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Franco Narducci (PD), garantire i servizi dello Stato italiano nelle sedi di chiusura dei consolati

Il 13 luglio 2011 è stata presentata una risoluzione in Commissione affari esteri – primo firmatario l’on. Franco Narducci, eletto nella Ripartizione Europa – in cui si impegna il Governo ad aprire agenzie consolari e sportelli consolari nelle città europee dove sono state chiuse le nostre rappresentanze o se ne prevede la imminente chiusura.

Tale risoluzione appare particolarmente importante in un momento in cui vi è una forte preoccupazione tra le comunità italiane all’estero che vivono nei territori delle circoscrizioni consolari interessate dalle chiusure degli uffici. Infatti, se non si adotterano adeguati provvedimenti come quelli dell’apertura di agenzie consolari richieste nella risoluzione, ci saranno forti disagi soprattutto per gli italiani di vecchia emigrazione che trovano più difficoltà a muoversi dai luoghi di residenza per raggiungere la nuova sede consolare competente, spesso lontana ore di viaggio con costi non sempre sostenibili da tutti. Di tali disagi si è avuto prova giorni fa ad Amburgo, nella sede del Patronato Inca CGIL, quando un’impiegata, non potendo soddisfare le richieste degli italiani presentatisi al suo ufficio, essendo di comptenza consolare, è stata aggredita fisicamente rendendo necessario l’immediato intervento della polizia tedesca.

Giova ricordare che la Camera dei Deputati è più volte intervenuta sulla questione della ristrutturazione della rete consolare e le Commissione esteri congiunte del Senato e della Camera hanno avviato un’indagine conoscitiva proprio sulla “Riorganizzazione della rete diplomatico-consolare e sull’adeguatezza e sull’utilizzo delle dotazioni organiche e di bilancio del Ministero degli affari esteri”, con l’obiettivo di contribuire ad adottare decisioni più oculate. Sembra dunque poco opportuno procedere alla chiusura delle sedi consolari senza attendere l’esito di questa importante indagine conoscitiva.

Come noto, il progetto del Governo – già in buona parte attuato – prevede la chiusura di 18 sedi consolari (di cui 13 in Europa), alcune ambasciate e il declassamento di 4 consolati generali a consolati.

In Europa suscita particolare apprensione la chiusura dei consolati in Paesi come la Germania, la Francia, il Belgio, la Svizzera, dove oltre ad una forte presenza della comunità italiana vi sono forti interessi commerciali dell’Italia, per cui risulta fondamentale la funzione svolta dalla rete consolare.

In considerazione di tutto ciò l’on. Narducci ed i suoi colleghi del PD in Commissione esteri, nella risoluzione in questione, impegnano il Governo “a procedere all’apertura di agenzie consolari nelle sedi, già chiuse o in procinto di chiudere, di Liegi (Belgio), Lilla (Francia), Losanna (Svizzera) e Manchester (Inghilterra), con un organico variante da 3 a 4 collaboratori; a procedere all’apertura di uno sportello consolare nelle città di Amburgo (Germania), Genk (Belgio) e Mannheim (Germania), con una dotazione di massimo due collaboratori”.

Roma, 14 luglio 2011

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