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Manovra, c’è la firma di Napolitano. Tremonti: in vigore già  da subito

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato stamattina la manovra economica del governo trasmessa ieri dal Consiglio dei ministri. Nel pomeriggio il decreto sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore immediatamente: così riferisce il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, aprendo la conferenza stampa al ministero del Tesoro. “Non ci sono e non ci sono stati né momenti di lacerazione né tensione nel Governo”. Letta ha sottolineato di essere venuto in sostituzione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e di voler testimoniare proprio l'unione dell'esecutivo sulla manovra che è un “provvedimento importante, impegnativo e oneroso”.La manovra economica del governo sarà “legge definitiva ai primi di agosto”, ha poi detto il ministro dell'Economia e del Tesoro, Giulio Tremonti nel corso della conferenza stampa. Lo sviluppo economico non si può fare “con una sola legge o un solo governo, la crescita economica non dipende da un atto e da un momento istantaneo”, ha aggiunto Tremonti, sottolineando che al contrario “il bilancio dipende da un governo o da una legge”.I tagli ai costi della politica in manovra “ci sono e sono di enorme rilievo”. Il ministro ha poi aggiunto che “un intervento più radicale non sarebbe stato firmato dal presidente della Repubblica”. Il taglio dei costi della politica è il più “rivoluzionario e radicale cambiamento introdotto nel Paese”, ha detto ancora Tremonti, sottolineando che il provvedimento “si poteva fare alla Masaniello, ovvero che tutto cambi perché nulla cambi”, ma il governo ha deciso di intraprendere un'altra strada e cioè quello di “seguire un percorso compatibile con la struttura istituzionale del Paese: per riformare devi fare una riforma per legge”. “Se volete fare una riforma per legge – ha aggiunto Tremonti – dovete fare una legge che rispetti la legge”.Il governo ritiene che la delega sulla riforma fiscale sarà esercitata entro il 2012, ha spiegato il ministro, aggiungendo che nel caso il cui la delega non dovesse essere attuata “ci impegnamo in alternativa al blocco del 15% di tutti i regimi di assistenza fiscale”. “Nel 2013 – ha aggiunto – noi ci presenteremo con la delega chi non ci crede deve avere idee alternative”.”Centreremo il pareggio di bilancio” – Con la manovra economica l'Italia riuscirà a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014: ne è sicuro Tremonti. “Siamo totalmente convinti – ha assicurato infatti il ministro – che quanto disposto con questa manovra ci porta linearmente e strutturalmente sul sentiero di arrivo al pareggio di bilancio. E se sei al pareggio, il debito scende automaticamente”. “L'Italia – ha aggiunto il ministro nella conferenza stampa al Tesoro – ha una tradizione di perfetto centramento degli obiettivi di bilancio europei”. 06 luglio 2011Redazione Tiscali

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