Il Beato Giovanni Paolo II, il Papa dei diritti umani all’ONU
Il 20 giugno la Sala dell’Assemblea del Palazzo delle Nazioni Unite ha ospitato un evento dedicato all’azione svolta dal Beato Karol Wojtyla per promuovere e difendere i diritti umani.
Il Direttore Generale dell’Ufficio di Ginevra delle Nazioni Unite (ONUG), il kazako Kassim-Jomart Tokajev, nelle vesti di padrone di casa ha aperto la manifestazione dando testimonianza dell’entusiasmo con cui la popolazione kazaka accolse l’allora Papa nella sua visita pastorale del settembre 2001, prova evidente del carisma di cui Giovanni Paolo II ha goduto durante il suo pontificato.
Sotto la presidenza dei co-organizzatori dell’evento, il Nunzio Apostolico, Monsignor Silvano Tomasi, e l’Ambasciatore di Polonia presso l’ONUG, Remigiusz Henezel, i lavori si sono aperti con un messaggio del Cardinale Bertone che, tra l’altro, ha sottolineato la particolare sensibilità di Giovanni Paolo II sul tema dei diritti umani, avendo egli avuto conoscenza diretta di due dei maggiori sistemi politici che nel secolo scorso si sono distinti per aver negato tali diritti, il nazismo e il comunismo.
E’ seguito un filmato della RAI sulle visite di Giovanni Paolo II alle Nazioni Unite, a New York e a Ginevra, dove si pronunciò in difesa della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Aspetti particolari della vita e del magistero del Papa polacco sono stati illustrati dagli oratori intervenuti: Hanna Suchocka, Ambasciatore di Polonia presso la Santa Sede, l’Arcivescovo di Lione, Cardinale Philippe Barbarin, e Mordechay Lewy, Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede.
La prima ha sottolineato il ruolo svolto da Karol Wojtyla nei cambiamenti sociali e politici che hanno interessato, in particolare, la Polonia e il resto dell’Europa dell’Est e che hanno permesso a popoli in sofferenza di progredire in termini di dignità umana e di acquisire la libertà religiosa.
Il Cardinale Barbarin ha ricordato l’appello lanciato a Ouagadougou al sostegno degli affamati dei Paesi poveri dell’Africa e alla rivendicazione del loro diritto alla dignità umana e alla sicurezza della vita.
L’intervento dell’Amb. Levy è stato invece centrato sull’attenzione di Wojtyla ai rapporti con l’ebraismo e alla storica visita alla sinagoga di Roma dove definì gli ebrei “fratelli maggiori”.
Un concerto eseguito al piano dal Maestro Michael Szymanowski, con brani di Paderewski e Chopin, ha chiuso la manifestazione che ha visto la grande Sala dell’Assemblea gremita di pubblico attento ed emotivamente coinvolto.
Una mostra interessante ed attraente è stata inaugurata per l’occasione nell’atrio delle Nazioni Unite: “Il Papa Pellegrino: Giovanni Paolo II sui francobolli del mondo, 1978-2005.”
Il Papa Giovanni Paolo II, ha osservato Mons. Tomasi, è stato per 27 anni un protagonista della storia contemporanea ben presente sulla scena mondiale. Ha voluto fare dei diritti umani, a cui ha dato piena cittadinanza nella dottrina sociale della Chiesa, espressione moderna dell’amore del prossimo e la strada per garantire la pace e il bene comune della famiglia umana.
M.A.
Nella foto da sinistra l'ambasciatore di Polonia presso l'ONU, Remgiusz A. Henczel, il Nunzio Apostolico presso l'ONU, Mons. Silvano Maria Tomasi e il Rev. Prof. Waldemar Chrostowski, proprietario della collezione filatelica: Il Papa Pellegrino: Giovanni Paolo II sui francobolli del mondo, 1978-2005.