Il responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti : “Un servizio del genere a costi sociali bassi consentirebbe anche a persone in condizioni disagiate di avere sempre sotto controllo la famiglia e non lasciare abbandonati i ragazzi al proprio destino”
“Ottima l’iniziativa da parte dell’assessorato ai servizi sociali del Comune di Genova, che ha dimostrato estrema sensibilità sia nei confronti delle famiglie con disagio con bambini e ragazzi che hanno esigenze importanti, sia per i cosiddetti ‘nonni-sitter’, che in questa maniera avranno modo di trovare un impegno nuovo, orientato nel sociale, in grado di diventare molto gratificante per loro oltre che utile per la società stessa”.
Parole di approvazione quelle espresse da Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, sul progetto :“ Ho trovato un nuovo nonno”. L’idea sinergica da parte del Comune di Genova, in collaborazione con l’associazione Auser, prevede l’invio a sostegno di famiglie in difficoltà di un pensionato, un nonno, in grado di badare ai ragazzi e supportare la famiglia quotidianamente, quando i genitori sono impegnati al lavoro.
“Un’idea ottima, specialmente in un momento particolare quale quello estivo – prosegue Ferraioli – in cui le famiglie con difficoltà conclamate e quelle con disagi dovuti ad impegni lavorativi, vengono caricate di costi esagerati per tenere i loro piccoli sotto controllo. Le spese per un servizio di baby sitting, di un asilo nido o di una scuola estiva sono sovente particolarmente onerose. Ovviamente – sottolinea l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – un servizio del genere a costi sociali bassi consentirebbe anche a persone in condizioni disagiate di avere sempre sotto controllo la famiglia e non lasciare abbandonati i ragazzi al loro destino, costretti in casa da soli durante la mattinata quando la madre, spesso per ragioni economiche, è al lavoro”.
Agli anziani ritenuti idonei, sarà garantito dal Comune un rimborso spese dai 150 ai 360 euro, ulteriore stimolo per supportare lo sviluppo del progetto. Un modo concreto per avvicinare le generazioni, ridurre la solitudine e valorizzare la figura degli anziani nella società.
“Siamo di fronte – valuta Ferraioli – ad una proposta importante dal punto di vista sociale per entrambe le categorie coinvolte, in primo luogo per i nuclei famigliari,che si troverebbero sostenuti nello svolgere i loro oneri. Consideriamo inoltre che l’intervento di un nonno, in grado di rappresentare una maturità diversa, significherebbe concreta collaborazione anche morale in condizioni di forte disagio. Certamente – prosegue – non tutti i pensionati saranno adatti a svolgere questo compito, e l’Auser farà senza dubbio delle selezione adeguate. Un simile incarico è importante anche per gli anziani stessi, l’occasione per ritrovare in età da pensione uno nuovo stimolo lavorativo in grado di farli sentire utili e validi per la società tutta. Come Italia dei Diritti – chiosa Ferraioli- auspichiamo che tale iniziativa venga presa come esempio da tutti gli altri comuni della regione Liguria ed estesa a livello nazionale”
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