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FOCUS IDV 23 GIUGNO

CENTROSINISTRA: DI PIETRO, DA NOI PRIMO PASSO,ORA TOCCA A PD (ANSA) – ROMA, 23 GIU – ''L'unita' va cercata anche attraverso riunioni formali e assunzioni di responsabilita'. Noi il primo passo in avanti lo abbiamo fatto, ora tocca al Pd''. Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, torna a spiegare ai giornalisti il senso del suo intervento in Aula ieri alla Camera e il perche' si sia rivolto a Bersani in quel modo . ''Bersani – sottolinea Di Pietro – e' il leader del partito di maggioranza relativa e noi gli riconosciamo assolutamente questo ruolo. Ma proprio per questo gli ricordiamo che tocca a lui farsi promotore di una coalizione che risulti davvero alternativa a questo governo''. ''Abbiamo chiesto a Bersani – ribadisce l'ex ministro – di costruire una vera alternativa basata su un programma preciso, indicando anche una squadra. Nel momento in cui implodera' Berlusconi noi dobbiamo essere pronti per dire al Paese cosa sappiamo e intendiamo fare''. ''Ieri – dichiara ancora Di Pietro – abbiamo deciso di parlare con il cuore in mano agli elettori e con il cuore in mano abbiamo denunciato le gravi inadempienze di questo governo piduista e abbiamo reso noto una volta per tutte che noi siamo pronti ad indicare le nostre proposte in tema di economia, lavoro, giustizia, etc. Ma vogliamo sapere anche dal partito di maggioranza relativa cosa intende fare e come vuole costruire una squadra''. L'Idv sta chiedendo a Bersani di riunire le opposizioni e di mostrare unita'? ''Io gli chiedo di partire. Unita' significa costruire insieme qualcosa e non stare in silenzio''. Dopo che gli elettori ci hanno fatto capire con chiarezza che la politica di Berlusconi non gli va bene – conclude – dobbiamo cercare l'unita' anche attraverso riunioni formali ed assunzioni di responsabilita'. Altrimenti facciamo solo le belle statuine che prendono lo stipendio…''.(ANSA).

Idv/ Di Pietro: Ora in campo Idv2 per realizzare alternativa Pronti a confronto premiership Bersani.Meglio se c'è anche centro Roma, 23 giu. (TMNews) – “Siamo orgogliosi di aver fatto qualcosa di concreto per il Paese. Se non ci saranno le centrali nucleari, se la legge resta uguale per tutti, è anche perché noi dell`IdV abbiamo creduto ai referendum e abbiamo raccolto le firme. Ma non voglio mettere il cappello sopra niente, lo lascio fare a qualcun altro. Da qui voglio ripartire con un IdV2 che, dopo aver dimostrato di saper fare opposizione, dimostra di saper costruire un`alternativa. Con umiltà. Anche facendo passi indietro”. Il leader dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, con una intervita al Manifesto, rilancia la rifondazione del suo partito, in nome di una realizzazione rapida di un'alternativa di Governo chiara di centrosinistra “Siamo disposti – ha detto Di Pietro sulla possibile premiership unitaria del leader Pd Pierluigi Bersani – a ragionare su tutto. Che lui sia il candidato, come leader del primo partito dell`opposizione, ha una logica. Se invece vuol fare le primarie, va bene lo stesso. Pur che si parta subito. Gli chiedo di partire. Che ci sia l`opposizione lo sappiamo, ma l`alternativa non c`è. E se non c`è l`alternativa, non possiamo neanche più permetterci di criticare Berlusconi””. Nessun problema, per Di Pietro, a fa partecipare alal costruzione dell'alternativa di centrosinistra anche Udc, Fli ed Api, a condizione però che si schierino esplicitamente in una parte del campo e rinuncino alla loro 'terzietà' fondativa. “Le amministrative – ha detto Di Pietro- hanno dimostrato che ci sono le condizioni per un`alternativa riformista. Se c`è il centro tanto di guadagnato”. Ma “fino a quando insisterà nella supponenza di essere `terzo`, per definizione, non potrà fare altro che mettersi alla finestra, a guardare con chi potrà maritarsi meglio”. In ogni caso, “io non metto steccati” e “se vogliono condividere con noi programma e leadership, smettano di essere terzi ed entrino nel nostro polo”.

