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Pdl, Alfano proclamato segretario del partito. Berlusconi: "Italiani dovrebbero farci un monumento"

Silvio Berlusconi avrebbe voluto “incoronare” Angelino Alfano per acclamazione, come nella migliore tradizione del Pdl. E l'acclamazione c'è stata. Ma il coordinatore del Pdl Denis Verdini, probabilmente per evitare polemiche successive, lo ha invitato a indire la votazione. “Presidente – lo ha esortato – fai votare anche il segretario, da presidente indici la votazione”. Il presidente del Consiglio allora si è così rivolto alla platea dei delegati del Consiglio Nazionale: “Cari amici, sono emozionato perché sapete con quanta passione ho preso la decisione di scendere in campo lasciando una professione che mi piaceva moltissimo e sapete che non mi hanno fatto mancare niente in questi anni dagli attacchi patrimoniali a quelli fisici. Ho sacrificato all'altare della libertà tutto questo. È un periodo intenso e difficile della mia vita ma oggi con questa straordinaria unità mi ripagate di tutto questo. Vi ringrazio di cuore e – ha concluso tra la platea che ha urlato 'Silvio, Silvio' – vi invito a dare il vostro consenso alla elezione di Alfano a segretario politico del Pdl”.Alfano: “Sono emozionato, in politica grazie a Berlusconi” – “Io non credo sia un atto di debolezza confessare in pubblico un'emozione. E per questo vi dico che sono molto, molto, emozionato”. Sono queste le prime parole pronunciate da Angelino Alfano appena nominato segretario nazionale del Pdl dal Consiglio nazionale. “Questa mattina – ha raccontato – mio papà mi ha portato il fac simile, il santino della mia prima campagna elettorale, quella al consiglio provinciale di Agrigento nel '94. Era la primavera bellissima del '94 e io ero un ragazzo di 23 anni che aveva appena finito gli studi a Milano e si era ritrasferto per amore della sua terra in Sicilia. Vidi in tv un imprenditore che aveva il sole in tasca, sentì una musica straordinaria che emozionò milioni di italiani. Vedendo quell'uomo decisi unilateralmente di aderire a Forza Italia”.Alfano: “Continueremo ad esserci, oggi è nuovo inizio” – Il Pdl continuerà ad esistere e l'elezione di Angelino Alfano a segretario politico è un nuovo inizio. Lo ha detto il ministro della Giustizia. “Questo è un nuovo inizio – ha detto – ma prima di dare una risposta chi chiede che tipo di partito vorrei che noi fossimo voglio ringraziare i tre coordinatori Verdini, Bondi e La Russa, li ringrazio di cuore”. Quindi Alfano ha ringraziato Claudio Scajola e Altero Matteoli. “A quelli che ritengono che il Cn non sia un organo legittimato e legittimante nessuna elezione – ha sottolineato Alfano -non sanno che qui ci sono circa 400 parlamentari della Repubblica, sindaci di città, di capoluogo, ci sono quelli che hanno i voti, qui sono rappresentati milioni di storie di cittadini che hanno votato per noi: a questo popolo vogliamo dare una certezza, che noi continueremo ad esserci, non perché ci siamo e ci saremo noi ma perché ci sono i nostri valori, valori che abbiamo inventato noi”.Alfano: “Voglio un partito di onesti, non tutti lo sono” – “Noi dobbiamo lavorare per un partito degli onesti. Lei, Presidente, è stato perseguitato dalla giustizia, perché nel 1994 aveva 58 anni ed è impossibile che prima non le era successo niente e poi di tutto in riferimento a fatti precedenti. Ma per questo dobbiamo dire che non tutti lo sono (onesti, ndr) con onestà dobbiamo dirlo”. E' quanto ha sottolineato il neo segretario del Pdl Angelino Alfano, raccogliendo l'ovazione della platea che è scattata in piedi. Il partito, ha aggiunto, deve “essere un partito della partecipazione”, “che costi poco, quasi gratis”, “in modo tale che vinca chi ha la gente e i voti, non i soldi”. Poi Alfano ha rivendicato comunque che il Pdl ha rappresentato “il partito degli onesti”.E poi attacca l'opposizione: “Sinistra ha solo Costituzione, noi in più i valori” – Il neo eletto segretario del Pdl sferra un attacco al centrosinistra sottolineando come si riconosca soltanto nella Costituzione, mentre “noi in più abbiamo i valori”. “Gli ultimi 16 anni – ha detto Alfano – sono stati governati 8 dal centrodestra e 8 dal centrosinistra. Poi non è colpa nostra se loro hanno avuto in questi anni Occhetto, Prodi, D'Alema, D'Alema bis, Amato, poi Rutelli candidato e noi sempre Berlusconi. Mica è stato sorteggiato, ha vinto. Non è colpa nostra se gli italiani si ricordano più di lui mentre a sinistra c'è un indice di volatità dei leader superiore alle borse asiatiche. La sinistra ha avuto due volte la chance di governare ma ha creato instabilità e non riforme. Oggi la sinistra è prigioniera di tre radicalismo: etico, sociale e giudiziario. E alle ultime elezioni non è la nostra opposizione parlamentare ad avere vinto ma questi tre radicalismi. Infatti Veltroni aveva concepito le primarie per dare un taglio a questo caravan serraglio…”. Quindi ha detto ancora: “Noi abbiamo messo sempre al centro un valore, loro asinelli, querce, ulivi. Hanno avuto animali e piante al posto di un valore. Chiedetevi il perché non vanno mai oltre al riconoscersi nella Costituzione. E' come se una squadra di calcio invece di chiamarsi con il nome si chiama col regolamento. Loro appena vanno oltre la Costituzione litigano. Noi in più abbiamo i valori. Qualcuno di voi in questi tre anni di opposizione a Berlusconi a parte i vari tifi da Spatuzza in poi ha capito qual era la proposta alternativa?”.Alfano anticipa le proprie intenzioni di dimettersi da ministro – “Sono convinto di avere servito bene le istituzioni con onore e con decoro. Ma ora per restituire” un pari impegno “al partito, sceglierò di dimettermi da ministro non appena il codice antimafia e la semplificazione dei riti saranno approvati”. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nel suo discorso di insediamento da segretario del Pdl. “Scenderò senza rimpianti – ha aggiunto – dalla scaletta del volo di Stato per riprendere il cammino con voi su treni, macchine, autobus”. Alfano ha sottolineato che prima di lui leader del centrosinistra non hanno fatto altrettanto, mantenendo incarichi di governo.Berlusconi: “Gli italiani dovrebbero farci un monumento” – All'apertura del congresso il presidente del Consiglio ha toccato più temi a lui cari. “Siamo ancora il primo partito, checché ne dica il Pd. Bisogna riconquistare i nostri elettori, che sono solo indecisi, non sono andati da un'altra parte”. “Io credo, e ne sono intimamente convinto, che gli italiani consapevoli e non viziati dalla rappresentazione che della nostra azione è stata fatta dai media, e so che nel dirlo per taluni sto sfiorando il senso del ridicolo, dovrebbero farci un monumento. Noi – ha aggiunto il premier parlando della crisi – siamo riusciti a fare meglio degli altri. Siamo riusciti in una situazione difficile a non dover assumere nessuna delle misure che gli altri hanno dovuto assumere”.Il premier: “Siamo una grande forza politica, anche se i signori del Pd dicono il contrario: a noi risulta che il Pdl è ancora al 30% e che ha grande possibilità di crescere”. “Basta una cosa semplice – ha aggiunto – riconquistare i nostri elettori che subendo la pressione instancabile, quotidiana, dei mezzi di informazione, della Rai, hanno avuto dubbi e si sono messi tra gli indecisi. Nessuno di loro è passato ad un'altra formazione politica però”. “Abbiamo ancora – ha concluso il premier – un vasto margine di crescita. Possiamo riconquistare il 41% del dopo elezioni politiche. Non dispero che possa essere possibile essere il primo partito di maggioranza relativa nel paese”.”In questa legislatura abbiamo vinto sempre, eccetto l'ultima volta: siamo venuti meno, probabilmente i candidati non erano il meglio che si potesse presentare contro la morsa implacabile comunicativa della tv di Stato”, ha commentato il premier. “Non so se avete visto le puntate di Ballarò e Annozero prima delle elezioni amministrative”. Poi ha aggiunto: “Nei referendum ha vinto la paura dopo gli episodi del Giappone. Potevamo evitare questo referendum, ma abbiamo ritenuto che essendo il nucleare necessario per il futuro del mondo, non volevano avere la resposabilità” di decretarne la fine, perché “tra 10 o 20 anni avrebbero caricato questo governo