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MANOVRA, OUA: AVVOCATI SUL PIEDE DI GUERRA. NO ALLA PROPOSTA TREMONTI. OGGI 15 LUGLIO MANIFESTAZIONE A ROMA PER DIRE NO ALLA MANOVRA ECONOMICA

DE TILLA: “LA POLITICA HA PERSO LA BUSSOLA, MANCA UNA POLITICA DI RILANCIO INDUSTRIALE DEL PAESE E SI RICORRE ALL'ENNESIMA AGGRESSIONE ALLE LIBERE PROFESSIONI. A RISCHIO UN INDOTTO DI 4 MILIONI DI PERSONE, TRA PROFESSIONISTI E LAVORATORI DEL SETTORE”

L'Organismo Unitario dell’Avvocatura attacca duramente la presentazione, all'interno della manovra economica di un emendamento, che prevede un processo di demolizione del sistema libero professionale. Dopo l'annuncio, oggi, del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, l'Oua conferma la convocazione degli stati generali dell’Avvocatura, a Roma venerdì prossimo, per discutere e varare le iniziative di protesta contro il governo e invita tutti i professionisti alla mobilitazione e all’astensione dalle attività professionali.

Tra le ipotesi in discussione: una manifestazione nazionale unitaria di tutti i professionisti, la richiesta dell’eliminazione dalla manovra della proposta indecente delle liberalizzazioni delle professioni, almeno 10 giorni di astensione dalle udienze a settembre, un congresso straordinario forense a novembre

Per il Presidente dell’OUA, Maurizio de Tilla, “le nuove misure per le liberalizzazioni annunciate da Tremonti rappresentano un attacco a 2 milioni di professionisti e ad altrettanti lavoratori del settore. L’intero mondo delle professioni deve respingere con fermezza il proposito del governo e dell’opposizione di smantellare il sistema degli ordini, unico e vero strumento di garanzia di qualità delle prestazioni in difesa dei diritti dei cittadini. I professionisti non sono imprese”.

“La politica usa i professionisti come capri espiatori per ottenere qualche titolo sui giornali, ma nasconde una totale mancanza di senso etico e di progettualità di fronte ai veri problemi di competitività del Paese e del suo sistema industriale – ha aggiunto de Tilla – L'idea che imporre una griglia di misure volte ad abbassare le soglie di ingresso alle professioni introduca maggiore concorrenza è falsa: lo sanno bene gli oltre 230 mila avvocati che fanno già i conti, ad esempio, con l’abolizione delle tariffe e del divieto di pubblicità per gli studi professionali, introdotte dalla legge Bersani e attualmente in vigore”.

In attesa di sapere quali settori resteranno esclusi dalla riforma, sono numerosi gli Ordini e le Associazioni che si incontreranno il 15 luglio a Roma per mettere a punto una serie di forti iniziative contro la liberalizzazione dei servizi professionali.

Ma anche contro i provvedimenti del governo in materia di giustizia civile e tributaria.

L’avvocatura, ricorda l'Oua, dice no all’aumento dei contributi unificati a carico dei cittadini, al controllo della Covip sulle Casse dei professionisti, alla riforma tributaria che espelle avvocati e commercialisti dalle Commissioni Tributarie, alla media conciliazione obbligatoria rimessa opportunamente all’esame della Corte Costituzionale, e al progetto di liberalizzazione delle professioni che prevede l’abolizione degli ordini, l’abolizione degli esami di stato, l’abolizione dei divieti di pubblicità e di ingresso di soci di capitale nelle società professionali, l’abolizione dell’incompatibilità tra l’esercizio del commercio e le professioni, oltre all’abrogazione di norme deontologiche di alto profilo (dignità, decoro, trasparenza).

“Quello in corso contro l’avvocatura, contro le casse professionali e, in generale, contro il sistema delle professioni, è un attacco senza precedenti – ha concluso de Tilla– la politica ha preso in giro i professionisti, ma i professionisti sapranno rispondere con determinazione. Come nel 2006, quando in 40 mila dicemmo no alle ‘lenzuolate’ di Bersani, l’Oua chiama tutti i professionisti a scendere in piazza per una grande manifestazione nazionale”.

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