BERLUSCONI: DI PIETRO, CHE ALTRO DOVEVO FARE, MENARGLI? = (ASCA) – Roma, 23 giu – ''Molte persone si sono chieste e mi hanno chiesto che cosa mi sono detto con il presidente del consiglio ieri nell'aula di Montecitorio. La curiosita' e' lecita ma per molti nella domanda c'era un pizzico di malizia, come se quelle due parole scambiate pubblicamente volessero dire chissa' che''. Lo scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''Innanzitutto – continua Di Pietro – preciso che e' stato il Presidente del consiglio ad avvicinarsi a me e non io a lui. Poi io gli ho detto direttamente quello che cerco di dirgli indirettamente da mesi: che se ne deve andare, che per il bene del Paese dovrebbe avere il senso di responsabilita' di lasciare il governo anche se ha ancora una maggioranza parlamentare che pero' non significa piu' niente dal momento che e' stata comprata e che non corrisponde piu' alla maggioranza reale del Paese. Tutto qui. E che altro dovevo fare, menargli?''. ''Tanto dovevo dire a Silvio Berlusconi e tanto gli ho detto, anche se non credo che mi dara' retta, purtroppo. Pero' – prosegue Di Pietro – qualcosa voglio dire anche sui sospetti e sulle malignita' che si sono moltiplicati dopo quel colloquio. Io mi batto contro Berlusconi e contro il berlusconismo da 16 anni. Molti di quelli che si sono scandalizzati per quel colloquio mi hanno criticato per anni dicendo che facevo un'opposizione troppo intransigente. Se oggi parliamo di Berlusconi quasi gia' al passato e' in grandissima parte grazie ai referendum voluti, contro il parere di tutti, solo da noi dell'Italia dei valori. Nessuno con un grano di sale in zucca puo' pensare che io sia diventato berlusconiano. E allora perche' tutte queste critiche incomprensibili? Secondo me perche' io non mi accontento di un plebiscito che metta fine al berlusconismo ma voglio che il centrosinistra si dia un programma politico che non puo' piu' essere solo dire no a Berlusconi e alle sue leggi. Mi dispiace tanto per chi si risente, pero' devo insistere. Se vogliamo non solo vincere ma anche governare e fare qualcosa di buono per questo Paese dobbiamo capire prima cosa vogliamo fare, con chi e perche'''.

AFGHANISTAN. DI PIETRO: DA IDV MOZIONE PER RITIRO TRUPPE VERGOGNOSO SILENZIO GOVERNO ITALIANO (DIRE) Roma, 23 giu. – “L'Italia dei Valori ha presentato una mozione per chiedere il ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan e dalla Libia. È vergognoso che il governo italiano rimanga in silenzio dopo le dichiarazioni di Obama e degli altri leader europei: l'esecutivo deve assumersi la responsabilita' di fronte al Paese e impegnarsi a ridurre in tempi brevi l'impegno economico e militare dell'Italia in quei territori”. Lo dice il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, primo firmatario della mozione. “L'Idv- aggiunge- e' stata l'unica forza politica a non votare in Parlamento il rifinanziamento della guerra in Afghanistan e a chiedere il ritiro del nostro contingente da quei territori, dove e' in atto un conflitto che non ci appartiene e che non si puo' definire in nessun modo una missione di pace”. “Sempre l'Idv- prosegue- si e' opposta da sola alla vergognosa scelta del governo italiano di partecipare ai bombardamenti in Libia che hanno provocato diverse vittime tra la popolazione civile. La nostra presenza, alla luce dell'annuncio del presidente Obama, deve essere necessariamente ripensata”. La mozione dell'Italia dei Valori, si legge nel testo, “impegna il governo a ridurre in tempi molto brevi l'impegno economico riferibile alla presenza italiana nella missione deliberata nell'ambito della risoluzione 1973/2011 dell'Onu, e la partecipazione attiva del nostro Paese ai bombardamenti contro obiettivi sul suolo libico. Nel documento si chiede, inoltre, all'esecutivo di porre, senza indugi, nelle sedi internazionali, l'esigenza di un riesame e di una modifica dei tempi e della strategia d'intervento di ristabilimento della pace e della democrazia in Afghanistan, avviando un percorso di riduzione progressiva e in tempi rapidi e certi del nostro contingente militare”.

