ASSOCIAZIONE NAZIONALE UTENTI STRADALI. PIANO DECENNALE PER LA SICUREZZA STRADALE 2011/2020

Mercoledì 11/5/2011 in vari Paesi del mondo, i relativi governi e organizzazioni non governative, hanno reso noto o hanno dato l’avvio ai loro piani nazionali, per una reale diminuzione degli incidenti stradali per il decennio 2011/2020. E’ quanto hanno chiesto l’ONU e l’OMS . Sicuramente un ottimo proposito. Ma per fare questo, almeno per il nostro Paese credo occorrerebbe conoscere un dato fermo dal quale partire e cioè: avere il triste rendiconto degli incidenti stradali avvenuti durante l’anno 2010 e sapere così quanti incidenti stradali avvenuti con esito mortale ; quanti con lesioni gravi o permanenti ; quanti con lesioni lievi .
Stranamente di statistiche riferite agli incidenti della strada relative al nostro Paese per l’anno 2010 ancora ad oggi, non si è sentito parlare.
Per il decennio 2001/2010, anni per i quali vi era stato l’impegno dei vari Paesi europei a ridurre del 50% gli incidenti stradali, l’Italia non solo non ha centrato tale obiettivo, ma forse non avrà detto tutta la verità poiché, da quanto si è letto, le statistiche diffuse in campo nazionale, almeno per gli ultimi anni, non comprendevano gli incidenti rilevati dalle Polizie Locali che sono la maggior parte, ma solo quelli il cui rilevamento era stato effettuato dalla Polstrada e Carabinieri.
Ma la stranezza è data dal fatto che però il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti –Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Sistemi Informativi e Statistici, questi dati nazionali, ( anche se in tanti che trattano la materia della sicurezza stradale lo ignorano) li detiene in quanto già nei propri archivi meccanografici . Tanto in quanto, tutti gli incidenti della strada che man mano vengono rilevati su base provinciale e da tutte le forze di Polizia, sono da queste inviate per la trattazione agli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile e di conseguenza da questi, possono essere inviati per via telematica al Superiore Ministero dei Trasporti.
Fino al 2003, trimestralmente ogni ufficio prov. le della Motorizzazione Civile doveva inviare la situazione statistica provinciale, pena per quell’ufficio inadempiente la disattivazione della emissione patenti, immatricolazioni veicoli ecc. ovvero un piccolo disastro economico e ………per la Direzione dell’Ufficio.
Ecco perché già dal mese di gennaio di ogni anno, i dati dell’anno appena terminato, potrebbero essere a disposizione di tutti, Europa compresa.
Qualcuno leggendo queste righe potrà domandarsi : ma perché allora queste statistiche reali e immediate non vengono rese pubbliche subito? Bella domanda ! Perché, questo è un mio personale parere, forse salterebbe fuori che il problema degli incidenti stradali in Italia, nonostante l’avvio della patente a punti avvenuta nel 2003, non si è risolto ma credo addirittura aggravato, e quindi certificarlo attraverso le statistiche, vere e immediate, sarebbe molto grave.
Ma ecco che, nella ignoranza più completa o preciso calcolo di convenienza politica ed economica, il settore della raccolta di tali dati, già prevista ed esistente nel nostro Codice della Strada assegnato alle competenze del Ministero dei Trasporti, fortemente collaudata negli anni e sempre aggiornata, con una nuova norma introdotta dall’art. 56 della legge 120/2010 è stata data una sorta di delega alle Regioni, Province, Comuni e poco è mancato l’avessero delegata anche alle Circoscrizioni comunali o agli amministratori condominiali, per la raccolta e l’invio degli incidenti per via telematica al Centro Elaborazione Dati (ma sempre) del Ministero Trasporti. Complimenti al nostro Ministro Matteoli e a tutte le forze politiche di destra ,centro e sinistra presenti nella Commissione Trasporti.
Chissà adesso i nostri governanti, per il prossimo decennio, cosa si inventeranno, o si faranno suggerire dai soliti interessati, esperti di sicurezza stradale, per porre rimedio al fenomeno degli incidenti della strada. Magari qualche altra modifica o innovazione al nostro codice come quella che stava per essere inserita all’interno della legge 120/2010, riguardante il divieto di fumo durante la guida, o la norma che andrebbe a sdoppiare il codice stesso in due parti. (il suggerimento, a che questa norma venga inserita in una nuova modifica al C.d.S. che potrebbe sembrare una innocua operazione semplificatrice, potrebbe tendere alla privatizzazione dell’intero settore del rilascio e gestione patenti ). O creare ulteriore confusione nella materia, con l’introduzione della norma tendente a riconoscere come omicidio volontario qualora un conducente alla guida in stato di ebbrezza alcoolica o sostanze stupefacenti, causi incidente mortale nei confronti di terzi. Personalmente credo siano rari gli omicidi volontari commessi con” l’arma autoveicolo “ e immagino lo scontro giuridico che si creerebbe fra tesi di pensiero diverse, qualora andasse in porto questa idea balzana rilanciata da qualche simpatico burlone politico.
Vogliamo realmente far diminuire in Italia gli incidenti della strada ? Non occorrono grosse invenzioni, ma chiare e semplici norme, ritornando in qualche caso al passato, e puntando a privilegiare sanzioni che colpiscano il documento di guida arrivando in taluni e specifici casi fino alla revoca a vita del documento stesso .
Un esempio di come ridurre la mortalità sulle nostre strade è dato dalla semplice norma di nessun costo e voluta dalla sola “Associazione Nazionale Utenti Stradali “ www.utentistradali.it relativa al rilascio del Foglio Rosa solo al superamento da parte del richiedente la patente di guida, della prova di teoria . Da qualche mese non abbiamo più sulla strada conducenti sia italiani che stranieri che guidano con il Foglio Rosa rinnovato perennemente o ragazzini privi delle nozioni teoriche sulle norme comportamentali e segnaletica stradale, che sfruttando tale documento con l’arrivo della bella stagione lo utilizzavano per fare delle gite che a volte erano senza ritorno.
Carpaneto Piacentino Il Presidente
A. Palmieri

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