Site icon archivio di politicamentecorretto.com

"L’All-Star Game non poteva non tenersi a Nettuno, una città  che non può prescindere dal baseball"

Con queste parole il primo cittadino tirrenico ha presentato il grande evento che si terrà allo “Steno Borghese”. Sulla stessa linea il manager azzurro Marco Mazzieri: “A Nettuno la passione per questo sport non è paragonabile in Italia e lo è in pochi altri luoghi del mondo”

Presentato ufficialmente nella Sala Consiliare del Comune di Nettuno l'All-Star Game che si terrà venerdì 1 luglio allo stadio “Steno Borghese”.
Insieme ai padroni di casa Alessio Chiavetta, sindaco della cittadina tirrenica, e Ruggero Bagialemani, manager della Danesi e bench coach della squadra All-Star, si sono seduti al tavolo delle interviste lo skipper azzurro Marco Mazzieri, il batting coach Frank Catalanotto e Giuseppe Mazzanti in rappresentanza della squadra.
A fare gli onori di casa il sindaco Alessio Chiavetta che ha sottolineato quello speciale legame che c'è tra il baseball e Nettuno mettendo in evidenza un pizzico di orgoglio per essere i primi ad ospitare un evento di tale portata: “Un avvenimento come il primo All-Star Game del baseball non poteva che tenersi a Nettuno, una città che non può prescindere dal baseball, come già dimostrato per il Mondiale 2009. Vogliamo essere un punto di riferimento fisso per il baseball italiano – ha proseguito il primo cittadino – e sono certo che venerdì sera ci sarà una presenza massiccia di pubblico sugli spalti dello Steno Borghese. Non dimentichiamo poi che la presenza della nazionale è importante anche per i nostri ragazzi che ovviamente ambiscono tutti a vestire i colori azzurri”.
Il manager azzurro Marco Mazzieri guarda molto più all'aspetto tecnico della manifestazione non dimenticando però parole di elogio per la città: “Siamo orgogliosi di essere qui. Come sottolineato dal sindaco, il primo All-Star Game non poteva che essere disputato a Nettuno, dove la passione per questo sport non è paragonabile in Italia e lo è in pochi altri luoghi del mondo. Per la nazionale è comunque un'occasione importante per stare insieme e per vedere qualche volto nuovo”. Un occhio poi è andato sul prossimo impegno ufficiale di Panama: “Dovrò consegnare la lista per la Baseball World Cup di ottobre il 31 agosto e il raduno di questi giorni sarà l'unica volta in cui saremo insieme prima del ritiro di settembre. Spero di poter scegliere per il meglio, ho un gruppo di 40 giocatori da cui attingere i 24 per la lista”.
Alla sua seconda esperienza come coach della Nazionale, la prima in un impegno ufficiale, l'ex-MLB Frank Catalanotto dimostra di essere già dentro al gruppo azzurro: “Grazie a Marco e alla Nazionale posso far parte di questo evento. Sarà bello vedere l'Italia affrontare i migliori giocatori del campionato. Amo vedere i giocatori italiani per la passione che mettono nel gioco e spero possano migliorarsi ancora – spiega l'italo-americano con oltre 1200 presenze in Grande Lega – Nelle due edizioni del World Baseball Classic del 2006 e del 2009 cui ho partecipato ho visto giocatori crescere e quanto sia bravo Mazzieri a guidarli sul campo. Sono felice di far parte di questo staff tecnico”.
Tocca a Ruggero Bagialemani chiudere l'incontro con i giornalisti e l'attuale manager della Danesi inizia con una riflessione: “E' la prima volta che gioco contro l'Italia, non ci avevo pensato – ma poi guarda all'evento e aggiunge – L'importante è che questa non sia solo la prima di un All Star Game, ma che abbia un seguito, che diventi un appuntamento fisso. Ci sarà da divertirsi e noi ( All-Star Team, ndr) cercheremo di mettere in difficoltà Marco, visto che io non scendo mai in campo per perdere”.

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Exit mobile version