GOVERNO: BELISARIO “STOP MASOCHISTICI COLPI ALLA CIECA” ROMA (ITALPRESS) – “Non sorprende che parte dell'opposizione sia rimasta interdetta dalla scossa delle amministrative e dei referendum, visto che in molti non si aspettavano lo straordinario successo che ha, di fatto, messo il Governo in minoranza. Ora pero' e' necessario riprendersi dallo smarrimento, smetterla con i masochistici colpi alla cieca e rispondere alla voglia di cambiamento dei cittadini, prima di perdere il contatto con il Paese reale”. Lo afferma il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. “Nessuno – aggiunge – puo' indossare il cappello a punta e agitare la bacchetta magica di Harry Potter, costruendo come per magia un'alleanza di centrosinistra senza passare per la definizione di un programma e la candidatura di un leader. L'IdV chiede da tempo al Pd di lavorare, insieme a Sel e a chi condivide il progetto, ad un'alternativa in grado di ridare speranza al Paese. Inspiegabili e arroganti sono gli attacchi all'Italia dei Valori e a Antonio Di Pietro. A chi oggi, ringraziando Dio, si scopre opposizione, ricordiamo che l'abbiamo fatta quasi da soli e duramente per tre anni e lo faremo finche' non cambiera' la guida del Paese. Chiacchiere strumentali e insulti goffi li restituiamo al mittente per non perdere tempo. È ora di lavorare al cantiere dell'alternativa, basta stare seduti sulla riva del fiume. Se il Governo Berlusconi-Bossi sta indietreggiando di fronte all'ondata di rinnovamento e al fermento sociale, ora il centrosinistra – conclude Belisario – si faccia avanti chiedendo i consensi, perche' e' in grado di governare meglio”. (ITALPRESS).

RAI. BELISARIO: SU SAVIANO CHI HA DECISO, BISIGNANI? LA LEI APPENDA LE SCARPE AL CHIODO E VADA VIA AL PIÙ PRESTO (DIRE) Roma, 23 giu. – “La notizia che 'Vieni via con me' abbia trovato una nuova collocazione nel palinsesto di La7, fa piacere a tutti coloro che, accendendo la televisone, si aspettano di trovare ancora un programma di grande qualita', professionalita' e informazione. Inquieta che questo spazio non sia stato ricavato nella Rai del servizio pubblico, pagata dai cittadini con il canone”. Cosi' il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, secondo cui “ormai la Rai si sta svuotando di tutti coloro che pensano con la loro testa e che, con grande fatica, portano avanti programmi di approfondimento ragionati e critici ma sono scomodi per il pensiero unico di Arcore”. “Mi chiedo chi abbia preso questa decisione- aggiunge- da chi e' arrivato l'ordine di fare fuori, dopo Santoro, anche Fazio e Saviano? Forse da Bisignani? Per fortuna che il direttore generale Lei aveva promesso autonomia e trasparenza! Temo- conclude Belisario- che non basti il lerciume che e' emerso per fermare questa deriva. La Lei appenda le scarpe al chiodo e vada via al piu' presto insieme a chi l'ha messa a dirigere la Rai”.

INTERCETTAZIONI: BELISARIO “FONDAMENTALI PER FAR EMERGERE MALAFFARE” ROMA (ITALPRESS) – “Come sempre, quando le intercettazioni permettono di fare emergere il marcio che spesso unisce politica e malaffare, la maggioranza grida alla lesa maesta'. Invece proprio la politica deve essere il primo argine ai malfattori”. Lo afferma in una nota il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Anche nell'inchiesta sulla cosiddetta P4 le intercettazioni si stanno rilevando un fondamentale strumento di garanzia per la legalita' e per la democrazia, forse e' proprio per questo che non piacciano al centrodestra. Limitarle, come puntualmente chiedono autorevoli esponenti del Pdl, significherebbe solo rendere molto piu' difficile il lavoro dei magistrati, fare un inaccettabile favore alle cricche e negare ai cittadini il diritto ad essere informati”. (ITALPRESS).

