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Lettera aperta a Siim Kallas

Spettabile Commissario europeo per i Trasporti Siim Kallas,
le scrivo per metterla al corrente, se già non lo fosse, che lei ha una grande responsabilità nei confronti degli abitanti della Valle di Susa e, più in generale, verso gli italiani. Il traforo che dovrebbe collegare la Torino Lione è inutile in quanto le merci, si parla infatti di TAC (Treni ad Alta Capacità) e non di TAV, che transitano per l'attuale tratta ferroviaria Torino-Modane sono in costante diminuzione da anni e tutte le previsioni per il futuro confermano l'attuale tendenza. I lavori dovrebbero durare almeno vent'anni e nessun economista o esperto di collegamenti al mondo può dire quali saranno le necessità dei trasporti nel 2032. Io e lei forse non ci saremo più, ma rimarranno i figli e i nipoti di una valle sventrata e già oggi stuprata dalla militarizzazione, i cui abitanti, figli della civile Europa alpina, sono trattati alla stregua di criminali senza avere alcuna colpa se non quella di voler difendere la loro terra dalla distruzione e dalla speculazione e la salute delle prossime generazioni. Lo scavo infatti disperderebbe grandi quantità di amianto, come riportato in più occasioni da personale medico.
I politici italiani si fanno scudo dell'Europa, ma in realtà dalla UE vogliono solo i soldi, 672 milioni, maledetti e subito. Poi si vedrà. Il costo dell'opera è stimato in 22 miliardi tutti a carico della collettività, nessuna azienda privata investirebbe miliardi senza un ritorno economico. L'Italia è pericolosamente vicina al default e il ministro dell'Economia Tremonti ha chiesto e ottenuto 47 miliardi tra tagli di spesa sociale e nuove tasse. Poteva, senza il fardello di questa opera mostruosa e inutile, chiedere metà dei sacrifici agli italiani o destinare 22 miliardi allo sviluppo del tessuto industriale del Piemonte e del Paese.
Il prossimo 6 luglio ci sarà la conferenza intergovernativa Italia-Francia sulla TAC in Val di Susa. Lei ha fatto sapere, attraverso la sua portavoce Helen Kearns, che non sono ancora rispettate le tre condizioni fissate per ottenere i fondi europei: apertura del cantiere per il tunnel esplorativo di 7,5 chilometri della Maddalena, l’approvazione dei nuovi progetti e la firma di un accordo bilaterale sulla ripartizione dei costi finanziari dell’opera. Ci sono però anche una quarta e una quinta condizione che lei dovrebbe valutare: l'utilità dell'opera che non ha alcun presupposto e il consenso dei valsusini che in quella valle vivono da secoli e che, prima di ora, prima di questa colossale truffa nei confronti della UE e degli italiani, era stata occupata una sola volta nella Storia moderna: dai nazifascisti. Spero che lei si schieri per l'Europa dei popoli e non per quella degli affaristi e delle lobby. Se lo farà, le sarò eternamente grato.” Beppe Grillo

P.S. Scrivi al Commissario per i Trasporti europeo Siim Kallas per chiedergli di bloccare la Tav in Val di Susa: CAB-KALLAS-WEB-FEEDBACK@ec.europa.eu

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