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PREMIO DI MAGGIORANZA TRASFORMATO IN PREMIO DI…TRANSUMANZA. COME INTERPRETARE IL IL “ TETE à  TETE ” FRA BERLUSCONI E DI PIETRO ?

Ho appena finito di ascoltare dalla diretta del parlamento i vari interventi dei capi-gruppo in relazione alla ”composizione ibrida” della maggioranza di governo, in applicazione alla richiesta del Presidente della Repubblica.

Devo dire con assoluta schiettezza che io, al posto di Berlusconi, avrei provato una tale vergogna da prendere il primo volo per una destinazione sconosciuta per poi non fare più ritorno. I suoi addetti infatti hanno detto le solite cose stucchevoli, mentre Berlusconi, fra uno sbadiglio e l’altro di Bossi, sembrava recitare la poesia appena imparata a memoria ….come uno scolaro di prima elementare. Una “poesia” trita e ritrita, con le stesse parole, che egli racconta ormai da un decennio. Le opposizioni, questa volta, (il che è tutto dire) hanno fatto finalmente vedere che esistono: infatti, mai come in questa occasione, si sono fatte sentire con argomentazioni rocciose, inscalfibili ed oggettive, anche chiarendosi fra loro. Di Pietro è stato chiaro con Bersani and co., eccependo che il centro-sinistra sta vivendo in stand-by e non si può più attendere, “neanche un minuto”. Non vorrei che, anche questa volta, con tutto il vento in poppa e con i sondaggi favorevolissimi, il miraggio della leadership in capo al centro-sinistra facesse crollare il palco. Il che sarebbe una tragedia definitiva per l’Italia.
Dall’altra parte, abbiamo assistito ad una rappresentazione di un quadro politico di maggioranza ormai visibilmente alla deriva, allo sbando, senza argomentazioni valide, in un contesto di autocelebrazioni che, solo per rispetto al luogo istituzionale, non si scostano dalle tragi-comiche interpretazioni teatrali di basso livello.
Pd., Idv, Centro, questa volta hanno sparato delle cartucce dialettiche che dovrebbero aver perforato il corpo di quei 316-320 “ibernati”, messi lì a pagamento per pigiare un bottone, i quali, come ha detto scherzosamente Bersani, hanno trasformato il premio di maggioranza in premio di…transumanza, definendo il governo un trio “Berluscono-Bossi-Scilipoti”.
In sintesi ormai esiste una maggioranza esistente solo in base alla legge ferrea di pochi numeri striminziti ed un’opposizione che, in questa occasione, le ha dette tutte e di più… lasciando intravvedere uno spiraglio per un cambiamento a scadenza mandato. O forse anche prima se…

Una scena non proprio usuale però mi ha fatto impressione. Ho visto Berlusconi lasciare il suo posto per sedersi accanto allo scranno di Di Pietro. Non so cosa si saranno detti anche perché, se non altro per i precedenti, detto avvicinamento non avrebbe potuto avere i connotati diversi da una lotta…greco-romana, ma di certo mi è possibile abbozzare una interpretazione in chiave psicanalitica. Che a mio avviso è la seguente.
Ormai Berlusconi sa di essere alla merce degli eventi, sa che sta navigando a vista e che ogni giorno potrebbe sbattere contro uno scoglio per cui, perduto per perduto, anche un semplice avvicinamento fisico al suo principale oppositore, potrebbe essere messere in atto e quindi interpretato come un gesto volto a disarmare psicologicamente l’antagonista… un gesto intriso di odio e “fratellanza cristiana”, per dimostrare che vince sempre l’amore, insomma una sorta di marketing psicologico mutuato da quello commerciale di cui il premier è maestro in assoluto.

Spero che Di Pietro non abbia abboccato, in quanto l’amore di cui ha già parlato Berlusconi, va oltre anche a quello delle tristemente famose serate di Arcore….

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