GOVERNO: DONADI (IDV), NON CI STIAMO A PETTINAR LE BAMBOLE = (AGI) – Roma, 23 giu. – “Saro' di parte, ma stavolta mi esce dal cuore: evviva Di Pietro! Il ruvido, brutalmente diretto, insopportabilmente sincero Di Pietro, oggetto di mille accuse, di un insopprimibile fastidio da parte di chi gli dovrebbe essere alleato. Questo Di Pietro e' una delle piu' grandi risorse di cui il centrosinistra dispone, eppure sembra non volerlo comprendere e ed accettare mai fino in fondo”. Lo scrive sul suo blog Massimo Donandi, dell'Idv. “Per due anni, in cui le altre opposizioni, all'inizio della legislatura, pensavano di fare con Berlusconi le grandi riforme per ammodernare il paese (sic!) ha condotto una battaglia solitaria per dimostrare il vero volto di un politico senza scrupoli e, soprattutto, senza alcun interesse per il destino del paese. Ed oggi, per fortuna, tutti sono sulle nostre posizioni”, aggiunge Donadi, “Ha raccolto, nell'indifferenza quando non nell'ostilita' dichiarata di tutta l'opposizione, grazie all'impegno di decine di migliaia di attivisti e simpatizzanti di IDV, i milioni di firme per quei referendum che hanno contribuito ad affossare politicamente un governo incapace. Ed oggi, per fortuna, tutte le opposizioni rivendicano quei referendum. Ora Di Pietro avra' ancora una volta il torto di avere ragione prima degli altri e cioe' di aver capito che l'ultimo tratto che manca per mandare a casa Berlusconi e aprire la strada ad una alternativa democratica lo si realizza soltanto costruendo l'alternativa di governo, fondata su un programma chiaro ed inequivoco, su una leadership riconosciuta da tutti, su un insieme di forze vincolate da un patto di lealta'. E che questo va fatto non fra un anno o due ma ora e subito!!! Il paese, col voto amministrativo e referendario, ha fatto al centrosinistra un'apertura di credito. Se non la ricambiamo oggi stesso assumendoci la responsabilita' di costruire un'alternativa forte e coesa saremo travolti dalla nostra incapacita'. Ed allora, ed ancora una volta, evviva Di Pietro, che dopo averlo chiesto decine di volte in privato, in mancanza di alcuna risposta, ha avuto il coraggio di dire pubblicamente, in diretta TV, che il PD ha l'onore e l'onere di convocare subito i partiti che devono dare vita alla coalizione di centrosinistra, perche' ad oggi l'alternativa non c'e', il programma non c'e' ed il leader nemmeno. Ma cosa credono, che gli italiani siano cosi' fessi da non averlo capito? Che se nessuno lo dice nessuno se ne accorge? Cosa credono, che mentre il centrosinistra cincischia gli italiani stanno a pettinar le bambole? Bisogna cominciare a capire che in politica dire la verita' fa bene e confrontarsi con i problemi fa bene se poi c'e' la volonta' di risolverli”.(AGI)

P4: DONADI, NO LEGGE BAVAGLIO, SPEZZARE NODO POLITICA-POTERI (ANSA) – ROMA, 23 GIU – ''E' inconcepibile che ad ogni inchiesta della magistratura corrisponda la chiamata alle armi del centrodestra sulle intercettazioni. Qui non si tratta, come qualcuno vuole lasciar credere, di quattro chiacchiere in simpatia tra amici al bar. Quanto sta emergendo dall'inchiesta P4 mostra un pericoloso e deviato sistema di connivenza tra la politica e centri di potere, lobbistici e affaristici, finalizzato a condizionare pesantemente la vita politica ed economica di questo Paese'' lo dichiara in una nota Massimo Donadi, capogruppo di IDV alla Camera. ''Le intercettazioni sono strumento fondamentale di indagine ed i cittadini hanno diritto ad essere informati. Per questo, se il centrodestra pensa di tornare alla carica con una legge sulle intercettazioni che altro non e' che un bavaglio la contrasteremo in ogni modo e con tutti i mezzi a nostra disposizione'', conclude Donadi.

