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L’ostia consacrata a Silvio Berlusconi

C'è sempre qualcuno che protesta e s'indigna quando un sacerdote non rifiuta l'eucaristia a Silvio Berlusconi, ed è giusto indignarsi qualora quello stesso sacerdote faccia discriminazioni, negando la comunione ad altre persone. Ciò detto, la Chiesa sbaglia a negare l'eucaristia a chiunque la chieda, giacché si mette in una posizione diversa da Cristo. Gesù, infatti, nell’ultima Cena, spezza il pane e lo offre ai discepoli tutti, compreso chi si trovava in una situazione di peccato ben più grave di quella di un divorziato risposato: Giuda. Se glielo avesse negato, certamente gli evangelisti lo avrebbero riferito. Quando disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi. Fate questo in memoria di me» (cf Luca 22,19), non pose nessuna condizione alla distribuzione del pane spezzato. Nel miracolo della moltiplicazione dei pani, Gesù, dando incarico agli apostoli di distribuire alla folla pane e pesci, non disse loro di distinguere tra giusti e peccatori. Giovanni riferisce che il Signore lavò i piedi anche a chi non capiva il suo gesto: «Arriva dunque a Simon Pietro. Gli dice: Signore, tu mi lavi i piedi? Gli rispose Gesù: Ciò che io ti faccio, tu ora non lo sai; lo comprenderai in seguito (Gv 13,6-7). E lavò i piedi anche a chi non era puro (cf Gv 13,11). Anche il peccatore (peccatore secondo la Chiesa) che riceve l'ostia consacrata, potrebbe comprendere in seguito.

Renato Pierri

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