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Tassa di soggiorno

Bari, 6 luglio 2011 – Il Presidente di Confindustria Puglia, Piero Montinari, e il delegato al Turismo, Vittorio Andidero, esprimono grande perplessità sull’introduzione della tassa di soggiorno a carico di coloro che alloggeranno, già nella prossima stagione estiva, nelle strutture ricettive pugliesi.

“La scelta della città di Otranto, esemplificativa ed esaustiva, – afferma Piero Montinari – sull’applicazione della tassa non è un modello di corretta programmazione turistica e non rappresenta assolutamente la soluzione ad alcune debolezze strutturali del comparto economico turistico del territorio”.

Gli industriali pugliesi sono preoccupati che l’attivazione del decreto sul federalismo fiscale municipale parta proprio dal turismo per attingere e sostenere i bilanci degli enti locali. Il settore non è ancora uscito dalla crisi e sta affrontando il duro colpo del calo della redditività delle imprese turistiche, colpirlo ulteriormente anziché sostenerlo lo riemargina a settore non strategico per l’economia regionale.

“Se la tassa di soggiorno – dichiara Vittorio Andidero – deve essere recepita dai comuni, anche non capoluogo di provincia, ma con forte vocazione turistica, è fondamentale che tale tassa sia intesa assolutamente come tassa di scopo, finalizzata ad offrire servizi ai turisti in queste località, dando particolare rilievo agli aspetti legati all’accoglienza, all’ambiente e al controllo-sicurezza del territorio.

Tutto questo – continua Andidero – deve essere concertato con le aziende ricettive turistiche, attraverso le associazioni di categoria, e può rappresentare un buon momento di cooperazione e confronto per individuare insieme le criticità che il mercato del turismo segnala come interventi necessari, le effettive carenze e priorità turistiche dei Comuni pugliesi, ma soprattutto le reali necessità dei turisti che scelgono la Puglia come meta delle proprie vacanze”.

Confindustria Puglia concorda sulla necessità che si rimandi l’eventuale introduzione di questa tassazione, che rimane pur sempre un pesante balzello, al prossimo anno non solo perché non c’è stata una adeguata concertazione tra le parti, ma per la difficoltà di comunicare le sue finalità in piena stagione turistica. Tutto questo auspicando il coordinamento della Regione Puglia, attraverso un confronto con i Comuni interessati, a forte valenza turistica, per non disperdere l’attività di promozione effettuata e le positive previsioni attese.

CONFINDUSTRIA PUGLIA

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