PENSIONI: DONADI “AUMENTO ETA' DONNE PER FARE CASSA E' VIGLIACCATA” ROMA (ITALPRESS) – “Rivolgo un appello al presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, al segretario Cgil, Susanna Camusso, alle imprenditrici, alle operaie, a tutte le esponenti della societa' civile, alle artiste, alle donne- madri lavoratrici di questo Paese: l'operazione di innalzare l'eta' pensionabile delle donne al solo scopo di fare cassa e' un vigliaccata inaccettabile”. Lo afferma in una nota Massimo Donadi, presidente dei deputati di Idv. “I fondi per il sostegno al welfare non sono un regalo ma il riconoscimento di un maggior onere a carico delle madri lavoratrici, impegnate nella difficile e a volte, impossibile, concertazione tra il ruolo di madri e quello di lavoratrici”, spiega Donadi. “Con cio', e' chiaro che un ragionamento sull'innalzamento dell'eta' pensionabile delle donne non deve essere un tabu' e puo' essere preso in considerazione ma ad una condizione imprescindibile: i soldi che, da tale operazione, dovessero risparmiarsi devono essere reinvestiti per costruire un welfare di stampo europeo, come esiste in tutti i paesi occidentali, garantendo servizi, asili nido, scuole a tempo pieno, detrazioni fiscali per collaboratori domestici, il part time come un diritto e non come una concessione, introducendo sgravi fiscali per il datore di lavoro: insomma, una serie di operazioni necessarie per mettere le donne nelle condizioni di poter svolgere al meglio il doppio ruolo che sono chiamate a svolgere”, aggiunge il presidente dei deputati di Idv. “Un governo serio i soldi per fare cassa dovrebbe andarli a cercare da altre parti, dove pullulano un mare di sprechi e costi inutili: dai costi della politica, dal dimezzamento del numero dei parlamentari, i vitalizi, dal taglio delle province, enti inutili e auto blu, dalle prebende, privilegi e poltrone che non hanno altro scopo che ingrassare la Casta. Pensare di fare cassa sulla pelle delle donne non e' solo un furto ma un insulto: per questo, lancio il mio appello perche' tutte le donne si ribellino a tale piano: fermiamoli, se non ora quando?”, conclude Donadi.

INTERCETTAZIONI: IDV, SU P4 NO BAVAGLIO MA COMM. INCHIESTA (ANSA) – ROMA, 23 GIU – ''Evidentemente al Pdl non sono bastate le sberle prese in quest'ultimo periodo, perche' altrimenti sarebbe inspiegabile il ritorno alla carica per approvare una legge bavaglio sulle intercettazioni che ha come fine solo quello di evitare che lo scandalo della P4 si trasformi in un vero e proprio terremoto politico''. Lo dichiara Silvana Mura deputata di Idv. ''La grande vittoria del referendum sul legittimo impedimento rappresenta idealmente uno spot urlato da ventisette milioni di cittadini alle leggi che vogliono impedire che giustizia sia fatta, come sarebbe quella sulle intercettazioni. In merito alla vicenda P4 e all'inquietante affresco che ne emerge, non si deve chiedere una legge per bloccare le intercettazioni, bensi' l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta''.

CAMERA: BORGHESI (IDV), ODG PER ABOLIZIONE VITALIZI SUBITO POLEMIZZA CON PD, NON VUOLE TOGLIERLI RETROATTIVAMENTE (ANSA) – ROMA, 23 GIU – ''Siamo lieti che finalmente anche il Pd si sia reso conto dell'indecenza dell'istituto dei vitalizi nel nostro Paese. Peccato solo che Italia dei Valori abbia proposto gia' da tempo di abolirli ed il loro voto e' stato contrario''. Lo dice in una nota il vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera,l Antonio Borghesi. ''Peccato ancora che la loro proposta sia ridotta all'abolizione dell'indegno istituto solo dalla prossima legislatura, cosa che non portera' un beneficio significativo alla riduzione dei costi della politica e che anzi comportera' per almeno altri 20 anni 250 milioni di euro di spesa l'anno, a carico dei cittadini. Noi abbiamo proposto e lo rifaremo la prossima settimana con un ordine del giorno, l'abolizione del vitalizio che sia retroattiva, che valga, cioe', anche per i tanti parlamentari senza piu' mandato, che tuttora godono di questo privilegio, gravando sulle casse dello Stato, mentre troppi cittadini stentano ad arrivare alla fine del mese''. (ANSA).

