Puoi fornirci una tua breve presentazione?
Mi chiamo Giada Pezzini e sono nata in provincia di Mantova nel 1981. Dopo
la maturità scientifica e la laurea in Scienze della comunicazione a Bologna
ho vissuto due anni nell'Inghilterra meridionale, dove ho frequentato
l'università. Nel 2007 mi sono trasferita a Reykjavìk, in Islanda, dove sto
ora frequentando l'università e completando il mio secondo Master.
Qual è il tuo rapporto attuale con la tua Regione d'origine, la Lombardia e
la tua Provincia?
In qualità di residente all'estero le mie interazioni con Regione e
Provincia hanno soprattutto a che fare con faccende burocratiche. Da questo
punto di vista il rapporto potrebbe polemicamente essere definito come
conflittuale.
Il rapporto con la regione e provincia (in minuscolo) è tuttavia diverso:
abitando in un freddo paese del nord mi trovo spesso a fare paragoni fra ciò
che (non) posso fare qui e quel che potrei fare a casa a Mantova. I frutti
di stagione, le passeggiate in bicicletta. a volte mi manca persino la
nebbia, per dire.
Quali sono i motivi che ti hanno spinta a vivere in Islanda?
Mi sono trasferita in Islanda, banalmente, perché è qui che il mio ragazzo
all'epoca (ora mio marito), che incidentalmente è islandese, aveva trovato
lavoro.
Quali sono gli aspetti che ami di più del paese in cui vivi, l'Islanda? Ce
li puoi raccontare?
L'Islanda è un paese molto diverso dall'Italia a cui può essere difficile
adattarsi. Ci sono però tanti aspetti positivi; personalmente apprezzo in
particolare il fatto che l'istruzione superiore sia economicamente alla
portata di tutti. L'università costa poco -le tasse si aggirano sui 300?
all'anno- e il livello d'istruzione e di servizi forniti agli studenti sono
ottimi. Inoltre, fortunatamente, vengono offerti anche corsi in inglese.
L'assenza di gerarchie all'interno della società islandese rappresenta un
altro aspetto che io trovo molto positivo. Gli islandesi non sono classisti;
ad esempio, è considerato normale dare del tu a chiunque, perfino al proprio
capo o al primo ministro. Questo atteggiamento si trasferisce all'ambiente
lavorativo dove superiori e sottoposti si trattano da pari, creando un clima
disteso ed amichevole in cui, a mio parere, lavorare è più piacevole e
produttivo.
Conosci altri lombardi o italiani nel paese in cui vivi? Come si
caratterizza la comunità italiana nel paese in cui vivi?
In Islanda esiste una comunità italiana relativamente piccola, ma abbastanza
variegata. Oltre agli italo-islandesi di lunga data, che hanno ormai forti
legami con la comunità locale, ci sono sempre più residenti a breve termine,
fra cui ragazzi che si trasferiscono qui per studiare un anno all'università
o lavorare temporaneamente.
Esiste un'organizzazione per gli italiani residenti in Islanda, indirizzata
prevalentemente a famiglie con bambini italo-islandesi, di cui però non
faccio parte.
Il Portale Lombardi nel Mondo è uno strumento giornalistico nato per
rafforzare i legami tra la Lombardia e i suoi emigrati. Quali strumenti
utilizzi per rimanere informato su quanto accade nella tua Regione d'origine
e in Italia?
Nonostante la distanza cerco di rimanere sempre informata sugli avvenimenti
italiani; leggo tutti i giorni la Repubblica e il Corriere online. Non leggo
invece quotidiani locali o siti di approfondimento.
Fabio Veneri
www.lombardinelmondo.org