconi e i suoi, però, preferiscono garantire gli interessi consolidati delle caste piuttosto che affrontare i problemi quotidiani dei cittadini”.
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Matteo Scirè
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