TV. IDV: APPRODO SAVIANO SU LA7 BUONA NOTIZIA PER DEMOCRAZIA (DIRE) Roma, 23 giu. – “L'annuncio della messa in onda di 'Vieni via con me' su La7 e' una buona notizia per la democrazia e per i cittadini, che non saranno privati di una trasmissione di qualita' e fatta di professionisti. Siamo di fronte all'ennesima conferma della deriva raggiunta dal servizio pubblico”. Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: “I vertici aziendali, infatti, stanno facendo di tutto per rinunciare a trasmissioni come quelle di Fazio e Saviano, Santoro e Gabanelli che coniugano ascolti altissimi, introiti pubblicitari e qualita' dell'informazione”.

GIUSTIZIA: IDV, RITIRARE RIFORMA COSTITUZIONALE (ANSA) – ROMA, 23 GIU – ''La maggioranza sembra voler andare avanti sulla devastante modifica della Costituzione sulla giustizia, come non fossero accaduti alcuni fatti per essa distruttivi. Le audizioni hanno stroncato l'impianto e le finalita' del testo. La bocciatura del legittimo impedimento ha fatto capire che gli italiani non vogliono leggi di favore ne' manette ai giudici, come previsto nel testo presentato. Lo stesso Berlusconi nel discorso alla Camera ha sfumato sulla riforma, quasi a far capire che non gli interessa. Ce ne sarebbe abbastanza, per una maggioranza senza ministro, per ritirare il provvedimento''. Lo dice in una nota il capogruppo IdV in commissione Giustizia alla Camera, Federico Palomba. ''I numeri nel Parlamento – aggiunge Palomba – non corrispondono ai numeri nella societa': se questa maggioranza proseguira' per la stessa strada perdera' con ancor maggiore evidenza le elezioni, perche' i cittadini stanno dalla parte dei giudici e della giustizia''. ''L'opposizione di Italia dei Valori sara' ancora piu' dura – conclude Palomba – nel Parlamento ma anche fuori da esso''. (ANSA).

INCHIESTA P4: LI GOTTI (IDV), CICCHITTO GUARDA DITO E NON LUNA = Roma, 23 giu. – (Adnkronos) – “Il Pdl, con voce di Cicchitto, non rinuncia, a proposito delle intercettazioni sulla P4, a guardare al dito anziche' alla luna. Non si interroga neanche sugli aspetti tipicamente 'politici', in attesa degli sviluppi giudiziari, come ad esempio sulla circostanza che uno dei massimi vertici del Pdl, l'onorevole Denis Verdini, sarebbe stato agli ordini di Bisignani per passare dal Pdl all'Udc”. Lo afferma Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei valori in commissione Giustizia del Senato. “Questo risulta dalle intercettazioni: chi e' e chi rappresenta Bisignani, per poter dare questo genere di ordini? E la ministra Prestigiacomo ritiene una normale questione politica siffatta comunicazione fattale da Bisignani? Possibile che non ci si vuole rendere conto dell'enormita' di cio' che viene fuori? Questa e' politica o si tratta piuttosto di centri di potere che disintegrano la politica che tutti vorremmo? Noi vogliamo sapere, e non che si metta la testa sotto la sabbia come gli struzzi. La trasparenza e' la linfa della democrazia. Ma -conclude Li Gotti- a molti piace il torbido”.

