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LEGGE ELETTORALE: RICOMINCIAMO DA TRE

Rappresentanza parlamentare, partecipazione diretta e stabilita’ legislativa.Quando il legislatore e’ portato per forza maggiore come nel caso odierno ad elaborare una nuova legge elettorale, deve ( o dovrebbe) tener conto di tre punti salienti per la nostra democrazia. (1) La Repubblica italiana e’ rappresentativa con un parlamento sovrano. (2) La Repubblica italiana e’ partecipativa e la sovranita’ apartiene al popolo. (3) La Repubbica e la democrazia italiana per sopravvivere e governare bene ha bisogno di stabilita’ legislativa, che duri 5 anni.

Rappresentanza parlamentare

Un qualsiasi commentatore e analista politico ha potuto constatare che negli ultimi 5 anni di legislatura il parlamento e’ stato del tutto delegittimato da decreti e voti di fiducie. Anche se questo puo’ apparire legittimo e costituzionale per molti ( sopratutto politici e qualche politicante di passaggio) la prassi in base agli articoli 77 e 96 dimostrerebbero il contrario. All’ articolo 77:

” Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.

Quando, in casi straordinari di necessità e d'urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni .

I decreti perdono efficacia sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.
Qui occorre riformulare il regolamento parlamentare, non si puo’ delegare alla sola maggioranza o al governo la nececissita’ e l’ urgenza dei decreti, onde evitare che il legislatore abbia carta bianca alle leggi ad personam. Quindi e’ necessario che sia la Corte Costituzionale, organo indipendente ed autonomo a verificarne la necessita e la reale l’ urgenza. Per avere in effetti un parlamento sovrano e rappresentativo, c’e’ bisogno che i voti di fiducia vengano aboliti, tra l’ altro non previsti dalla Costituzione e in decenni si e’ fatto un uso improprio della articolo 94 :”

Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.

Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.

Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.

Il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.

La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.

Partecipazione diretta

Ultimamente il popolo e’ reso conto ( vedi referendums) che la nostra Repubbica al di la’ di essere una democrazia rappresentativa e’ anche diretta. Qui dopo i continui fallimenti dei referendum abrogativi voluti ad hoc dai partiti e leaders politici, occorre che il legislatore riformuli l’ articolo 75 e abrogare il quorum; e stiamo certi in futuro non assisteremo piu’ a leggi ad personam. Occorre altresi’ che vengano ripristinati e parificati (1) le iniziative legislativi popolari (art. 71), dando alle stesse priorita’ come se fossere leggi odinarie. (2) Le petizioni di conume necessita’( negli ultimi 3 anni ho avuto modi di leggre almeno 12 resoconti stenografici ed alcune centinaia di petizioni di comuni mortali, che se ascoltate e abbinate a disegni di legge di gran lunga eguali se non migliori di quelle dei parlamentari)

Stabilita’ legislativa

L’ uso improprio da parte del parlamentare del mandato sena vincoli, in decenni ha fatto si che il nostro Paese diventasse ingovernabile e..lasciatemelo dire “la prima vera porcata parlamentare”. Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. Qui andiamo indietro alla domanda di un milione di euro:” Chi controlla il controllore?”. Nessuno nemmeno, il “mandato imperiale” con i voti di fiducia!!! Il parlamentare e’ lasciato libero di trasformarsi a proprio uso e consumo, saltando da un partito o gruppo parlamenatre Occorrono delle regole precise al riguardo e questo puo’ avvenire solo. Come gia’ detto, abolendo i voti di fiducia lasciando libero il parlamentare di votare senza vincoli di mandato alcuno, il parlamentare dissidente si dimette e lascia il suo posto ai primi dei non eletti.

Vorrei ricordare che in base al quarto comma dell’ articolo 94:” Il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.” Faccio presente ai parlamentari e a coloro che leggeranno che l’ obiettivo primario dei nostri padri, nel sancire il mandato senza vincoli, era quello di garantire leggi eguali per tutti. Come narra un altro articolo della nostra Costituzione e concludo:” È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Invito come al solito ( ad una lunga) riflessione…

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