di questa responsabilità”. “Gli italiani hanno deciso, il voto del referendum non attiene alla simpatia e alla vicinanza politica al nostro partito. Le amministrative devono incoraggiarci a un nuovo inizio e a una nuova capacità comunicativa e a usare la Rete”.Berlusconi: “Affrontare i prossimi 18 mesi con umiltà” – “Abbiamo davanti 18 mesi di lavoro” che devono essere “contrassegnati dall'umiltà che prima non avevamo: è un impegno prioritario”, ha detto il premier. “Dobbiamo riorganizzarci – ha esortato – siamo stati distratti dalla diaspora. Ora è alle spalle, dobbiamo ripartire per consolidarci al centro e sul territorio. Dobbiamo preparare, meglio di quelle recenti, in maniera puntuale le prossime elezioni amministrative che si terranno l'anno prossimo e saranno prodromiche alle politiche del 2013. Dobbiamo segnare dei punti a nostro favore”.Berlusconi sulla Manovra: “Ho ceduto a Tremonti su bollo, mi ha ricattato” – “Ieri abbiamo messo a punto una manovra. Ho ceduto a un qualcosa che era contro il nostro programma elettorale, il bollo sulle auto: è l'unica cosa contro il programma, ma un signore di cui avete sentito parlare molto, Giulio Tremonti, mi ha ricattato con un ragionamento ficcante dicendomi che un piccolo sacrificio poteva essere accettato da chi ha auto di grossa cilindrata. Solo questo è contro il nostro programma”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando al Consiglio nazionale, sorridendo nel passaggio dedicato al ministro dell'Economia.Berlusconi: “Aperti a buoni consigli, anche dall'opposizione” – “In Parlamento siamo aperti non agli emendamenti di parte, egoistici e localistici ma ai buoni consigli che vengano dai nostri o dall'opposizione”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando della manovra approvata ieri dal Cdm. “Il buon senso del buon padre di famiglia con cui abbiamo approvato questa manovra – ha aggiunto – continuerà anche in Parlamento: saremo lì ad accettare eventuali consigli, suggerimenti, per migliorare nella direzione dello sviluppo e mantenendo il rigore dei conti la manovra affinché i mercati non possano aggredirci, essendo pronti a scagliarsi su ogni preda in difficoltà”. Quindi Berlusconi ha ribadito che il governo porrà la fiducia sulla manovra, “sul provvedimento che uscirà dalle Commissioni contenente magari suggerimenti migliorativi”.Il Cavaliere sulle intercettazioni: “Violata la privacy, presto una legge” – Il premier Silvio Berlusconi promette “presto” la riforma della giustizia e delle intercettazioni. Parlando nel corso del consiglio nazionale del Pdl, il Cavaliere ha detto: “La riforma della giustizia è indispensabile, tutti voi ne avete contezza. Probabilmente a latere ci sarà la regolamentazione delle intercettazioni. Non è paese civile quello in cui i cittadini quando alzano il telefono devono temere che le comunicazioni siano violate e pubblicate dai giornali e ripetute dalle televisioni”. “Credo che tutti gli italiani sentono la compressione del diritto alla privacy e della libertà. Dovremo operare presto per l'approvazione di questa legge”.Premier: “Consulta non deve più vanificare volontà popolo” – Il presidente del Consiglio ha ribadito la volontà di portare avanti una riforma costituzionale per dare “al governo i poteri che hanno tutti i governi delle democrazie europee e per ripartire al meglio i poteri affinché il Parlamento sia sovrano e non possa esserci l'attuale possibilità per la Corte Costituzionale di vanificare la volontà del popolo”. Il premier ha spiegato che “se una legge non piace alla magistratura di sinistra, alla corrente di magistratura democratica, ai suoi pm può essere impugnata, mandata alla Consulta: lì per il sistema di elezione dei suoi membri oggi 11 appartengono all'area di sinistra e 4 all'area di centrodestra. Su insistenza e pressione dei giudici quindi abroga normalmente una legge sulla quale il Parlamento, detentore della sovranità aveva lavorato per due anni. Qualche cittadino cui ho spiegato questo sistema mi ha detto: ma allora è inutile andare a votare”.01 luglio 2011Redazione Tiscali

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