DIFESA: DI STANISLAO (IDV), SUBITO INDAGINE SU ARSENALI MILITARI = (ASCA) – L'Aquila, 23 giu – Ribadita e ufficializzata ieri in Commissione Difesa della Camera la richiesta, da parte di Augusto Di Stanislao, capogruppo IdV, di un'indagine conoscitiva su tutti gli arsenali militari italiani. ''E' ormai improrogabile una verifica sulla consistenza patrimoniale, sulla presenza del personale tanto civile quanto militare e sul rapporto socio-economico con il territorio e le istituzioni – argomenta il Deputato dipietrista – Risorse umane, famiglie ed economie locali, che svolgono un ruolo importante per quanto riguarda le attivita' di competenza e il rapporto con i singoli territori, ci impongono un percorso di condivisione con le parti sociali e di risoluzione dell'annoso problema legato sia ai tagli che alle sempre piu' grigie prospettive occupazionali''. ''Non da ultimo ritengo indispensabile verificare lo stato di salute di tutti gli operai – aggiunge Di Stanislao – Troppi i casi di patologie connesse alla presenza di amianto in lavoratori della marina militare e in operai degli arsenali militari di Taranto, Brindisi, La Spezia, Augusta, Ancona. Le conseguenze sono spesso drammatiche – conclude – e non e' piu' pensabile che il Ministero della Difesa non prenda seriamente in considerazione tali problematiche''.

LAVORO. CARLINO (IDV): CON BERLUSCONI ITALIA È UNA STELLA CADENTE (DIRE) Roma, 23 giu. – “Il Governo si dice orgoglioso di come ha affrontato la crisi: infatti abbiamo perso oltre mezzo milione di posti di lavoro, siamo stati capaci di realizzare la peggiore crescita di tutta l'Ue e sulle famiglie gravano aumenti di spesa sempre piu' insostenibili”. Lo dice il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Lavoro al Senato, Giuliana Carlino, commentando i dati del Centro Studi di Confindustria. “Fino a quando- prosegue- non si metteranno al centro della politica il lavoro e la crescita, il declino dell'Italia sara' inevitabile e se continuiamo di questo passo sara' impossibile risanare i conti pubblici. Con il Governo Berlusconi, l'Italia e' diventata una stella cadente, ma per fortuna esiste un'alternativa possibile e l'IdV vuole dirlo forte nelle aule parlamentari: noi abbiamo proposte concrete per avere piu' sviluppo e occupazione perche' anche le nuove generazioni- conclude Carlino- hanno diritto a un futuro dignitoso, non precario”. RAI:

PARDI (IDV), RINUNCIARE A REPORT E' TAGLIO DI VENE PER TV PUBBLICA = (ASCA) – Roma, 23 giu – ''Report e' un patrimonio a cui la Rai non puo' rinunciare''. Lo dichiara il senatore Pancho Pardi, capogruppo IdV in Vigilanza Rai. ''Mettere la redazione nelle condizioni di abbandonare Rai3, negando loro in modo del tutto discrezionale la tutela legale – aggiunge – significa farsi un altro taglio sulle vene dei polsi, in attesa della morte per dissanguamento''. ''Chi pensa che il pubblico desideri una Rai fatta di barzellette balletti e commediole si sbaglia – continua – perche' gli ascolti premiano trasmissioni come Annozero, Vieni via con me e Report, che e' una punta di diamante per l'informazione pubblica. Negare a Report la tutela legale significa esporre il programma alle cause fatte dai colossi ai soli fini intimidatori. Ma siamo disposti ad aprire una sottoscrizione pubblica per consentire a Report di fare il proprio lavoro, i cittadini sono al fianco dei professionisti che realizzano questo straordinario programma di inchiesta. Se e' vero che l'informazione e' il cane da guardia del potere – conclude Pardi – sta a tutti noi evitare che il potere l'ammazzi, per mani del primo Bisignani che passa''.

RIFIUTI: BARBATO (IDV), BERLUSCONI INCONTRI DEPUTATI IDV (ANSA) – ROMA, 23 GIU – Franco Barbato (Idv) chiede un incontro al Presidente del Consiglio dei Ministri insieme ad una delegazione parlamentare dell'Italia dei Valori ''per trovare, da 'ieri' una soluzione al problema dei rifiuti in Campania, per dare una risposta a quei cittadini stanchi di vivere in condizioni di totale invivibilita'''. ''E' intollerabile e devastante per l'Italia tutta che giri per il mondo la cartolina di Napoli ormai non piu' all'ombra del Vesuvio ma dei rifiuti. E' un controsenso – rileva – approvare ieri l'altro un decreto sviluppo per il nostro Paese, e tenere montagne di rifiuti per le strade di Napoli e provincia che rappresentano non solo un rischio dal punto di vista igienico-sanitario ma per di piu' un irreversibile danno ad albergatori, ristoratori, operatori turistici e all' economia collettiva di Napoli e Campania, specie all'inizio della stagione estiva. E' in gioco non solo lo sviluppo di Napoli e Campania ma di tutto il nostro Paese'', conclude Barbato. (ANSA).

RIFIUTI:PIFFARI (IDV), COMMISSARIAMENTO STRUMENTO INADEGUATO (ANSA) – CATANZARO, 23 GIU – ''La relazione della Commissione d'inchiesta sui rifiuti in Calabria discussa oggi alla Camera ha fotografato una situazione drammatica, sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista della legalita' ridotta ai minimi termini''. E' quanto si legge in una nota del capogruppo Idv in Commissione Ambiente, Sergio Piffari. ''Il completo fallimento della gestione commissariale – prosegue – che dopo 14 anni non ha risolto nulla a fronte di elevatissimi costi della struttura (circa 250 milioni di euro negli ultimi 10 anni), in particolare per i compensi al personale amministrativo e per collaborazioni esterne, coinvolge tutti. La presenza d'interessi politici e malavitosi, pubblici funzionari compiacenti e imprese private colluse nella gestione 'straordinaria' dei rifiuti, sono i responsabili di tale disastrosa situazione''. ''Quattordici societa' miste, pubblico e privato, incaricate di gestire la raccolta differenziata, fallite e insolventi, bonifiche mai realizzate, fondi europei mai investiti – afferma Piffari – dimostrano chiaramente che il ricorso al regime di straordinarieta', non solo non ha funzionato ma ha agevolato infiltrazioni criminali ed il proliferare di raccomandazioni e privilegi legati al voto di scambio e al business''. ''Sono convinto – conclude – che solo con un rapido ritorno alla normalita' amministrativa e attraverso l'applicazione delle norme sull'affidamento degli appalti e dei principi della buona amministrazione come la trasparenza, la competitivita', la concorrenza e la meritocrazia, in Calabria puo' essere avviato un nuovo corso. Ci sono i comuni, le province e la regione che devono fare la loro parte di concerto e con il supporto del Governo''.

NUCLEARE, IDV: GOVERNO INFORMI SU MESSA IN SICUREZZA SCORIE (9Colonne) Roma, 23 giu – Il governo deve fornire “piena informazione sullo stato della messa in sicurezza delle scorie nucleari presenti in Italia”. La richiesta è dell'Italia dei Valori che ha presentato in commissione ambiente della Camera una interrogazione, a prima firma del deputato Sergio Piffari dove si sottolinea che “dal periodo dell'uso dell'energia nucleare, in Italia sono state accumulate circa 235 tonnellate di scorie pericolose classificate di III livello, il cui volume è del 5 per cento ma contengono il 90 per cento della radioattività”. Citando l'allarme lanciato da Pippo Onufrio, responsabile di Greenpeace Italia, sul Fatto Quotidiano, il deputato Idv sottolinea che “lo stato di conservazione delle scorie in Italia è totalmente fuori controllo” e che “i rifiuti nucleari italiani, come denunciato da Onufrio, sono posizionati proprio vicino a sorgenti e falde acquifere, col serio rischio di avvelenamento della popolazione e dell'ambiente”. Sul suolo italiano, spiega Piffari, “non vi sono solo i quattro reattori dismessi di Caorso, di Latina, di Garigliano di Sessa Aurunca e di Saluggia, ma anche i centri di raccolta di materiali radioattivi e di sorgenti radioattive dismesse. Questi depositi si trovano a Compoverde e a Legnano, a Trino Vercellese, a Rotondella, a Pavia, a Milano, a Montecuccolino, a Pisa, alla Casaccia di Roma, e presso gli impianti Ispra”. “Tutti questi centri – conclude il deputato – contengono un numero impressionante di scorie radioattive e di combustibile irraggiato”.

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